4:10 pm, 25 Novembre 25 calendario

Choc al tempio: donna di 65 anni “risorge”  poco prima della cremazione

Di: Redazione Metrotoday
condividi
Bangkok / Nonthaburi — Una scena da brividi è andata in scena nel tempio buddista Wat Rat Prakhong Tham, nella provincia di Nonthaburi, in Thailandia: una donna di 65 anni, ritenuta morta e portata in bara per la cremazione, è stata trovata viva pochi istanti prima che le pratiche funebri avessero inizio. A salvare la sua vita, un rumore sordo: colpi provenienti dall’interno della bara stessa.

Secondo le ricostruzioni della direzione del tempio, la donna era da tempo allettata — circa due anni — e la famiglia aveva interpretato un peggioramento delle sue condizioni come un’ipotetica morte, dopo che lei era diventata non responsiva.

Il fratello, convinto che la donna fosse deceduta, l’aveva posta nella bara e intrapreso un lungo viaggio da Phitsanulok fino al tempio. L’intento era cremarla lì: il tempio, infatti, offre un servizio di cremazione gratuita, che sembrava una soluzione praticabile per la famiglia.

Una volta arrivati, però, il manager del tempio Pairat Soodthoop afferma di aver sentito dei colpi deboli provenire dalla bara durante la discussione con il fratello sui documenti: “Ho chiesto di aprire la bara — ha detto — e tutti siamo rimasti sbalorditi. L’ho vista aprire gli occhi leggermente e battere contro il lato del cofano”.

https://images.euronews.com/articles/stories/09/56/09/43/1536x864_cmsv2_6c8f4d52-d74d-5351-a3f2-3ebad3dbab44-9560943.jpg

Salvataggio al fotofinish

Il video della bara, postato sulla pagina Facebook del tempio, mostra la donna muovere lentamente le braccia e la testa, mentre si trova nella parte posteriore di un pick-up.  Subito gli addetti del tempio hanno chiamato i soccorsi: la bara è stata aperta e la donna è stata trasferita d’urgenza in ospedale.

I medici del Bang Yai Hospital, dove la donna è stata ricoverata, hanno escluso un arresto cardiaco o respiratorio. Piuttosto, la diagnosi è stata sorprendente: ipoglicemia grave, ovvero un livello pericolosamente basso di zuccheri nel sangue, che può mimare una condizione di morte apparente. Il tempio ha dichiarato che si farà carico delle spese mediche.

Uno snodo cruciale della vicenda è la mancanza di un certificato di morte. Il fratello della donna aveva inizialmente pianificato di donare gli organi come lei aveva espresso desiderio, ma l’ospedale di Bangkok aveva rifiutato la donazione per assenza del documento ufficiale.  Anche il tempio, pur offrendo cremazione gratuita, aveva respinto la richiesta finché non fosse stato stabilito un certificato formale.

Questa carenza ha spinto il fratello — secondo gli intervistati — a optare per la cremazione piuttosto che attendere ulteriori accertamenti. Una scelta che, per poco, si è rivelata fatale.

Per lo staff del tempio è stato un momento di shock: come afferma Soodthoop, non avevano mai visto una situazione simile in tutti gli anni di servizio. L’episodio ha ovviamente suscitato scalpore anche su scala più ampia, diventando virale in Thailandia e all’estero, con media internazionali che rilanciano la notizia come un “miracolo”.

L’ipoglicemia, nel caso della donna, ha mostrato quanto pericolosa possa essere una diagnosi frettolosa: una condizione reversibile, ma letale se interpretata male. Per molti osservatori, serve una maggiore regolamentazione nei processi di verifica della morte, soprattutto nelle aree in cui le famiglie desiderano cremazioni e le risorse ospedaliere o burocratiche possono essere limitate.

https://www.asiaone.com/sites/default/files/styles/article_top_image/public/original_images/Nov2025/IMG_0311.jpeg?itok=7QbZVsJE

Aspetti culturali e religiosi

Il tempio Wat Rat Prakhong Tham ha una forte componente comunitaria e offre cremazioni gratuite a chi non ha i mezzi per pagare altrove. Questo episodio, dunque, non riguarda solo un errore clinico: tocca anche il valore culturale e religioso di dare l’ultimo saluto, in una forma sacra, ai defunti.

Per molti buddisti thailandesi, la cremazione non è soltanto una pratica funzionale, ma un rituale che segna il passaggio dell’anima. Un errore in questa fase può avere un significato profondamente traumatico per la famiglia e per la comunità. Il fatto che la donna si sia “risvegliata” nella bara — perché così è stato raccontato — suscita inevitabilmente domande su come gestire quelle pratiche funebri con maggiore rigore ma anche rispetto.

Ora che la donna sta meglio (secondo i medici dopo il trattamento per ipoglicemia), sarà probabilmente trasferita o lasciata recuperare presso la famiglia, sotto osservazione. Il tempio ha già dichiarato che coprirà le spese, ma è possibile che vi siano ulteriori indagini: mediche, sociali e legali.

Non è la prima volta che in Thailandia si verificano casi simili: episodi di persone “dichiarate morte” che si risvegliano poco prima della sepoltura o della cremazione sono rari ma non totalmente inediti. Questo caso, tuttavia, potrebbe innescare riflessioni serie sulle procedure di accertamento della morte, sul ruolo delle autorità locali e sull’importanza di un sostegno medico nei luoghi remoti.

https://videos.skynews.com/image/v1/static/6058004172001/83f0e197-1a13-4517-9a84-4dfefea78bdc/490162f3-c62d-4eb7-8b52-488548083d4f/1280x720/match/image.jpg

L’incredibile vicenda della donna thailandese “scomparsa” , nel cofano di una bara mentre ancora respira, è un racconto denso di tensione, simbolismo e fragilità umana. È la storia di un errore fatale – potenzialmente – evitato in extremis grazie ad un dettaglio che molti avrebbero ignorato: il rumore di un colpo, un gesto di vita ancora presente quando tutto sembrava perduto.

Ma al di là del miracolo che molti vogliono intravedere, ci sono questioni concrete: serve più rigore medico, standard più stringenti per il certificato di morte, una maggiore formazione per chi decide di affidarsi a rituali funebri senza documentazione completa. E, forse, servono anche più controlli su come e quando le famiglie possono decidere di procedere alla cremazione, soprattutto in sistemi che offrono questi servizi in modo gratuito.

25 Novembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA