Green Lovers 2: il ritorno della natura in prima serata digitale

Luca e Daniela Sardella riportano l’Italia verde su RaiPlay, tra divulgazione, emozione e nuovi progetti per l’ambiente
Roma, settembre 2025 – In un’epoca segnata da emergenze climatiche, desertificazione, consumo eccessivo di risorse e perdita crescente di biodiversità, la televisione torna a occuparsi di natura con un linguaggio nuovo, accessibile e, soprattutto, propositivo. Dal 29 settembre, su RaiPlay debutta la seconda stagione di “Green Lovers”, il programma condotto da Luca e Daniela Sardella, storici volti della divulgazione ecologica italiana.
Non un documentario naturalistico classico, ma un format che unisce conoscenza scientifica, esperienza sul campo e un approccio narrativo vicino al pubblico, in grado di mescolare fascino e concretezza.
Un progetto di divulgazione che parla a tutte le età
L’idea di “Green Lovers” è tanto semplice quanto potente: trasformare la natura in racconto quotidiano, accessibile a chiunque, con la leggerezza di una passeggiata nel bosco e la profondità di un’analisi scientifica.
Ogni episodio attraversa l’Italia – dalle Dolomiti ai campi pugliesi, dalle foreste dell’Appennino alle oasi costiere – e mostra come le stagioni influenzino la vita animale e vegetale. Lo spettatore, guidato dai Sardella, scopre piante officinali, colture autoctone, animali selvatici, insetti fondamentali per l’ecosistema e paesaggi che raccontano una storia fatta di tradizioni, resilienza e cambiamenti in corso.
L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato trasmettere conoscenza, dall’altro stimolare comportamenti quotidiani più sostenibili. In un momento in cui i giovani chiedono con forza politiche climatiche concrete e un modello di sviluppo alternativo, la televisione pubblica risponde con un prodotto che mette al centro la natura come valore culturale e identitario.
La sfida della seconda stagione
La prima stagione di “Green Lovers” aveva già attirato l’attenzione grazie all’approccio positivo, lontano dal catastrofismo che spesso caratterizza i talk ambientali. La nuova edizione alza l’asticella con tre novità principali:
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Nuove scoperte scientifiche: approfondimenti su progetti di ricerca italiani ed europei che riguardano flora e fauna, dalle foreste urbane alle api impollinatrici, dalle colture resilienti al cambiamento climatico alle sperimentazioni di riforestazione naturale.
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Interazione con i giovani: la campagna “Amici delle api” coinvolge direttamente studenti e associazioni locali. In ogni puntata, Luca Sardella consegnerà ai ragazzi delle “bombe di semi” da lanciare nei terreni incolti, trasformandoli in prati fioriti utili agli insetti impollinatori. Un gesto simbolico che diventa azione concreta.
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Focus sulla biodiversità italiana: con 60.000 specie animali e 7.000 vegetali censite, il nostro Paese è uno dei più ricchi d’Europa. Ma è anche tra i più vulnerabili: circa il 30% delle specie è a rischio. La trasmissione punta a mostrare la bellezza fragile di questo patrimonio e l’urgenza di difenderlo.
Una coppia simbolo della divulgazione verde
Luca e Daniela Sardella non sono semplici conduttori, ma autentici narratori dell’ambiente. Luca, agronomo e volto televisivo fin dagli anni ’90 con trasmissioni come “Linea Verde”, è da decenni uno dei pionieri della divulgazione ambientale italiana. Daniela, biologa e comunicatrice, porta un approccio complementare, più riflessivo e attento ai risvolti culturali e sociali della natura.
La loro intesa è il cuore del programma: un dialogo costante, tra scienza e poesia, in grado di trasformare concetti complessi in racconti coinvolgenti. “Ogni essere vivente è come una nota in una sinfonia”, racconta Luca. “Se manca una sola nota, la musica non è più la stessa”. Daniela aggiunge: “La natura è fragile, ma può guarire se impariamo a custodirla come il dono più prezioso che abbiamo ricevuto”.
