9:20 am, 1 Dicembre 25 calendario

🌐  Malore per Emma Bonino: ricoverata in terapia intensiva a Roma.

Di: Redazione Metrotoday
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 Preoccupazione e ansia nel mondo politico e civile italiano. La senatrice e storica leader radicale Emma Bonino è stata trasportata d’urgenza in “codice rosso” al pronto soccorso dell’Ospedale Santo Spirito di Roma, dopo un malore improvviso. Immediatamente è stata trasferita nel reparto di terapia intensiva per un’insufficienza respiratoria: secondo i primi rilievi medici, le sue condizioni — pur gravi — risultano sotto stretto monitoraggio. Fonti vicine al suo partito, +Europa, precisano che la 77enne “è vigile e risponde agli stimoli”. Un bollettino aggiornato è atteso nelle prossime ore.

Una passione politica fatta di battaglie

Non è la prima volta che la salute di Bonino entra tragicamente nel dibattito pubblico. Nel 2015 le fu diagnosticato un microcitoma al polmone sinistro, tumore aggressivo sul quale ha combattuto per anni con terapie intense e determinazione. Nel 2023 annunciò la conclusione vittoriosa delle cure, dichiarando pubblicamente la guarigione.

Nell’ottobre 2024, però, era già stata ricoverata per problemi respiratori. Ne seguì un periodo di convalescenza: poche settimane dopo la dimissione le fu fatta una sorpresa significativa — una visita privata di Papa Francesco, che molti interpretarono come un gesto di grande rispetto verso una figura che, pur radicale e laica, aveva attraversato con coerenza decenni di impegno civile e politico.

Ora, l’emergenza torna a porre sotto i riflettori un volto noto del Parlamento, ma soprattutto un simbolo di battaglie lunghe e controcorrente: per i diritti civili, per le libertà individuali, per la dignità di chi rischia di rimanere invisibile.

Il malore e la situazione attuale

Secondo le ricostruzioni, Bonino avrebbe accusato un malore nella serata di domenica. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi, che l’hanno trasportata d’urgenza all’Ospedale Santo Spirito. Il codice rosso — in gergo ospedaliero il più grave — ha attivato la procedura d’urgenza: all’arrivo, la senatrice è stata stabilizzata e trasferita in terapia intensiva.

Fonti sanitarie e di +Europa parlano di “condizioni sotto controllo” e sottolineano che “rimane vigile e cosciente”. Al momento, si attende un bollettino ufficiale da parte dell’ospedale, che dovrebbe fornire aggiornamenti sulla natura precisa dell’insufficienza respiratoria e l’evoluzione del quadro clinico.

Secondo alcuni media, l’episodio è stato preceduto da un peggioramento progressivo della respirazione, ma non ci sono ancora conferme ufficiali sulle cause: non è escluso che si tratti di una complicazione legata alle precedenti patologie polmonari. 

Un passato segnato da impegno e sfide

Ripercorrere la carriera di Emma Bonino significa ripercorrere decenni di storia politica italiana, caratterizzati da scelte spesso controcorrente e da una determinazione fuori dal comune. Iscritta al Partito Radicale dal 1975, ha vissuto da protagonista la stagione dei referendum radicali, contribuendo decisamente alla liberalizzazione dell’aborto, alla lotta contro il nucleare, alla promozione dei diritti civili e della legalizzazione delle droghe leggere.

È stata parlamentare per quasi vent’anni (dal 1976 al 1994), presiedendo il Partito Radicale Transnazionale nel primo decennio degli anni ’90, e ricoprendo incarichi che la portarono oltre i confini nazionali. Eletta al Parlamento europeo tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’90, ha continuato il suo impegno fino agli anni 2000.

Nel 2006 fu nominata ministro per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee nel governo guidato da Romano Prodi, ruolo che le permise di dare voce a visioni europeiste e progressiste in un’Italia allora divisa tra rigidezze nazionaliste e spinte globali. In seguito è diventata senatrice e vicepresidente del Senato.

Per molti anni, la sua figura è stata l’emblema di una politica vissuta come vocazione: digiunò per l’Africa e la fame nel mondo, si batté per i diritti umani, contro la pena di morte e per la dignità di persone vittime di discriminazione — sempre con la stessa coerenza testimoniata in oltre cinquant’anni di militanza.

La fragilità del corpo e la forza della determinazione

Il ricovero di queste ore è una brusca ricordoin che, per quanto radicali e determinate, le vite delle battagliere più tenaci restano sottoposte alle fragilità del corpo — e che la malattia, l’età, le ricadute rimangono un’incognita, anche per chi sembra averle messe da parte.

Eppure, la forza di Emma Bonino — la sua determinazione, la sua schiettezza, la sua storica visione di libertà — ha sempre dimostrato che la malattia non è solo episodio medico, ma anche e soprattutto scelta, rifiuto, rivendicazione di diritti. Quando, nel 2023, annunciò pubblicamente la fine delle cure, lo fece con gratitudine verso i medici, ma con la consapevolezza che la sua battaglia non si sarebbe fermata: “Mi hanno separato dalla malattia”, disse, ma resta il ricordo di anni duri, cure invasive, incertezze.

In quella occasione, Bonino ribadì un messaggio che è rimasto scolpito in molti: la salute non è un fatto privato, ma collettivo — e ogni guarigione, ogni sopravvivenza, può diventare testimonianza, esempio, monito.

Il ricovero al Santo Spirito ha generato reazioni immediate nell’arco politico e mediatico: colleghi, avversari, semplici cittadini — molti hanno espresso solidarietà e vicinanza, riconoscendo l’importanza, nella storia della Repubblica, di una figura come quella di Bonino. Ma l’attenzione è concentrata soprattutto sul bollettino medico che verrà diffuso nelle prossime ore: sarà quello a fare chiarezza su quanto successo, sulle reali cause del malore, e sulle possibilità di un recupero.

1 Dicembre 2025
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