Valorizzazione degli istituti culturali e dei loro patrimoni

L’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane (AICI), in collaborazione con il Ministero della Cultura, presenta la IX Conferenza Nazionale AICI, intitolata “Gli istituti culturali e i loro patrimoni. Valorizzare le diversità”. L’evento si svolgerà a Villa Falconieri, sede dell’Accademia Vivarium Novum, a Frascati, venerdì 9 e sabato 10 maggio 2025, grazie al supporto della Banca del Fucino.
La conferenza si aprirà con l’Assemblea dei Soci AICI, seguita nel pomeriggio da un programma istituzionale che prevede un messaggio del Ministro della Cultura Alessandro Giuli e saluti da parte del Sindaco di Frascati, Francesca Sbardella, del Presidente dell’Accademia Luigi Miraglia, del Capo Dipartimento per le attività culturali Mario Turetta, e di Paola Passarelli, Direttore generale Biblioteche e istituti culturali del Ministero. L’apertura includerà una relazione introduttiva della Presidente di AICI Flavia Piccoli Nardelli sul tema “Gli Istituti e la Libertà della Cultura” e una lectio magistralis di Albertina Vittoria su “Gli Istituti Culturali: Identità e Ruolo”.
Durante le due giornate di lavoro, il focus sarà sui patrimoni materiali e immateriali degli istituti culturali, promuovendo il dialogo e l’interazione. Esperti e studiosi discuteranno di gestione del patrimonio, sostenibilità, conservazione e nuove frontiere dell’archivistica, con particolare attenzione all’impatto delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale sul patrimonio culturale.
«Nel 2025, l’AICI conta 176 istituti, un numero significativamente maggiore rispetto ai 37 fondatori nel 1992. Grazie al censimento dello scorso anno, possiamo analizzare la situazione attuale e programmare il futuro con maggiore consapevolezza», ha dichiarato Flavia Piccoli Nardelli. L’associazione sottolinea l’importanza della libertà culturale garantita dall’art. 9 della Costituzione italiana, promuovendo leggi che supportano la ricerca e la conservazione.
Le istituzioni culturali italiane rappresentano una rete ricca e articolata, fondamentale per la salvaguardia dell’identità culturale del Paese. «Nella sessione “Contenuto e contenitori. Dialoghi e interazioni: i patrimoni materiali e immateriali degli Istituti”, ascolteremo voci che inviteranno a riflettere sul valore dei patrimoni nella definizione dell’identità degli Istituti Italiani di Cultura», ha anticipato Alessandro Bollo, direttore del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino.
Un approccio multidisciplinare è essenziale per creare connessioni e reti di conoscenza, come dimostrato dalle collaborazioni attivate negli anni. Madel Crasta ha commentato: «Ogni Istituto è una trama multimediale tessuta nel tempo, e il digitale è un linguaggio favorevole alla ricomposizione del patrimonio. L’intelligenza artificiale presenta una nuova sfida, richiedendo un approccio che non sostituisca ma integri la memoria culturale».
Roberto Ferrari, direttore del Museo Galileo di Firenze, ha sottolineato l’importanza della conferenza per delineare traiettorie di sviluppo per gli istituti culturali, affrontando la sfida della digitalizzazione con un focus sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio.
La Conferenza AICI rappresenterà un ulteriore importante passaggio per gli Istituti, offrendo una visione ampia che possa diventare un punto di riferimento per l’intero mondo culturale italiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA