“Libridine!”: torna a Roma il festival diffuso
Per nove giorni, dal 22 al 30 novembre, Roma e la sua area metropolitana si animeranno di pagine, storie e incontri: torna Libridine!, il festival diffuso delle librerie promosso dalla Camera di Commercio di Roma. L’evento coinvolge 36 librerie indipendenti sparse per la città e nei quartieri della sua cintura urbana, mettendo al centro non solo il libro, ma il ruolo civico e culturale delle librerie come presìdi comunitari.
Un festival che abbraccia tutta Roma
Fin dal suo esordio, Libridine! si propone come un progetto culturale con una forte dimensione territoriale. L’edizione 2025, organizzata da Innova Camera (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma) insieme alle principali associazioni di categoria – come CNA, Confcommercio, Confesercenti e Federlazio – ha l’obiettivo di restituire alle librerie non solo una funzione commerciale, ma soprattutto un valore sociale: quello di “spazio degustazione” culturale, luogo di incontro, scambio e riflessione.
Le librerie aderenti gestiscono autonomamente la loro programmazione: ogni realtà organizza eventi su misura per i propri lettori, trasformando le proprie sedi in punti vivi di narrazione e partecipazione.
Un palinsesto ricco e variegato
Il programma di Libridine! è fitto e diversificato. Reading, laboratori creativi, presentazioni di libri, gruppi di lettura, talk su temi letterari e sociali: ogni libreria diventa un piccolo palco, e insieme disegnano un vero e proprio circuito culturale.
Tra gli ospiti confermati ci sono autori, illustratori, attori e narratori: Laura Zuccheri, Sabina Ficara, Alfonso Cuccurullo, Paolo Calabresi, Marco Steiner, Eva Tarquini, Stefano Giovanardi, Monica Savaresi, Giacomo D’Ambrosio, Elvira Mujčić, Nicola Argenti, Dario Pontuale. Non mancheranno riflessioni anche sul fronte saggistico, con voci come Marcello Petitta, e momenti più istituzionali: è infatti prevista una presenza di figure della cultura e della politica, come Pier Luigi Bersani.
Un esempio concreto: sabato 22 novembre, alla Libreria Segni d’Autore, l’illustratrice Laura Zuccheri terrà una sessione di dediche sui suoi volumi; nella libreria Una Montagnola di Storie, il narratore Alfonso Cuccurullo proporrà letture ad alta voce per bambini e famiglie.
Il significato profondo di Libridine
Per la Camera di Commercio di Roma, che promuove l’iniziativa, si tratta di una doppia missione: sostenere le librerie non solo come attività economiche, ma come motori di vita culturale nei quartieri; e rilanciare il rapporto fra cittadini e libri, recuperando il piacere della scoperta e della frequentazione del luogo fisico della libreria.
Dal canto suo, la CNA Roma sottolinea che questo festival è strumento per generare sinergie tra librerie indipendenti e piccole case editrici, in un momento in cui la filiera del libro deve affrontare pressioni economiche e turbolenze di mercato.
Un’altra declinazione importante di Libridine! è l’inclusione di spazi di lettura d’istituzione: ad esempio l’Università Roma Tre partecipa con un gruppo di lettura che dialogherà con una casa editrice indipendente sull’importanza della selezione e del catalogo editoriale.

Verso un ecosistema culturale sostenibile
Dietro Libridine! non c’è solo la celebrazione della lettura, ma una strategia culturale ed economica: rafforzare le librerie significa anche sostenere piccole imprese che contribuiscono alla vitalità urbana. La Camera di Commercio, con la sua azienda speciale, intende supportare questi spazi come parte integrale dell’ecosistema culturale cittadino.
La sfida è duplice: aumentare il coinvolgimento del pubblico e consentire alle librerie indipendenti di crescere senza perdere la loro identità.
Il messaggio per il pubblico
Per i cittadini, Libridine! è un invito concreto: non solo entrare in una libreria per comprare un libro, ma partecipare attivamente a momenti di lettura e confronto. È l’occasione per scoprire angoli di Roma poco noti, librerie di quartiere, nuovi autori e proposte editoriali originali. Ogni partecipante – che sia appassionato, lettore occasionale, studente o famiglia – può costruirsi il proprio percorso culturale personale.

Una festa che può durare
Molti promotori del festival auspicano che Libridine! non resti un evento episodico ma diventi un appuntamento annuale. L’energia messa in campo, la rete di librerie coinvolte e la partecipazione attiva del pubblico fanno sperare che il festival possa contribuire a una rinascita stabile del tessuto librario romano. Se così sarà, la città non solo leggerà di più, ma sarà più viva, più connessa e più radicata nelle sue comunità.
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