Meghan Markle torna davanti alla macchina da presa
Un nuovo capitolo hollywoodiano per la Duchessa di Sussex: dopo un periodo lontano dai riflettori della recitazione, Meghan Markle ha scelto di rientrare nel mondo del cinema partecipando a una commedia in uscita. Il progetto, intitolato Close Personal Friends, prodotto da Amazon MGM Studios, segna un ritorno inaspettato e carico di simboli per una figura che ha attraversato più fasi pubbliche, private e professionali.
Il set, un’occasione di ritorno
Fonti raccolte sul campo confermano che Meghan Markle è stata ripresa sul set del film a Pasadena, California, il 5 novembre 2025. La sua partecipazione è definita come “piccola parte”, dove lei interpreterà sé stessa accanto a un cast di primo piano, tra cui Lily Collins, Brie Larson, Jack Quaid e Henry Golding.
Un insider presente sul set ha dichiarato che Meghan appariva «rilassata e felice», si è presentata al cast e alla troupe con semplicità, mostrando un atteggiamento “giù per terra”. Il film racconta la storia di due coppie – una famosa e una non famosa – che si intrecciano durante una vacanza a Santa Barbara, un richiamo geografico non casuale alla residenza della Markle e del marito.

Da Hollywood al palazzo: un’evoluzione professionale
La carriera di Meghan Markle è iniziata dietro le quinte della televisione: dopo piccoli ruoli, ha raggiunto la notorietà internazionale nel ruolo di Rachel Zane nella serie tv Suits (2011-2017). Nel 2017 annunciava il suo impegno matrimoniale con Prince Harry e in seguito la scelta di diventare parte della famiglia reale britannica. A quel punto, la recitazione venne sospesa.
Nel 2020, Meghan e Harry dichiarano di fare un «passo indietro» nei ruoli da membri senior della famiglia reale e si trasferiscono in California, dando avvio a una nuova fase professionale e personale.
Negli anni successivi, Meghan ha lanciato progetti nel lifestyle (brand “As Ever”), nella produzione con la loro Archewell Productions e ha dato vita a una serie TV su Netflix, With Love, Meghan (2025). Ora però, decide di tornare “alla recitazione attiva”, in un cameo che appare come un «passo delicato» in quel mondo che aveva lasciato.

Motivazioni e contesto
Perché adesso? Da una parte Meghan Markle sembra aver raggiunto una stabilità personale e familiare che le consente di esplorare ritorni professionali. Il film è descritto come un progetto «che sentiva giusto», dopo essere stata sommersa da offerte ma attenta a scegliere.
In più, il contesto hollywoodiano è cambiato: figure nate nella recitazione, che poi entrano in ruoli pubblici o istituzionali, oggi faticano a fare un ritorno credibile. Meghan si muove proprio su quel confine, tra celebrità, ruolo istituzionale (ex reale) e professione. Interpretarsi sé stessa in un film può essere la scelta più sicura — o più sfidante — per un rientro controllato.
Da un punto di vista strategico, potrebbe anche essere una manovra di branding: dopo l’esperienza con la produzione, il lifestyle e i progetti di beneficenza, la recitazione torna ad essere il punto di partenza originario. Il fatto che la parte sia “piccola” consente di testare l’acqua senza tornare al centro dello schermo come protagonista assoluta.
Le reazioni e le incognite
Le reazioni mediatiche e critiche sono già partite. Un articolo fra i più severi nota come la scelta di Meghan di interpretare sé stessa rischi «di apparire come un cameo auto-celebrativo di una celebrità che torna per gioco».
Dall’altro lato, i fan interpretano questa mossa come segnale che Meghan ha ritrovato il desiderio professionale di recitare. Le fonti parlano di un marito (Harry) «assolutamente di supporto», desideroso che lei faccia ciò che le porta gioia.
Resta però l’incognita su come il pubblico recepirà questo ritorno: è un rientro temporaneo? Intende recitare di nuovo a lungo? Quale sarà il prossimo passo? Non tutti gli addetti ai lavori sono convinti che giocare sé stessi in un film sia la migliore brand reinvigoration.

