11:21 am, 25 Ottobre 25 calendario

Addio a Mauro Di Francesco, volto iconico delle commedie degli anni ’80

Di: Redazione Metrotoday
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Il mondo del cinema e del teatro italiano piange la scomparsa di Mauro Di Francesco, noto al grande pubblico come “Maurino“. L’attore e cabarettista milanese si è spento all’età di 74 anni presso l’ospedale San Donato di Arezzo, dove era ricoverato da alcune settimane a causa di complicazioni di salute. La sua carriera, iniziata da giovanissimo, lo ha visto protagonista di numerose commedie che hanno segnato un’epoca del cinema italiano.

Un’infanzia tra palcoscenici e quinte teatrali

Nato a Milano il 17 maggio 1951, Mauro Di Francesco cresce in un ambiente profondamente legato al mondo dello spettacolo. Figlio di una sarta teatrale e di un direttore di palcoscenico, fin da piccolo è immerso nell’atmosfera teatrale. A soli cinque anni debutta accanto al Mago Zurlì e, a sei anni, appare in una puntata di “Carosello”. Il suo talento precoce non passa inosservato: a sedici anni viene ammesso da Giorgio Strehler all’Accademia del Piccolo Teatro di Milano, dove inizia a formarsi come attore.

Gli anni del cabaret e la nascita del “Gruppo Repellente”

Negli anni ’70, Di Francesco si dedica al cabaret, formando una coppia artistica con Livia Cerini. Successivamente entra a far parte del “Gruppo Repellente“, un collettivo ideato da Enzo Jannacci e Beppe Viola, che includeva artisti come Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Giorgio Faletti, Giorgio Porcaro ed Ernst Thole. Questo gruppo si esibiva al Derby Club di Milano, diventando un punto di riferimento per la scena cabarettistica italiana.

Il successo al cinema: da “I fichissimi” a “Abbronzatissimi”

Il vero successo per Mauro Di Francesco arriva negli anni ’80, quando diventa uno dei volti più riconoscibili delle commedie italiane. Partecipa a film cult come “I fichissimi” (1981), “Sapore di mare 2 – Un anno dopo” (1983), “Yesterday – Vacanze al mare” (1984), “Ferragosto OK” (1984) e “Abbronzatissimi” (1991). In particolare, la sua interpretazione in “Sapore di mare 2” gli regala una popolarità duratura, con una scena memorabile in cui, rivolgendosi all’attrice francese Pascale Reynaud, esclama: “Alina, sei andata via? E chi se ne frega!“. Questa battuta è diventata un cult per gli appassionati del genere.

Un artista poliedrico

Oltre al cinema, Mauro Di Francesco ha lavorato anche in teatro e televisione. Tra il 1991 e il 1992, ha partecipato a due musical di Canale 5: “I Tre Moschettieri”, interpretando il ruolo di Jussac, e “L’Odissea”, nel ruolo di Eurimaco. Nel 2012, ha preso parte alla commedia teatrale “Vengo a prenderti stasera“, con Ninì Salerno, che ha segnato l’esordio di Diego Abatantuono come regista teatrale. Il suo ultimo film è stato “Odissea nell’ospizio” (2019), per la regia di Jerry Calà.

Nel 2011, Di Francesco ha affrontato un trapianto di fegato, un’esperienza che lo ha portato a diventare testimonial per la donazione di organi, sensibilizzando il pubblico sull’importanza di questo gesto di solidarietà.

La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di affetto e cordoglio nel mondo dello spettacolo. Molti colleghi e amici hanno ricordato Mauro Di Francesco come un professionista serio, un uomo di grande umanità e un artista capace di regalare emozioni sincere al pubblico. La sua capacità di alternare momenti di comicità a quelli di profonda umanità lo ha reso un interprete amato e rispettato.

La scomparsa di Mauro Di Francesco rappresenta la fine di un’epoca per il cinema e il teatro italiano. La sua carriera, caratterizzata da ruoli indimenticabili e da una presenza scenica unica, ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Il suo sorriso, la sua ironia e la sua capacità di far ridere e riflettere continueranno a vivere attraverso le sue interpretazioni, che rimarranno per sempre parte della storia del nostro intrattenimento.

25 Ottobre 2025 ( modificato il 26 Ottobre 2025 | 11:25 )
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