8:00 am, 15 Novembre 25 calendario

Tangentopoli cos’è? Le indagini e l’epoca di mani pulite

Di: Redazione Metrotoday
tangentopoli
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Quando si parla di Tangentopoli, si fa riferimento a un vastissimo scandalo politico-giudiziario che ha scosso le fondamenta della Repubblica Italiana nei primi anni ’90. Il termine, coniato dal giornalista Indro Montanelli, indica la “città delle tangenti”, ovvero un sistema pervasivo di corruzione che coinvolgeva politici, imprenditori e amministratori pubblici in tutto il Paese.

Ma Tangentopoli cos’è in termini concreti? È la manifestazione pubblica di una rete di accordi illeciti, favori e finanziamenti occulti che per anni avevano alimentato la vita politica e amministrativa. L’inchiesta che portò alla luce questo sistema prese il nome di Mani Pulite, e fu condotta dalla procura di Milano a partire dal 1992, dando avvio a una delle stagioni più drammatiche e dirompenti della storia repubblicana.

L’inizio dello scandalo di Tangentopoli: l’arresto di Mario Chiesa

mani pulite

Il 17 febbraio 1992 rappresenta una data cruciale: quel giorno, Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio e esponente del Partito Socialista Italiano (PSI), fu arrestato mentre riceveva una tangente da un imprenditore. Questo episodio, all’apparenza isolato, fu il detonatore di un’esplosione giudiziaria senza precedenti.

Le indagini successive rivelarono che il caso Chiesa era solo la punta dell’iceberg. Grazie alla collaborazione di numerosi imputati, emerse un sistema di corruzione sistematica, in cui le tangenti erano prassi per ottenere appalti pubblici, incarichi e concessioni. Il meccanismo era talmente radicato che nessun settore sembrava esente: sanità, trasporti, edilizia, pubblica amministrazione.

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Tangentopoli e Mani Pulite: la rivoluzione giudiziaria

Il pool di magistrati milanesi, tra cui Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Ilda Boccassini e Piercamillo Davigo, divenne rapidamente un simbolo di legalità e riscatto civile. La loro azione giudiziaria non si limitò a smascherare singoli episodi di malaffare, ma scoperchiò un sistema di finanziamento illecito che coinvolgeva l’intera architettura dei partiti tradizionali.

Le inchieste di Mani Pulite si svilupparono a ritmi serrati: centinaia di arresti, confessioni, dimissioni eccellenti e processi che tennero l’Italia incollata alla televisione. Fu un terremoto istituzionale e morale, che scardinò le basi della Prima Repubblica, provocando un’ondata di indignazione popolare senza precedenti.

Tangentopoli: gli indagati e il crollo della Prima Repubblica

tangentopoli cos'è

Il numero degli indagati di Tangentopoli fu impressionante. Ne furono coinvolti esponenti di primo piano di quasi tutti i principali partiti politici, in particolare della Democrazia Cristiana (DC) e del Partito Socialista Italiano (PSI). Bettino Craxi, allora leader del PSI e due volte presidente del Consiglio, fu uno dei volti più emblematici dello scandalo. Accusato di finanziamento illecito, lasciò l’Italia e si rifugiò ad Hammamet, in Tunisia, dove morì nel 2000 senza mai fare ritorno in patria.

Oltre a Craxi, furono travolti ministri, sindaci, assessori, consiglieri regionali, imprenditori e dirigenti di aziende pubbliche. Il livello di penetrazione della corruzione era tale che quasi ogni appalto pubblico risultava contaminato da tangenti e spartizioni. La fiducia dei cittadini nelle istituzioni subì un colpo durissimo, mentre il sistema partitico della Prima Repubblica si sgretolava sotto il peso delle rivelazioni.

Le conseguenze politiche e culturali dello scandalo

Tangentopoli e Mani Pulite segnarono la fine di un’epoca. I partiti storici, come la DC e il PSI, furono travolti o costretti a sciogliersi. Nacquero nuove formazioni politiche, tra cui Forza Italia, fondata da Silvio Berlusconi nel 1994. Il linguaggio politico cambiò radicalmente, così come l’atteggiamento dell’opinione pubblica, che chiedeva legalità, trasparenza e un nuovo rapporto tra cittadini e potere.

La magistratura fu vista per un periodo come l’ultimo baluardo di giustizia, ma con il tempo emersero anche critiche sul protagonismo giudiziario e sugli effetti distorsivi di un sistema in cui l’informazione mediatica influiva pesantemente sull’opinione pubblica e sulle sentenze.

Nonostante le promesse di rinnovamento, molte dinamiche di potere si sono riproposte, seppur con nuove forme. Ma Tangentopoli resta ancora oggi un simbolo indelebile nella memoria collettiva italiana: un monito sul rischio di collusione tra affari e politica, ma anche una lezione sulla forza delle istituzioni quando decidono di agire nel nome della legalità.

15 Novembre 2025 ( modificato il 12 Novembre 2025 | 18:25 )
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