Il contesto personale e familiare
Da Montecito, California, dove Meghan Markle e il principe Harry vivono con i loro figli, la decisione assume anche un aspetto personale: tornare a recitare significa anche tornare ad essere “visibile” in modo diverso, dopo anni in cui la privacy, la protezione della famiglia e la scelta di una vita meno esposta erano state prioritarie.
Nel 2025 Meghan ha spesso parlato di «scegliere le cose che mi rendono felice», e la recitazione è stata definita in alcuni contesti come “ciò che ama davvero”. Questo ritorno può essere visto come coerente con quel discorso.
Al tempo stesso, però, la mossa va valutata anche rispetto alla figura pubblica: l’ex attrice, l’ex reale, l’imprenditrice, la madre: tutte queste identità coesistono e devono essere armonizzate. Il film sarà un banco di prova: come verrà recepita la Meghan-actress in rapporto alla Meghan-Duchessa?
Un ritorno a piccoli passi, con grandi implicazioni
Il ruolo chiaramente non è di primo piano, cosa che suggerisce un approccio cauto: tra “voglio provare” e “voglio tornare totalmente” c’è una linea sottile. I produttori stessi avrebbero considerato il progetto come “il momento giusto” per lei.
Se questo primo passo andrà bene, si aprono scenari più vasti: un nuovo film, magari più importante, o addirittura una serie. Considerando che gli sceneggiatori del film sono firmati da professionisti riconosciuti del genere commedia, un buon esito potrebbe anche rafforzare il percorso professionale.
In questo senso, la scelta appare anche come un test: recitazione sì, ma con tempi e modalità proprie, che tengano conto della sua nuova vita personale e della sua immagine pubblica.
Ogni ritorno comporta rischi. Per Meghan Markle i principali sono:
-
Aspettative alte: essendo un nome molto noto, l’errore viene amplificato. Un cameo andrà benissimo o male a seconda della percezione.
-
Sovraesposizione mediatica: tornare sul set significa anche tornare “sotto il riflettore”, con tutto il carico mediatico che comporta.
-
Identità divisa: recitare sé stessa può confondere il pubblico: è un film, è realtà? Quale immagine prevale?
-
Brand e valori: il pubblico ha associato Meghan a impegno sociale, lifestyle, media brand; un ritorno al “solo recitare” potrebbe essere visto come perdita di direzione, se mal comunicato.
-
Possibile effetto boomerang: una performance poco convincente o una gestione poco coordinata della comunicazione potrebbero indebolire la credibilità del suo “marchio persona”.

Lo sguardo al futuro
Per ora, la news del ritorno di Meghan Markle allo schermo è accolta come segnale: qualcosa cambia. La recitazione torna ad essere una strada percorribile per lei. Cosa accadrà dopo è aperto: forse altre apparizioni, altro cinema, forse semplicemente un esperimento che rimane isolato.
Il film Close Personal Friends sarà l’osservato speciale: data d’uscita, accoglienza, ruolo della Markle, reazioni critiche. Se il risultato sarà positivo, potremmo assistere a una nuova fase artistica per lei, più libera e autonoma.
Qualunque sia l’esito, questo ritorno ha valore simbolico: un’attrice che aveva scelto di ritirarsi per un nuovo ruolo pubblico ora torna alle radici, ma con esperienza e consapevolezza accumulate. È la storia di una carriera che prende una nuova piega — e di una persona che, dopo moltissimi titoli e ruoli, decide di prendersi lo spazio per sé.
Il rientro di Meghan Markle nel mondo della recitazione non è un semplice “colpo di scena da tabloid”. È un passo che riflette molteplici dimensioni: professionale, personale, simbolica. La scelta del progetto, la forma del cameo, il contesto della produzione, il momento storico della sua vita: tutto rende questo ritorno degno di attenzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA









