7:16 am, 23 Novembre 25 calendario

Drone sopra Eindhoven: caos all’aeroporto, stop ai voli per due ore

Di: Redazione Metrotoday
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EINDHOVEN (Paesi Bassi) – Sabato sera, l’aeroporto di Eindhoven è stato teatro di un momento di alta tensione: in seguito all’avvistamento di più droni nelle sue vicinanze, le autorità hanno deciso di sospendere temporaneamente tutto il traffico aereo — civile e militare — per questioni di sicurezza. Lo ha confermato il ministro della Difesa olandese, Ruben Brekelmans, che ha annunciato l’attivazione dei sistemi anti-drone e l’intervento della polizia e della Royal Netherlands Marechaussee, la gendarmeria-militare nazionale.

Il blackout aereo e i motivi della sospensione

L’allarme si è scatenato sabato 22 novembre sera, quando il portavoce dell’aeroporto ha segnalato “numerosi droni” in volo sopra l’area di Eindhoven. In risposta, le autorità hanno deciso di chiudere temporaneamente lo spazio aereo per adottare misure di difesa: il traffico aereo è stato sospeso per circa due ore, dalle ore 21:00 fino a poco dopo le 23:00.

Brekelmans ha dichiarato che “i mezzi anti-droni della Difesa sono pronti a intervenire”, ma non ha voluto svelare ulteriori dettagli sulle contromisure adottate, per ragioni di sicurezza.

Secondo quanto riferito, la polizia locale e la Marechaussee hanno monitorato il perimetro aeroportuale, mentre sono in corso indagini per stabilire la natura esatta delle intrusioni aeree.

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L’episodio di Eindhoven non sembra un caso isolato. Solo poche ore prima, infatti, le autorità avevano segnalato droni sopra la base aerea militare di Volkel, situata a circa 40 chilometri di distanza. Secondo il Ministero della Difesa, l’aeronautica olandese avrebbe aperto il fuoco per cercare di intercettare queste stesse macchine volanti.

Questi due episodi in rapida successione alimentano i sospetti su un fenomeno più ampio di “guerra ibrida”, in cui droni non identificati potrebbero essere usati come mezzo di pressione strategica contro infrastrutture sensibili.

Ripresa dei voli e misure in corso

Intorno alle 23:00 locali, il traffico aereo all’aeroporto di Eindhoven è stato riattivato.  Nel frattempo, il ministero della Difesa ha ribadito che “sono state prese misure concrete”, ma non ha fornito dettagli su quali azioni specifiche siano state dispiegate o se vi siano state intercettazioni riuscite.

LBC riferisce che contro-droni erano già “pronti a intervenire” e che, contestualmente all’allerta, polizia e forze militari erano sul posto per gestire la situazione. 

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La chiusura temporanea ha riguardato entrambi i tipi di traffico: civile e militare. Questo fatto sottolinea quanto l’intrusione di droni in zone sensibili possa mettere a rischio non solo voli commerciali, ma anche operazioni strategiche.

Un drone, anche di piccole dimensioni, rappresenta un pericolo potenziale quando si trova nelle vicinanze di piste o rotte di avvicinamento: la possibilità di collisione o interferenza con sistemi di navigazione è reale, e le autorità aeroportuali devono attivare protocolli molto rigidi per minimizzare i rischi.

Il ministro Brekelmans si è espresso con fermezza: “L’interruzione del traffico aereo causata dai droni è inaccettabile. Prenderemo provvedimenti per contrastare questo fenomeno.” Non ha però potuto dare ulteriori informazioni pubbliche sulle modalità dell’intervento, citando motivi di riservatezza operativa.

Da parte dell’aeroporto, il portavoce ha dichiarato che le verifiche sono tuttora in corso, con l’obiettivo di identificare la provenienza dei droni e valutare se si tratti di un incidente isolato, un atto intimidatorio o un tentativo deliberato di violare le difese aeree. 

Un fenomeno in crescita in Europa

Questo episodio rientra in un più ampio trend di incursioni via drone che interessano infrastrutture europee: aeroporti, basi militari e zone strategiche. I timori riguardano non solo la sicurezza fisica, ma anche un uso delle tecnologie volanti come parte di strategie di disturbo o di pressione geopolitica — potenzialmente collegabili a conflitti “ibridi” su scala continentale.

Secondo il Financial Times, le autorità nei Paesi Bassi stanno valutando di rafforzare i sistemi di difesa anti-drone, anche in coordinamento con altri Stati europei, per costruire una “diga difensiva” contro queste minacce.

  • Sicurezza aerea: la chiusura, anche se temporanea, evidenzia quanto sia vulnerabile lo spazio aereo civile quando si verificano intrusioni non autorizzate.

  • Difesa nazionale: l’uso di droni per testare la reazione delle forze di sicurezza può essere un segnale di escalation strategica.

  • Coordinamento europeo: episodi come questo aumentano la pressione per un’azione comune tra Paesi UE per rafforzare la protezione delle infrastrutture civili e militari.

  • Normative sui droni: potrebbe accelerare l’adozione di regole più severe su chi può volare e dove, oltre alla diffusione di sistemi anti-drone su scala più ampia.

L’episodio di Eindhoven è un campanello d’allarme concreto: non si tratta solamente di disagi per i passeggeri, ma di una questione di sicurezza nazionale. La presenza di droni non identificati sopra un aeroporto civile con compartecipazione militare mette in luce una vulnerabilità reale.

23 Novembre 2025
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