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Uno spettacolo nei cieli — la «superluna» del 5 novembre 2025

Di: Redazione Metrotoday
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Una straordinaria serata si prepara per gli appassionati del cielo: la luna piena del 5 novembre 2025, tradizionalmente nota nei paesi anglosassoni come Beaver Moon (o in alcune tradizioni europee come Luna del Cacciatore o Luna Gelata), sarà particolarmente luminosa e apparirà leggermente più grande del solito. Il motivo è semplice ma affascinante: quel giorno la luna raggiunge infatti un passaggio molto ravvicinato alla Terra (il perigeo), e contemporaneamente è in fase di plenilunio. Questo raro allineamento dà vita al fenomeno popolare conosciuto come “superluna”.

Il termine “superluna” non ha un valore tecnico ufficiale nell’astronomia, ma viene comunemente usato per indicare un plenilunio che si verifica quando la Luna è vicina alla sua distanza minima dalla Terra (perigeo). In quel momento il suo disco può apparire fino a circa il 7-10% più grande e anche significativamente più luminoso di una luna piena “media”.

Nel caso del 5 novembre 2025, gli studi indicano una distanza stimata di circa 356.800 chilometri rispetto alla media di poco più di 384.000 chilometri. Un divario che, pur apparendo esiguo sulla carta, ha effetti visivi e simbolici notevoli.

In Italia, il plenilunio è stato registrato alle 14:20 circa ora italiana del 5 novembre — in pieno giorno, per cui visibile come luna piena soltanto quando sorgerà nel cielo nel tardo pomeriggio. Gli orari specifici possono variare in base alla località: in generale, è suggerito di volgere lo sguardo verso est poco dopo il tramonto, e cogliere il disco lunare basso sull’orizzonte, momento in cui appare spesso “gonfio”, dal colore dorato o leggermente rosato.

Gli osservatori più attenti consigliano di guardarla la sera del 4 novembre — dalle prime ore dopo il calare del Sole — oppure la serata del 5 novembre, approfittando anche del fatto che una luna piena resta ben visibile per più di una notte. Un orizzonte libero e poca inquinamento luminoso sono alleati fondamentali.

Quest’evento rappresenta la superluna più ravvicinata e brillante del 2025: alcune fonti indicano che non si ripeterà con la stessa intensità fino al 2026.

E sebbene l’effetto visivo possa essere meno eclatante di quanto suggerito dai titoli (“solo” un aumento del 7-10% in diametro apparente, del 16-25% in luminosità) il valore simbolico e la bellezza dello spettacolo celeste sono davvero notevoli.

Perché questa luna si chiama “del Castoro”

Il nome Beaver Moon ha origine nelle tradizioni dei popoli indigeni del Nord America: novembre era il periodo in cui i castori costruivano le loro dighe e preparavano i rifugi per l’inverno, e la luna piena di quel mese era un riferimento stagionale. In Europa simili nomi tradizionali sono “Luna del Cacciatore” oppure “Luna Gelata”, legati al termine della stagione del raccolto e all’avvicinarsi dell’inverno.

Cielo, emozione e scienza

Più che definire un fenomeno critico per la Terra, un’occasione come questa rappresenta un momento di “ricontatto” con il cielo e con il nostro satellite, che spesso passa inosservato nella vita quotidiana urbana. L’apparizione di una luna particolarmente grande e luminosa offre la possibilità di riflettere su molti temi: la ciclicità dei fenomeni astronomici, il valore degli orizzonti oscurati dall’inquinamento luminoso, l’importanza della divulgazione scientifica e dell’osservazione diretta.

L’evento può inoltre far emergere curiosità sulle maree: il fatto che la luna sia più vicina può provocare un lieve aumento dell’ampiezza delle maree terrestri, ma nella pratica gli effetti sono minimi e non percepibili nella vita quotidiana.

La storia delle superlune è ricca di casi interessanti. Ad esempio, nel novembre 2016 si verificò una delle superlune “più grandi in 60 anni”, evento che richiamò grande attenzione.

Negli anni recenti, gli astronomi hanno spiegato che mediamente si verificano da quattro a sei “superlune” all’anno — ovvero lune piene che coincidono in modo abbastanza ravvicinato con il perigeo — ma le condizioni di visibilità, la presenza di cielo limpido e la posizione geografica rendono ogni occasione unica.

È utile chiarire che la differenza tra una luna piena “normale” e una “superluna” sta in pochi punti percentuali: un aumento del diametro apparente non sempre è immediatamente percepibile. Alcune variabili che influenzano l’osservazione:

l’illusione lunare: quando la luna è vicina all’orizzonte appare più grande all’occhio umano, un effetto psicologico, non un reale aumento di dimensione.

l’atmosfera: polvere, umidità, rifrazione atmosferica possono alterare la tonalità cromatica del disco lunare (dorato o rossastro all’alba o al tramonto).

l’inquinamento luminoso: nelle aree urbane la vista della luna piena è spesso “appiattita” visivamente da luci artificiali e riflessi.

la distanza reale: come detto, la variazione di distanza terrestre-lunare è dell’ordine di decine di migliaia di chilometri, su una media di ~384.000 km — una differenza reale, ma nella pratica visiva moderata.

Organizzazioni astrofili e osservatori locali hanno già annunciato serate dedicate, eventi pubblici e dirette streaming per permettere a tutti di partecipare a questo evento. Il cielo diventa occasione di comunità: telescopi condivisi, spiegazioni scientifiche, percorsi didattici per bambini e adulti. In un mondo dove spesso siamo “dentro” e non guardiamo “fuori”, momenti come questi possono favorire la meraviglia, la riflessione – e magari un nuovo interesse per l’astronomia amatoriale.

Il 2025 non termina qui per il cielo. Dopo la superluna del 5 novembre, è attesa un’ulteriore luna piena “rafforzata” nel mese di dicembre, e nel corso dei prossimi anni ci saranno altre occasioni. Ma ogni evento ha la sua singolarità: il contesto, l’osservatore, la notte, il paesaggio fanno la differenza.

La superluna del 5 novembre 2025 è molto più di un semplice evento astronomico: è un richiamo visivo, culturale e personale a riconoscere che la notte, il cielo e la luna non sono solo oggetti distanti, ma compagni del nostro cammino sulla Terra. In un’epoca in cui viviamo spesso schermati da luce artificiale, traffico e schermi, un disco lunare un po’ più grande e un po’ più brillante vale come motivazione per uscire, guardare, osservare.

4 Novembre 2025 ( modificato il 9 Novembre 2025 | 19:38 )
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