Natura e televisione: una lunga storia italiana
“Green Lovers” raccoglie una tradizione che ha visto la TV pubblica italiana, negli anni, spesso protagonista della divulgazione ambientale. Dalle prime rubriche naturalistiche degli anni ’70 a “Geo & Geo” e alle storiche puntate di “Linea Verde”, la televisione ha accompagnato gli italiani nella scoperta del proprio territorio.
Negli ultimi anni, tuttavia, il racconto ecologico ha vissuto una trasformazione: da settore di nicchia è diventato tema centrale nell’agenda politica e culturale. Le emergenze ambientali, dai cambiamenti climatici all’inquinamento, hanno riportato la natura al centro della narrazione.
“Green Lovers” si inserisce in questo solco, ma con una caratteristica distintiva: privilegia il racconto propositivo e il coinvolgimento del pubblico, anziché il tono allarmistico.
Le minacce attuali: perché parlare di biodiversità è urgente
Dietro la leggerezza narrativa del programma si cela una realtà scientifica allarmante. Secondo l’ultimo rapporto dell’IPBES (l’IPCC della biodiversità), il pianeta sta vivendo la sesta estinzione di massa: oltre un milione di specie animali e vegetali rischiano di scomparire nei prossimi decenni.
In Italia, i dati del WWF e di ISPRA parlano chiaro:
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Un terzo delle specie animali censite è in pericolo.
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Gli insetti impollinatori, essenziali per la produzione agricola, sono in forte declino.
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La deforestazione urbana e la cementificazione avanzano, riducendo habitat e connettività ecologica.
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Le coste italiane hanno perso oltre il 50% delle dune naturali in meno di un secolo.
Parlare di biodiversità, dunque, non è un esercizio retorico, ma una necessità che riguarda la vita quotidiana: dal cibo che mangiamo all’aria che respiriamo.
L’iniziativa “Amici delle api”: piccoli gesti, grandi conseguenze
Tra le novità della stagione, spicca l’iniziativa dedicata alle api. Non semplici insetti, ma vere e proprie sentinelle ambientali. Il 75% delle colture agricole dipende dall’impollinazione, e la loro riduzione mette a rischio l’intera catena alimentare.
Consegnando ai giovani sfere di terra e semi, Luca Sardella intende diffondere la pratica delle “seed bombs”: un’antica tecnica giapponese che permette di rinverdire aree degradate in modo semplice e naturale. Ogni bomba di semi, una volta a contatto con il terreno e la pioggia, germoglia e contribuisce a creare microhabitat per api, farfalle e altri insetti.
Un gesto dal valore educativo enorme: i ragazzi imparano che la sostenibilità non è un concetto astratto, ma un’azione possibile.
La dimensione culturale: natura come identità
Il successo di programmi come “Green Lovers” mostra come la natura non sia più percepita solo come un patrimonio da proteggere, ma come un elemento identitario della cultura italiana.
Ogni territorio racconta una storia: la castagna in Appennino, l’ulivo in Puglia, i muretti a secco in Liguria, le orchidee spontanee in Sicilia. Riscoprire queste radici significa rafforzare il legame con il territorio, contrastare l’omologazione e stimolare forme di turismo sostenibile.
In un momento in cui molte comunità interne si spopolano, la narrazione della natura diventa anche strumento di rilancio economico e sociale.
Una sinfonia verde
“Green Lovers 2” non è soltanto un programma televisivo: è un manifesto culturale che invita a riscoprire il legame profondo tra uomo e natura.
In un mondo dove la crisi climatica sembra spesso generare impotenza, Luca e Daniela Sardella offrono un messaggio diverso: la speranza non è ingenua se accompagnata da gesti concreti. Seminare un prato fiorito, proteggere un’ape, custodire un bosco: piccoli atti che, insieme, compongono la sinfonia verde che ancora può salvarci.
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