8:23 am, 22 Dicembre 25 calendario

🌐 I regali di Natale 2025 tra rincari e tradizione

Di: Redazione Metrotoday
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Nel Natale 2025 gli italiani confermano la passione per i regali, con una spesa media di 211 euro a persona e una quota maggiore di consumatori impegnati negli acquisti rispetto al 2024. Tra promozioni come il Black Friday, rincari sui beni di lusso e nuove abitudini di consumo, il quadro dei consumi natalizi disegna un’Italia in bilico tra desiderio di festa e prudenza economica.

📌 Mancano pochi giorni a Natale e, come ogni anno, la lente dell’economia si concentra sui consumi degli italiani. Se per gran parte della popolazione le festività restano un momento di scambio affettivo, il modo in cui si arriva sotto l’albero è in rapida trasformazione. L’indagine più recente rivela che quasi nove italiani su dieci faranno regali, con una spesa media stimata attorno ai 211 euro per persona, in linea con le previsioni di Confcommercio.

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Più regali ma spesa contenuta

Il cuore dell’indagine riguarda proprio la propensione alla spesa per i regali. Nel 2025, il 22,8% di chi percepisce la tredicesima destinerebbe proprio questa mensilità aggiuntiva a festeggiamenti e regali, mentre il 20,2% la usa per far fronte alle bollette e il 22,1% al risparmio. La percentuale di italiani coinvolti negli acquisti è salita dall’79,9% del 2024 all’81,5% del 2025.

La spesa per i doni non è omogenea: gli alimentari enogastronomici (vini e liquori) guidano la classifica, seguiti da prodotti per la cura della persona e trattamenti di bellezza, abbigliamento, calzature e articoli sportivi. Ancora più in basso nella graduatoria figurano abbonamenti streaming, biglietti per eventi, smartphone ed elettronica di consumo.

I rincari che mordono: lusso sotto l’albero sempre più caro

Se alcune categorie di beni sono rimaste accessibili o addirittura in sconto rispetto agli anni precedenti — come smartphone, televisori e PC — altre sono diventate sensibilmente più care. Secondo rilevazioni dell’Unione Nazionale Consumatori, gli gioielli sono aumentati di oltre il 67% negli ultimi quattro anni, e i pacchetti vacanza nazionali risultano raddoppiati rispetto al periodo pre-pandemico. Anche prodotti come e-book, dolci di pasticceria e manifestazioni sportive hanno subito incrementi di prezzo significativi sul lungo periodo.

Questa dinamica fa emergere una tendenza curiosa: mentre l’elettronica di consumo diventa più abbordabile grazie alla concorrenza globale e alla tecnologia sempre più economica, beni percepiti come materiali di valore affettivo o esperienziale vedono un aumento di prezzo che frena le scelte d’acquisto o spinge le famiglie a orientarsi verso alternative.

Black Friday le anticipazioni dei consumi

Una componente importante della stagione dei consumi natalizi è sempre più rappresentata dal periodo promozionale del Black Friday. Secondo rilevazioni di mercato, circa sette italiani su dieci partecipano almeno a un acquisto durante la settimana delle offerte, con una spesa media di circa 246 euro per persona. In molti casi, fino al 30% degli acquisti natalizi viene pianificato durante questo periodo, soprattutto nell’elettronica e negli articoli di moda.

Questo fenomeno di “spalmatura” degli acquisti nel tempo riflette da un lato la ricerca di risparmio da parte dei consumatori e dall’altro la risposta dei retailer che cercano di distribuire la domanda oltre il picco di fine dicembre.

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Tradizione vs nuove tendenze: come cambia il regalo di Natale

Il Natale in Italia conserva una forte componente tradizionale: il regalo enogastronomico, lo scambio di buoni acquisto e i prodotti di bellezza sono legati a usanze consolidate. Ma crescono anche nuove tendenze, soprattutto tra le generazioni più giovani: esperienze, concerti e momenti condivisi stanno lentamente sostituendo la pura materialità dei regali.

Nel contesto internazionale, molte famiglie optano per regali meno costosi o più significativi, in parte per prudenza economica ma anche per motivazioni culturali: si parla sempre di più di “presenza come dono”, dove la qualità del tempo trascorso insieme diventa il vero regalo sotto l’albero.

La spesa per cibo e convivialità

Non c’è Natale senza un momento di incontro attorno alla tavola. Anche la spesa per i pranzi e i cenoni ha una sua dimensione economica, non sempre associata ai regali ma parte integrante dei consumi festivi. Secondo le stime del mondo della ristorazione, circa 5,5 milioni di persone siederanno al ristorante per il pranzo di Natale, con una spesa complessiva di circa 451 milioni di euro, in aumento rispetto al Natale precedente.

Questa spesa, pur su scala diversa rispetto ai consumi per i regali, racconta di un’Italia che non rinuncia alla convivialità, nonostante l’incertezza economica e l’attenzione ai prezzi.

Fiducia e contesto macro

Il Natale non è un fenomeno isolato ma si inserisce in un contesto economico nazionale più ampio. Negli ultimi mesi il morale dei consumatori e delle imprese è cresciuto, raggiungendo livelli che non si vedevano da quasi due anni, con un indice di fiducia dei consumatori in aumento. Tuttavia, le prospettive di crescita economica restano modeste, con un PIL previsto crescere poco nel 2025

Questa apparente contraddizione — fiducia in ripresa ma crescita economica lenta — riflette una società che, pur cauta, vuole mantenere tradizioni e momenti di festa, cercando equilibrio tra desiderio di normalità e prudenza finanziaria.

In definitiva, il Natale 2025 in Italia si configura come un Natale di continuità e cambiamento allo stesso tempo. Continuano a prevalere i regali tradizionali, ma con una attenzione maggiore al rapporto qualità-prezzo. Le promozioni anticipate e gli spostamenti degli acquisti non solo riducono la pressione degli ultimi giorni dell’anno, ma riflettono anche una nuova strategia di consumo, dove la pianificazione diventa strumento per gestire meglio le risorse.

22 Dicembre 2025 ( modificato il 21 Dicembre 2025 | 17:27 )
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