Leonardo S.p.A.: il rally, la batosta e il titolo vacilla a Piazza Affari
Una scalata spettacolare… e il contraccolpo improvviso
Fino a pochi mesi fa, Leonardo era considerata una delle sorprese più positive della Borsa italiana: trainata dal rilancio della difesa, dall’aumento degli ordini e da un piano industriale ambizioso, il titolo aveva accumulato performance impressionanti. Eppure, nonostante un quadro operativo decisamente robusto, le ultime giornate di contrattazione hanno visto il titolo vacillare: alla pubblicazione dei conti del gruppo, gli investitori hanno reagito in modo tiepido, provocando una caduta che ha sorpreso molti.
I numeri del terzo trimestre del 2025 sono infatti solidi: utile netto +28% su base annua a 466 milioni di euro, ordini in forte crescita e conferma del piano di sviluppo. Eppure, nonostante questi elementi positivi, il mercato ha interpretato l’aggiornamento finanziario e operativo con un certo scetticismo.
Il “mercato tecnologico”
Quando un’azienda come Leonardo – operante in settori ad alta tecnologia come aerospazio, difesa e spazi – mostra segnali positivi, il mercato tende a “scontare” già miglioramenti importanti. Se i conti sono buoni ma non “eccellenti” rispetto alle attese o alle promesse, la reazione appare deludente. In altre parole: se il miglioramento è conferma e non sorpresa, l’effetto rialzo può essere contenuto.

Il tema della governance
Benché Leonardo abbia annunciato una riduzione dell’indebitamento e confermato gli obiettivi finanziari, restano al contempo alcuni nodi: un’elevata esposizione al ciclo degli appalti pubblici, la dipendenza da contratti governativi e la necessità di gestire correttamente competenze tecnologiche e costi industriali. Anche la notizia del fermo temporaneo dello stabilimento di Grottaglie per problemi legati alla catena di fornitura di Boeing aveva messo in luce la fragilità anche in un gruppo virtuoso.
Il settore difesa ed aerospazio è favorevole – grazie all’aumento degli investimenti nei Paesi occidentali – ma anche molto esposto a fattori esterni: tensioni geopolitiche, costi delle materie prime, cambio valuta, scadenze burocratiche e autorizzazioni internazionali. In un momento in cui i mercati azionari sono sensibili ai rischi globali, anche un buon bilancio può suscitare nervosismo.
Le svolte strategiche
Per comprendere appieno il momento di Leonardo, è utile ripercorre una sintesi della sua evoluzione recente:
-
Il piano industriale 2024-2028 era stato accolto con entusiasmo: la società puntava a ricavi per 21,3 miliardi di euro verso fine piano, investimenti annuali importanti e generazione di cassa attesa intorno ai 5 miliardi nei cinque anni.
-
Nel 2023 Leonardo aveva già superato gli obiettivi: ordini in crescita, flusso di cassa migliorato, indebitamento in calo.
-
La riduzione del debito, la cessione o la ristrutturazione di asset non strategici (come la divisione sottomarina ceduta a Fincantieri) e la focalizzazione su difesa, spazio e cyber-elettronica avevano suggellato un cambio di passo.
-
Tuttavia, problemi operativi e ritardi in alcuni programmi avevano anche mostrato vulnerabilità: controllare costi, feed produzione e tempi risulta oggi più critico che ma
L’impatto sulla quotazione
Il titolo Leonardo (codice LDO su Borsa Italiana) ha mostrato un’elevata volatilità da inizio anno: in alcuni momenti era tra i migliori performer della Borsa di Milano, ma la reazione ai recenti conti ha accentuato le oscillazioni.
Per uscire dal “momento di riflessione” e guadagnare nuova credibilità, Leonardo ha davanti alcune sfide:
Consegna puntuale dei contratti chiave: in difesa e aerospazio la credibilità passa da performance concretizzate, non solo da annunci.
Ottimizzazione industriale e controllo costi: in ambito aerospaziale e difesa i margini sono stretti, e l’aumento dei costi dei materiali e della supply chain può erodere rapidamente i guadagni.
Innovazione e penetrazione nei segmenti in crescita: spazio, cyber-security, droni e sistemi autonomi stanno mostrando elevata potenzialità; saper emergere in questi settori può fare la differenza.
Comunicazione chiara e trasparente: tra investitori e mercato serve chiarezza sulla roadmap, sui rischi e sulla tempistica; un buon conto non basta a tranquillizzare se la narrazione non è convincente.

Una fotografia del settore difesa
Leonardo non è solo un titolo industriale: è il simbolo della trasformazione in atto nel settore aerospazio-difesa italiano e europeo. Quando il mercato analizza Leonardo, guarda anche:
-
Alla spinta globale sugli armamenti, generata da conflitti e geopolitica.
-
Alla collaborazione e alla competizione internazionale nel comparto difesa tra Stati Uniti, Europa e Cina.
-
Alla sfida delle filiere tecnologiche, dalla cyber alla space economy, dove il “ritardo” può costare caro.
-
Alla redditività che non dipende solo dalle commesse pubbliche ma anche dalla capacità di servire mercati globali con soluzioni all’avanguardia.
Lo “sbandamento” del titolo Leonardo in Borsa, a dispetto di conti strutturalmente positivi, racconta molto più di un semplice calo: mette in luce la tensione tra performance operative e percezione degli investitori, tra annunci strategici e concretezza industriale, tra opportunità globali e rischi di esecuzione.
Per Leonardo, il percorso davanti è impegnativo: confermare crescita, gestire complessità e conquistare fiducia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA









