🌐 Serie A tra sorprese e conferme, la classifica cambia volto
📌 La 13ª giornata del massimo campionato italiano di calcio ha ribadito l’equilibrio e l’incertezza che stanno caratterizzando questo avvio di stagione, con la lotta per la vetta sempre più serrata e risultati che rimescolano le carte in chiave classifica. Ecco i momenti salienti, le sorprese e le gerarchie ribaltate di un weekend intenso.
Duello al vertice: vittorie pesanti per AC Milan e Napoli
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A Milano, il match tra Milan e Lazio si decide con un guizzo del portoghese Rafael Leão al 51′. Il 1‑0 finale lancia i rossoneri momentaneamente in vetta con 28 punti. Decisiva anche la provvidenziale parata del portiere milanista nei primi minuti.
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Mentre a Roma, il big‑match contro AS Roma sorride al Napoli: grazie a un gol di David Neres al 36′, gli uomini di Antonio Conte espugnano l’Olimpico e agganciano il Milan in testa. Roma resta a 27 punti e vede allontanarsi temporaneamente la vetta.
Il risultato: Milan e Napoli primissime con 28 punti, Roma terza a 27, in attesa di conoscere l’esito delle altre big. Una corsa Scudetto che si infiamma, col gruppo di testa più compatto che mai.
Risalite e ritorni: Juventus e Inter non mollano
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Alla “Vecchia Signora”, una prestazione da reazione: in casa contro Cagliari, la Juventus rimonta dallo svantaggio e vince 2‑1 grazie a una doppietta del giovane Kenan Yildiz. Un segnale forte per chi insegue la zona alta.
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Non è da meno l’Inter, che a Pisa ottiene un’importante vittoria per 2‑0 grazie a una doppietta di Lautaro Martínez, rialzandosi dopo una fase di difficoltà e restando nel gruppone che lottando per l’alta classifica.
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Per entrambe la sensazione è di rilancio: la Juventus consolida, l’Inter riparte. Il campionato per le grandi non lascia spazio a distrazioni.
Chi sperava di risalire, ma scivola: delusioni e conferme negative
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Fiorentina continua ad arrancare: sconfitta 2‑0 a Bergamo contro Atalanta, un segnale che conferma le difficoltà della squadra — ferma a pochi punti nonostante le speranze estive.
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Delude anche Bologna: battuto in casa 3‑1 da Cremonese, confermando l’instabilità di rendimento che finisce per far perdere terreno in zona medio‑alta.
La parte bassa e centrale della classifica resta aperta a sorprese, ma anche ai rischi di involuzioni improvvise.
Arbitraggi e “classifica reale”
In un torneo così equilibrato, anche un episodio singolo può risultare decisivo. E il dibattito sulle valutazioni arbitrali non accenna a placarsi.
La 13ª giornata ha ribadito alcuni elementi:
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Il primato si gioca a quattro/cinque squadre, e ogni turno può capovolgere la classifica.
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Le outsider (Juventus, Inter, almeno per ora) non hanno intenzione di uscire dalla lotta — ma non possono sbagliare.
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Il momento di squadre come Fiorentina, Bologna, e altre di metà classifica resta delicato: pochi margini di errore.
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La sensazione è che con questo equilibrio, ogni sconfitta — specie per chi sogna l’Europa — peserà parecchio.
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