10:03 am, 15 Novembre 25 calendario

Capitale del gioco con puntate per 23 milioni al giorno

Di: Redazione Metrotoday
condividi

…. e le sono mafie pronte a controllare ….

Nella Capitale si gioca su un livello che supera l’immaginazione: ogni giorno puntate per circa 23 milioni di euro, pari a oltre 8,4 miliardi all’anno, emergono da dati recenti sulla raccolta del gioco d’azzardo a Roma. Dietro questa montagna di denaro, cresce un fenomeno che unisce legalità formale, fragilità sociale e la presenza — ormai strutturata — delle mafie. Un banco di prova per la città, per le famiglie, per le istituzioni.

I numeri che fotografano la Capitale

Secondo un recente dossier, nella città di Roma si registra una spesa pro capite per il gioco d’azzardo di circa 3.000 euro all’anno, includendo minorenni. La raccolta si attesta sui già citati 8,4 miliardi di euro con una crescita del +7,1 % rispetto all’anno precedente. Questo significa che ogni residente, teoricamente, contribuisce con una somma media di circa 23 euro al giorno solo nel gioco.

La Questura romana ha segnalato il respingimento di decine di richieste di apertura di nuove sale slot o centri scommesse, proprio perché presentate da soggetti “non raccomandabili”. Anche questo è un segnale del rischio di infiltrazione criminale.

Il circuito nazionale: un business da oltre 157 miliardi

Se Roma stupisce, il quadro nazionale è ancora più impressionante. Secondo un rapporto della ONG Libera, il mercato del gioco d’azzardo in Italia ha un valore stimato di circa 157 miliardi di euro all’anno. In termini pratici: sono coinvolte almeno 18 milioni di persone che hanno giocato almeno una volta nell’ultimo anno; circa 1,5 milioni sono identificate come “giocatori patologici”, con un milione e quattrocentomila in condizione di rischio moderato. Il dossier sottolinea come 147 clan mafiosi siano stati identificati come attivi nel settore tra legalità e illegalità, attraverso sale fisiche ma anche piattaforme online.

https://www.romatoday.it/~media/horizontal-hi/57713753195671/sale_slot.jpg

I circuiti del controllo mafioso

Le mafie hanno individuato nel gioco d’azzardo un terreno fertile per vari motivi:

  • Riciclaggio: grandi somme in contanti provenienti da traffici illeciti possono essere “ripulite” attraverso slot machine, scommesse e giochi online.

  • Acquisizione di società e concessioni: schemi in cui imprese di facciata entrano in gestione di sale o piattaforme, rendendo difficile distinguere tra business legale e illegale.

  • Controllo sociale e territoriale: le sale da gioco possono servire come fulcro di relazioni, affari e influenza locale, contribuendo al radicamento criminale. Nel Lazio, ad esempio, sono stati individuati almeno 24 clan attivi nel settore del gioco d’azzardo.

Roma presenta una combinazione di condizioni che facilitano il fenomeno:

  • Alta offerta: sale slot, centri scommesse, piattaforme online; la capitale è un territorio ricco di possibilità di gioco.

  • Vulnerabilità sociale: adolescenti, persone con reddito basso, tipologie extra‑urbane sono maggiormente esposte. Un’indagine ha rivelato che un adolescente romane su due ha un’esperienza di gioco d’azzardo almeno una volta.

  • Regolamentazione certa ma difficile da applicare: esistono limiti di distanza dalle scuole, caveat sull’accesso, ma la penetrazione rimane elevata.

  • Attrattiva mafiosa: la presenza di capitale illecito, la necessità di “piazzare” denaro e la possibilità di approfittare di normative complesse rendono il settore appetibile alle organizzazioni criminali.

Tra dipendenze, debiti e affari sporchi

Non sono solo numeri: dietro la raccolta si celano storie di sofferenza. Il forte volume di gioco porta con sé crescita delle dipendenze, indebitamento delle famiglie e frammentazione sociale — fenomeni che nella Capitale emergono con evidenza. Il dossier segnala che l’azzardo sta “impoverendo” molte fasce della popolazione, mentre mafie e Stato incassano.

Sul versante criminale, il gioco d’azzardo si lega anche a estorsione, usura e infiltrazione nelle imprese locali: attraverso società “pulite” si coprono le attività illecite, si alimenta il circuito grey del denaro e si consolidano rapporti di potere sul territorio.

https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/4c68767d-2e2d-4f82-9c5b-11c574598ac5_large.jpg.jpeg

Le istituzioni hanno messo in campo alcune risposte: a Roma la Questura ha segnalato la chiusura o il diniego bei progetti di nuove sale. I regolamenti comunali e regionali impongono distanze minime dalle scuole per le slot machine. Tuttavia, l’efficacia rimane limitata. La prevenzione della ludopatia e il contrasto all’illegalità richiedono risorse e coordinamento.

A livello nazionale, il legislatore ha introdotto restrizioni pubblicitarie, obblighi di registrazione per le piattaforme online e controlli antiriciclaggio. Ma la complessità del sistema e l’uso delle tecnologie digitali rendono il contrasto sfidante.

Roma: una capitale “in gioco”

Quando si dice che Roma è la “capitale del gioco d’azzardo”, non è un’esagerazione: in passato è stato stimato che una slot machine su dieci attive nel Paese fosse collocata nella Capitale. Questa concentrazione accentua il problema e impone che la città prenda una posizione forte.

La diffusione del gioco tra i giovani è un dato allarmante: se quasi la totalità degli adolescenti conosce le slot, le scommesse sportive, i gratta‑e‑vinci, ciò significa che la normalizzazione del gioco è già compiuta.

Affrontare il fenomeno richiede un approccio integrato:

  • Ridurre l’offerta incontrollata: limitare le nuove autorizzazioni, monitorare le filiali, rafforzare i controlli su chi richiede le concessioni.

  • Intervenire sulla domanda: campagne di informazione, sostegno alle famiglie a rischio, programmi di cura per ludopatia.

  • Contrastare il riciclaggio: strumenti antimafia più efficaci, tracciamento dei flussi finanziari, maggiore trasparenza delle piattaforme online.

  • Rendicontazione e trasparenza: i soldi incassati dallo Stato e dai comuni devono essere destinati anche a interventi di pubblica utilità, inclusa la prevenzione.

https://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2022/10/12/Politica%20e%20societa/ImmaginiWeb/Ritagli/AdobeStock_313684125-kpJI--1020x533%40IlSole24Ore-Web.jpeg?r=1080x566

Il dato di 8,4 miliardi raccolti a Roma ogni anno non è solo un numero — è un cartello d’allarme. Un allarme per famiglie, comunità, per la città, per lo Stato.

Il gioco d’azzardo, una volta confinato ai margini, oggi è profondamente integrato nella routine urbana: e questo non per eleggere vincitori, ma per selezionare perdenti.

Le mafie lo sanno bene: in un business che unisce legale e illegale, denaro e dipendenza, vulnerabilità e profitto, trovare uno spazio è cosa semplice.

ChatGPT può commettere errori. Assicurati di verificare le informazioni importanti. Vedi Preferenze
15 Novembre 2025 ( modificato il 14 Novembre 2025 | 21:10 )
© RIPRODUZIONE RISERVATA