9:22 am, 23 Novembre 25 calendario

Il Gran Ballo della Venaria Reale contro la violenza sulle donne

Di: Redazione Metrotoday
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Eleganza e impegno civile

Torino – Nella magnifica cornice della Reggia di Venaria si è svolta la XXIX edizione del Gran Ballo della Venaria Reale, un evento che unisce la raffinata atmosfera di un galà da fiaba al forte impegno sociale per la lotta contro la violenza di genere. Organizzato dal Comitato Vienna sul Lago in collaborazione con la Marina Militare e le Residenze Reali dei Savoia, il ballo tiene viva, da anni, la tradizione delle debuttanti, trasformandola in occasione simbolica e concreta di sensibilizzazione.

Un inno alla speranza sulle note del waltz

Trentanove giovanissime, le debuttanti, hanno calcato il celebre pavimento a scacchiera della Galleria Grande della Reggia indossando abiti da sera bianchi su misura della Maison Borgese, ma con un dettaglio che non è passato inosservato: le scarpette rosse. Queste calzature, emblema internazionale della campagna contro la violenza sulle donne, hanno trasformato ogni passo di danza in un gesto di denuncia e solidarietà.

Al loro fianco, in una coreografia elegante e potente, gli aspiranti Guardiamarina dell’Accademia Navale di Livorno, che hanno accompagnato le debuttanti durante il valzer inaugurale e le altre danze della serata.

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Non solo un ballo

La serata non è stata soltanto una passerella di bellezza, ma il culmine di un percorso di formazione: durante la settimana precedente, le ragazze e i ragazzi coinvolti hanno partecipato a incontri tematici, tra cui un momento guidato dalla psicoterapeuta Eugenie Alderisio, incentrato sul tema “Oltre il silenzio: la forza di una scelta, la responsabilità di un futuro”. Questo percorso mira a dialogare con il significato più profondo delle “scarpette rosse”: non un mero vezzo estetico, ma un richiamo potente alla responsabilità individuale e sociale nel contrastare la violenza sulle donne.

Tra le partecipanti, molte hanno parlato con emozione dell’impegno simbolico. Carola Camera, di Torino, ha definito il gesto di indossare le scarpette rosse “un richiamo fortissimo”: un segnale che, anche con semplicità, accende l’attenzione. Per Elisa Calvo, 24 anni, le scarpe sono “un segno di potere”: non solo per farci vedere, ma per farci ascoltare.

I fondi per il Progetto Alice Onlus

L’eleganza della serata è stata messa al servizio di una causa concreta. I fondi raccolti durante il ballo saranno devoluti al Progetto Alice Onlus, un’organizzazione impegnata nella prevenzione della violenza di genere e nella promozione della parità nelle scuole e sul territorio.

Secondo Claudio Limontini, notaio e presidente del Comitato Vienna sul Lago, questa iniziativa rappresenta “una riforma culturale”: non basta reagire agli atti di violenza, serve radicare una cultura del rispetto fin dall’educazione.

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Un riconoscimento per chi fa la differenza

La serata ha ospitato anche la consegna del Premio Costanzo, un riconoscimento che onora personalità che si distinguono per il loro contributo sociale e culturale. Tra i premiati di questa edizione, la campionessa paralimpica Carlotta Gilli e il direttore della rivista Limes, Lucio Caracciolo, sono saliti sul palco per testimoniare, con i loro successi, il valore della resilienza e dell’azione concreta.

Il senso di una serata: eleganza, impegno, comunità

Le parole dell’assessora regionale Marina Chiarelli, presente alla serata, risuonano forti e chiare: «Questo ballo non è soltanto uno spettacolo, ma un momento di responsabilità sociale. Abbiamo previsto un finanziamento di 450 mila euro per sostenere l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, sole o con figli». Con questo impegno, le Istituzioni affiancano il simbolismo delle scarpe rosse con politiche concrete di supporto.

Le debuttanti, vestite di bianco ma con le scarpe rosse, hanno così tracciato una linea luminosa tra passato e presente: da una parte l’eleganza di una tradizione aristocratica, dall’altra il bisogno urgente di cambiamento sociale.

La forza del gesto

Questo Gran Ballo della Venaria Reale si conferma come un atto simbolico profondamente concreto: non una semplice manifestazione mondana, ma una serata in cui la bellezza dialoga con la denuncia, l’intrattenimento con la formazione, il glamour con la solidarietà.

Ogni sguardo, ogni passo di danza, ogni scarpetta rossa è un messaggio: un invito alla riflessione, al rispetto, all’azione. In un momento storico in cui la violenza di genere continua a essere una ferita aperta nella società, iniziative come questa dimostrano che anche la cultura, l’arte e il cerimoniale possono contribuire a costruire una cultura più consapevole e responsabile.

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Il Gran Ballo della Venaria Reale non è solo un evento di stile: è una manifestazione di speranza. In un teatro storico come la Reggia di Venaria, le debuttanti hanno danzato non solo per sé stesse, ma per tutte le donne che chiedono ascolto. Con le loro scarpette rosse, hanno lanciato un segnale chiaro: la lotta contro la violenza non è solo un tema di cronaca, ma una battaglia culturale che richiede partecipazione, simboli e azioni concrete.

23 Novembre 2025
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