4:07 pm, 21 Giugno 25 calendario

Porta Alchemica di Roma: storia, origine e informazioni turistiche

Di: Redazione Metrotoday
porta alchemica roma​
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La Porta Alchemica di Roma, nota anche come Porta Magica o Porta Ermetica, risale alla seconda metà del Seicento ed è l’unico superstite tra i cinque varchi originari della sfarzosa Villa Palombara, dimora del marchese Massimiliano Savelli Palombara (1614‑1685), appassionato di esoterismo e alchimia.
La villa sorgeva sull’Esquilino, vicino all’attuale Piazza Vittorio Emanuele II. Al momento della demolizione dell’intero complesso, la porta fu smantellata nel 1873 e ricollocata nel 1888 nei giardini della piazza, inglobata nel muro adiacente alla chiesa di Sant’Eusebio. Furono aggiunte anche due statue marmoree raffiguranti il dio egizio Bes, provenienti dall’area del Quirinale

Simbolismo e misteri alchemici sulla Porta Alchemica

Scolpita in pietra calcarea, la porta è ricca di iscrizioni alchemiche, simboli planetari e massime ermetiche. Sull’architrave e il fronte si trova un sigillo con due triangoli sovrapposti e iscrizioni latine, tratto dall’opera alchemica “Aureum Saeculum Redivivum” di Adrian von Mynsicht, edizione postuma del 1677.
Sugli stipiti compaiono i simboli dei sei pianeti allora riconosciuti – Saturno (piombo), Giove (stagno), Marte (ferro), Venere (rame), Luna (argento), Mercurio (mercurio/antimonio) – abbinati a motti in latino ed ebraico (“Ruach Elohim”).
C’è anche l’enigmatica frase “Diameter Spherae Thau Circuli Crux orbis non orbis prosunt”, che avverte come i segreti dell’alchimia non siano accessibili ai profani.

Secondo la tradizione, un misterioso alchimista, tal Francesco Giuseppe Borri, venne ospitato nella villa e promise di realizzare l’oro grazie a una pianta segreta: al mattino sparì, lasciando solo alcune pagliuzze d’oro e un manoscritto indecifrabile. Il marchese fece incidere simboli e formule sui cinque cancelli per diffondere la conoscenza e invitare i sapienti a decifrarli.
Ancora oggi, il fascino dell’alchimia medievale e della Pietra Filosofale aleggia intorno alla porta.

Dove si trova e come raggiungere la Porta Alchemica

La porta è oggi visibile nell’angolo nord‑est dei giardini pubblici di Piazza Vittorio Emanuele II, a due passi dalla fermata Metro A “Vittorio Emanuele”. Non esistono orari rigidi: essendo inserita nel parco, può essere ammirata liberamente durante gli orari di apertura del giardino  Si consiglia la visita durante le ore diurne, al mattino presto o nel tardo pomeriggio, per godere al meglio delle iscrizioni e del contesto tranquillo . L’ingresso è gratuito.

Visite guidate e eventi tematici

Occasionalmente vengono organizzate visite guidate speciali, soprattutto legate a solstizi o eventi culturali, con costi tra i 4 € e i 20 €, talvolta inclusivi di auricolari o MIC‑Card free entry .
Per info ed eventi aggiornati, è utile contattare il Contact Center Roma 060608 o scrivere alle organizzazioni che gestiscono il sito.

La Porta Alchemica è una meta perfetta per chi ama storie esoteriche, misteri e angoli meno battuti di Roma. L’ambiente del giardino invita a una sosta contemplativa.
Portate una buona macchina fotografica con zoom per catturare dettagli delle iscrizioni, e non dimenticate di esplorare i simboli sui lati del portale. Anche avventurarsi nella zona circostante permette di scoprire altri resti monumentali di Villa Palombara.

Perché la Porta Alchemica merita una visita

La “Porta di Pietra” non è solo un oggetto d’arte, ma un vero e proprio enigma scolpito nel cuore di Roma, capace di evocare l’affascinante mondo dell’alchimia barocca. È testimonianza di una città colta, che nel Seicento fu fulcro di scienza, esoterismo e cultura.
Un luogo che unisce storia, mito, letteratura e spiritualità, perfetto per completare un itinerario alla scoperta di un’altra Roma, più segreta e affascinante. Scopri ora cosa vedere a Roma di particolare per non perdere i luoghi più insoliti della Capitale.

21 Giugno 2025
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