8:03 am, 8 Novembre 25 calendario

Il governo federale USA fermo da oltre un mese e la situazione si fa serrata

Di: Redazione Metrotoday
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   Il pasticcio del “continuing resolution” e lo stallo che continua

Gli Stati Uniti sono entrati in una fase delicata della loro governance: dal 1° ottobre 2025, giorno in cui si è aperto l’anno fiscale federale, il Congresso non è riuscito a varare una legge di finanziamento permanente o un adeguato provvedimento provvisorio (continuing resolution), e il risultato è un blocco parziale del governo federale che entra nella sua 39ª giornata. Questa chiusura è ormai la più lunga nella storia del Paese.

Come siamo arrivati qui: cause e dinamiche

Il punto di partenza è la mancata approvazione dei dodici disegni di legge annuali di bilancio per l’anno fiscale 2026 (inizio 1° ottobre), come previsto dalla Costituzione americana. Il sistema è però caratterizzato da una forte polarizzazione politica che ha inceppato il meccanismo: la Camera dei Rappresentanti, controllata dai Repubblicani, ha più volte approvato un provvedimento provvisorio di spesa al livello corrente, ma il Senato, controllato dai Democratici, ha rifiutato di approvarlo perché pretendeva che fossero incluse alcune estensioni di sussidi sanitari dell’Affordable Care Act (ACA) in scadenza, mentre i Repubblicani vi si oppongono.

Il risultato è un circolo vizioso politico-istituzionale: nessuno vuole cedere per primo, perché concedere “apre la strada” all’altro partito, e nel frattempo il conto economico e umano per il Paese cresce ogni giorno che passa.

Lavoratori, voli, agricoltura…

Il blocco del governo non è un semplice dato tecnico: ricade su milioni di persone, aziende e settori. Ecco alcuni numeri e settori colpiti:

Si stimano circa 900.000 dipendenti federali in stato di “furlough” (sospesi senza paga) e più di 2 milioni che lavorano senza salario.

Il comparto dell’aviazione è in stato di emergenza: l’Federal Aviation Administration (FAA) segnala che in molti dei 30 principali aeroporti statunitensi fra il 20 % e il 40 % dei controllori del traffico aereo risulta assente; in alcune strutture, come nel New York/NYC, l’assenza è arrivata fino all’80 %. Il segretario dei Trasporti ha avvertito che se la situazione persiste sarà necessario chiudere aree di spazio aereo per ragioni di sicurezza.

Il mondo agricolo denuncia ritardi nella pubblicazione dei dati ufficiali per coltivazioni, raccolta, produzione che fanno parte del sistema USDA (dipartimento dell’agricoltura statunitense) e che servono per le decisioni di mercato. Ad esempio, rapporti sulla produzione di latte o suini sono slittati o sono incerti.

L’impatto economico complessivo è stimato dalla Congressional Budget Office (CBO) fra 7 miliardi e 14 miliardi di dollari se lo shutdown proseguirà fino fine mese.

Politica e tattica

Sul piano politico, la posta in gioco è alta. I Democratici rivendicano il merito per le vittorie elettorali recenti (governatorati, sindaci) come conferma della loro linea: non accettare un prolungamento della spesa senza condizioni, specialmente sui sussidi sanitari. I Repubblicani però replicano che l’ostacolo principale è il rifiuto dei Democratici di approvare misure minime di finanziamento. Qualunque mossa può essere interpretata come “cedimento”.

Nel frattempo il tempo stringe, l’opinione pubblica si stanca, gli elettori rischiano di punire entrambe le parti in vista delle elezioni intermedie del 2026.

Quali scenari si aprono

Accordo di emergenza (“clean continuing resolution”): approvazione rapida di un finanziamento provvisorio senza condizioni aggiuntive, per permettere la riapertura e dare tempo alle trattative di merito.

Persistenza dello stallo: se lo shutdown prosegue oltre la media storica, il danno economico e l’usura politica aumentano, riducendo la fiducia pubblica e l’operatività dello Stato.

Risoluzione condizionata: uno dei partiti accetta condizioni che includono misure legislative più ampie (es. estensione ACA, riduzioni di spesa, riforme) ma questo implica un accordo politico più complesso e tempi più lunghi.

Ad oggi, le trattative in Senato vedono alcune aperture, ma si segnalano blocchi profondi su temi prioritari per i Democratici (sanità, benefici) e per i Repubblicani (spesa, controllo eccessivo, doctrinale).

Lo shutdown coinvolge settori essenziali che operano senza paga o con risorse ridotte (aviazione, sanità pubblica, agricoltura) – la “salute” nazionale, la “sicurezza” e la “produzione alimentare” sono direttamente toccate. Ha un impatto sugli equilibri globali: l’economia statunitense è tra le più grandi al mondo; un rallentamento, un blocco istituzionale, genera incertezza nei mercati, nelle catene di approvvigionamento e nelle relazioni internazionali.

Effetti collaterali

Mancati stipendi per dipendenti federali e per coloro che lavorano in appalto con lo Stato.

Ritardi nei servizi pubblici: la compilazione del modulo FAFSA per studenti universitari, la distribuzione di certificati, l’elaborazione di pratiche federali subiscono ritardi.

Ritardo o riduzione di programmi di assistenza sociale: ad esempio il programma SNAP (assistenza alimentare), o programmi per nutrizione e infanzia rischiano di subire interruzioni.

Disagi nei viaggi: code più lunghe al controllo all’aeroporto, potenziale cancellazione o ritardo di voli o perfino chiusura di rotte se i controllori non sono in numero sufficiente.

Incertezza economica per imprese che lavorano con contratti federali o che dipendono dai dati federali per produzione e commercio (agricoltura, logistica, export).

La storia dei shutdown federali statunitensi mostra che questo genere di blocco è ricorrente quando il Congresso non rispetta le scadenze di bilancio, ma raramente si protrae così a lungo. Ad esempio, il blocco del 2018–2019 durò 35 giorni e riguardò fortemente il Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS) e i servizi di frontiera.

L’ “esercizio provvisorio”

Quando il governo federale viaggia a “esercizio provvisorio” (continuing resolution), significa che finanzia le spese correnti allo stesso livello dell’anno precedente, senza investimenti, senza nuovi programmi, e con forte incertezza sul futuro.

Questo blocco non è solo un ritardo tecnico: è una modalità che sta diventando “normale” anziché eccezionale – e questo può minare la funzionalità dell’apparato statale.

Le prossime scadenze e i nodi da sciogliere

Il termine fissato per l’approvazione di un nuovo decreto di finanziamento – se non avviene entro poche settimane, la pressione sociale ed economica potrebbe esplodere.

Il rinnovo dei sussidi ACA: i Democratici chiedono che siano inclusi nel provvedimento, i Repubblicani intendono separare tema bilancio da sanità.

L’esito del Thanksgiving (Ringraziamento): settore viaggi e turismo avverte caos se il governo non riaprirà in tempo per la stagione alta.

Le elezioni intermedie del 2026: i partiti calcolano che l’effetto del shutdown peserà sul loro consenso e sulle dinamiche di voto.

Gli Stati Uniti stanno affrontando un momento cruciale: il governo federale è paralizzato, i costi sono elevati, e i segnali di allarme si moltiplicano. Le vittorie elettorali dei Democratici e la loro linea dura contro un’apertura senza condizioni indicano che la soluzione non sarà rapida né semplice. Molto dipenderà da calcoli politici, ma nel frattempo la macchina statale arranca, i lavoratori attendono, i cittadini valutano, l’economia esita.

8 Novembre 2025 ( modificato il 7 Novembre 2025 | 22:18 )
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