5:52 pm, 25 Novembre 25 calendario

🌐 Una nessuna centomila: rispetto e prevenzione contro la violenza di genere

Di: Alessandra Puzzo
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Roma, 25 novembre 2025 — In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Fondazione Una Nessuna Centomila rilancia con forza la necessità di un approccio preventivo al fenomeno della violenza di genere. Non più soltanto interventi emergenziali, ma una strategia strutturale: entrare nelle scuole, promuovere campagne culturali, formare operatrici specializzate e usare anche le tecnologie moderne per denunciare le nuove forme di abusi.

 

Una strategia che parte da lontano

Secondo Raffaella Palladino, sociologa e vice presidente della Fondazione, “serve prevenzione, entrare nelle scuole, in famiglia, nei luoghi della cultura”. Questa prospettiva segna un cambio deciso rispetto a una narrazione che ha spesso considerato la violenza contro le donne come un’emergenza isolata — femminicidi a parte — anziché come un problema strutturale.

La Fondazione Una Nessuna Centomila ha costruito un progetto complesso e organico: supportare i centri antiviolenza, investire in educazione affettiva, formare operatori, e ideare campagne di sensibilizzazione profonde.

La “violenza virtuale”: un nuovo fronte

Una delle novità più incisive di quest’anno è la campagna “La violenza virtuale è reale”, lanciata in vista del 25 novembre. 
Per la prima volta, la Fondazione utilizza intelligenza artificiale per generare immagini di donne che non esistono, accompagnate però da commenti aggressivi, sessisti, violenti.

“Questa donna non esiste, ma la violenza che subisce sì” è lo slogan che riassume il messaggio: non importa se la donna in foto è frutto di un algoritmo, il contesto di violenza verbale riflette una realtà per molte donne reali.

Tra le frasi usate nella campagna: “Questa è una che ci sta”, “Se l’è cercata”, “Va in giro mezza nuda e poi si lamenta” — commenti che evidenziano la normalizzazione della violenza verbale, spesso minimizzata socialmente. 
Secondo Giulia Minoli, presidente della Fondazione, l’obiettivo è educare a uno sguardo più consapevole, per far emergere come la violenza digitale e verbale non sia meno reale di quella fisica.

Educare per prevenire: la scuola come frontiera

La Fondazione punta molto sull’educazione affettiva nelle scuole. In collaborazione con Axa Italia, ha lanciato il progetto “Tok Tok, Chi è?”, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. 
L’intento è forte: promuovere il rispetto, l’ascolto, il dialogo, già tra i più giovani, per costruire una cultura del consenso che renda la violenza meno tollerabile.

Inoltre, è attiva dal 2025 una scuola di formazione permanente per operatrici dei centri antiviolenza, ospitata presso la Casa Internazionale delle Donne a Roma.
Più di trenta docenti — psicologi, universitarie, giuriste — forniscono strumenti concreti e condivisi per gestire casi molto diversi, perché ogni storia di violenza è unica.

Arte, musica e testimonianza: una comunicazione che parla

La Fondazione non si ferma alle campagne digitali. Dal mondo dello spettacolo, dal palco dei concerti, arrivano messaggi forti: l’spot “È come sembra”, per esempio, è diretto da Anna Foglietta e presentato durante eventi live organizzati da AssoConcerti. 
La clip racconta una storia di molestia: realtà e finzione si intrecciano, denunciando quanto sia facile minimizzare i comportamenti violenti anche nei luoghi della cultura.

Dal canto suo, la Fondazione organizza un evento live streaming per le scuole dal titolo “LIBERE – Insieme contro la violenza sulle donne”, previsto proprio per il 25 novembre. 
I protagonisti sono voci di giovani (come la cantautrice Ariete), psicologi e attivisti che condividono esperienze, riflessioni, strumenti per comprendere il fenomeno e promuovere il cambiamento.

Sostenere chi agisce ogni giorno

Sul piano operativo, Una Nessuna Centomila continua a finanziare e sostenere centri antiviolenza in tutta Italia.
Un esempio concreto: il centro antiviolenza Mondo Rosa (Catanzaro) è entrato nella rete nazionale della Fondazione. Grazie ai proventi del concerto “Una Nessuna Centomila” a Napoli, ha ricevuto un contributo di 50.000 € per potenziare servizi di accoglienza, supporto psicologico, tutela legale e percorsi di autonomia.

Simboli che parlano: vino, piastrelle, arte

Anche il mondo del lifestyle collabora alla causa. Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino ha affidato la piastrella celebrativa 2025 a Una Nessuna Centomila, coinvolgendo l’attrice Paola Minaccioni. 
Un messaggio di responsabilità e memoria, che trasforma un oggetto tradizionale in simbolo di solidarietà e impegno contro la violenza.

Una battaglia culturale, non solo giuridica

Dietro queste iniziative non c’è solo la denuncia del male: c’è la proposta di una cultura nuova. Come sottolinea Palladino, non basta intervenire dopo i fatti, bisogna prevenire il seme della violenza — dentro i legami affettivi, ma anche online, in famiglia, a scuola. 
Il messaggio è chiaro: il cambiamento deve essere strutturale, non emergenziale.

Per farlo, servono risorse, formazione e impegno collettivo. La Fondazione “Una Nessuna Centomila” chiede un’attenzione costante da parte delle istituzioni: politiche, educative, culturali.

25 Novembre 2025 ( modificato il 28 Novembre 2025 | 9:09 )
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