Milano al vertice d’Italia: qualità della vita e contraddizioni di una metropoli in crescita
Il podio della qualità
L’indagine 2025, giunta alla sua ventisettesima edizione, analizza ben 93 indicatori suddivisi in nove dimensioni: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione, popolazione, sanità, turismo/cultura e reddito/ricchezza. Milano eccelle in quattro aree chiave: dotazione di servizi, reddito, infrastrutture e vitalità economica. Questo mix di elementi le consente di ottenere un punteggio complessivo che la mette stabilmente in testa.
Dietro di lei, al secondo posto, resta Bolzano, che beneficia da anni di un forte equilibrio tra lavoro, ambiente e tenore di vita. Al terzo posto si piazza Bologna, che quest’anno guadagna rispetto al 2024, rafforzando una reputazione che unisce tradizione e modernità.
Il volto moderno di Milano
Milano non è più solo “capitale della moda” o centro finanziario: è diventata una metropoli rigenerata, con quartieri come CityLife che rappresentano simboli di sostenibilità urbana. Le torri progettate da Zaha Hadid, Daniel Libeskind e Arata Isozaki convivono con un grande parco pubblico e un centro residenziale altamente vivibile.
Le infrastrutture sono un altro punto di forza: una rete di trasporti efficiente, collegamenti moderni, servizi pubblici ben sviluppati. A questo si aggiunge un tessuto imprenditoriale vivace, con startup, grandi aziende, spazi coworking e opportunità per giovani professionisti.
Il mercato del lavoro, pur competitivo, offre salari più alti rispetto a molte altre città italiane, contribuendo a rendere Milano un magnete per chi cerca crescita professionale.
Ambiente e sostenibilità
Nonostante il primato nella classifica della qualità della vita, Milano deve fare i conti con criticità ambientali tutt’altro che secondarie. Le politiche di mobilità sostenibile, le ZTL, i piani per la decarbonizzazione sono stati rafforzati negli ultimi anni, ma l’inquinamento resta una nota dolente.
Diversi report internazionali hanno messo il capoluogo lombardo tra le città europee con livelli di PM2.5 e NO₂ elevati. La lotta alla qualità dell’aria è diventata una priorità per l’amministrazione, che punta su misure come la riduzione delle auto più inquinanti, l’aumento delle zone verdi e il sostegno a mezzi di trasporto alternativi.
Il bilancio resta quindi misto: Milano guadagna in efficienza urbana e modernità, ma deve continuare a investire per migliorare la vivibilità sotto il profilo ambientale.
Il prezzo del successo
Uno degli aspetti più dibattuti del primato meneghino riguarda il costo della vita. Vivere a Milano significa godere di molti vantaggi, ma anche affrontare spese elevate: affitti, prezzi degli immobili, servizi, trasporti. Come segnalato da analisi di residenti e commentatori, il reddito medio può essere alto, ma se rapportato ai costi la pressione economica si fa sentire molto, specialmente per giovani, single e categorie più fragili.
Il primato di Milano sembra accentuare il divario tra Nord e Sud del Paese. Molti comuni del Meridione rimangono in fondo alla classifica: Caltanissetta, ad esempio, occupa l’ultima posizione (107esima) nella graduatoria 2025. Questo divario evidenzia come la qualità della vita non sia solo una questione di sviluppo urbano, ma anche di politiche territoriali e coesione sociale.
Salute, educazione e sicurezza
Nel report di ItaliaOggi, Milano ottiene risultati solidi anche in termini di sistema sanitario, istruzione e sicurezza sociale. La metropoli offre ospedali ad alto livello, una rete educativa vasta e variegata, e un’alta densità di istituzioni culturali.
A livello criminalità, i dati sono contrastanti: se da un lato il crimine segnalato può essere più elevato semplicemente perché la città è ampia e densamente popolata, dall’altro alcune categorie di reato risultano sotto controllo grazie a una presenza efficace delle forze dell’ordine e a programmi sociali di prevenzione.
Turismo, cultura e vivacità urbana
Milano non è solo un centro economico, ma anche un hub culturale di prim’ordine. Con il Duomo, il Castello Sforzesco, la Scala e quartieri come Brera e Navigli, la città attira turisti tutto l’anno. L’offerta culturale comprende musei, teatri, festival e una scena artistica vivace.
La vitalità urbana si riflette anche nelle attività quotidiane: coworking, eventi di design, fiere, caffè e ristoranti rendono Milano una città in cui il lavoro si intreccia con la socialità. Una metropoli che non dorme mai, ma sa anche offrire pause e spazio per la crescita personale.
Sostenibilità, inclusione e coesione
Il primo posto di Milano nei ranking della qualità della vita non è una conquista definitiva, ma un punto di partenza. La vera sfida sarà mantenere e rafforzare questo successo, affrontando alcune emergenze chiave:
Ambiente – Continuare a ridurre l’inquinamento, incrementare le aree verdi, promuovere mobilità sostenibile.
Equità abitativa – Contenere il costo degli affitti, favorire politiche di housing sociale, proteggere i giovani e le fasce meno abbienti.
Crescita inclusiva – Garantire che l’innovazione e l’occupazione giovanile non restino appannaggio di pochi, ma siano accessibili a un numero sempre maggiore di cittadini.
Coesione territoriale – Usare il modello milanese come esempio, ma lavorare su iniziative che riducano il divario con le province del Sud, promuovendo politiche di sviluppo equilibrato.
Un primato che chiede equilibrio
Milano si conferma la città italiana con la migliore qualità della vita, secondo l’indagine ItaliaOggi/Ital Communications – un meritato riconoscimento per il suo ruolo economico, infrastrutturale e sociale. Ma questo primato non è una fotografia statica: è un impegno continuo.
La metropoli è ferma sul podio grazie ai suoi servizi avanzati, al tessuto produttivo vivace e a un reddito medio tra i più alti. Tuttavia, il suo volto da “città globale” porta con sé sfide reali: inquinamento, costo della vita, disuguaglianze socio-economiche.
Per restare al vertice, Milano dovrà non solo consolidare i propri punti di forza, ma anche agire su leve che raramente compaiono nei ranking: inclusione, sostenibilità e accessibilità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA









