10:06 am, 23 Settembre 25 calendario

“Open” di Johan Norberg: una storia del progresso umano

Di: Redazione Metrotoday
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Arriva in libreria per Rubbettino Open. La storia del progresso umano”, il nuovo saggio dello svedese Johan Norberg, autore di fama internazionale e Senior Fellow del Cato Institute di Washington e del Centro Europeo per la Politica Economica Internazionale di Bruxelles. Il libro, già acclamato all’estero – definito dal Financial Times “una brillante difesa della globalizzazione” e da Newsweek “una delle letture più illuminanti degli ultimi anni” – approda in Italia con un messaggio chiaro e urgente: senza apertura al commercio, alle idee e alle persone, il progresso cessa di esistere, lasciando spazio solo a stagnazione e declino.

“Open” non è un semplice manuale di storia o di economia, ma un viaggio che attraversa millenni di storia umana per mostrare come l’apertura sia stata la leva principale del progresso civile, scientifico e culturale. Norberg intreccia antropologia, storia ed economia per sostenere un principio fondamentale: le società prosperano quando accolgono contaminazioni e scambi, mentre declinano quando si chiudono. Dall’uomo del Similaun, Ötzi, equipaggiato con strumenti provenienti da diverse regioni alpine, alle grandi civiltà di Atene, Baghdad, la Cina dei Song, l’Italia del Rinascimento, l’Europa dei Lumi e l’Inghilterra industriale, tutte le esperienze che hanno segnato la storia mostrano lo stesso filo rosso: apertura significa crescita, chiusura significa declino.

Il conflitto tra commercianti e tribalisti: la tensione eterna dell’umanità

Al centro del libro c’è una tensione che attraversa la storia: la battaglia tra l’istinto cooperativo del “commerciante” e l’istinto difensivo del “tribalista”. Mentre il primo cerca scambi, innovazione e collaborazione, il secondo tende a chiudersi, proteggere il proprio gruppo e alzare barriere fisiche o mentali. Questo dualismo spiega sia le fioriture culturali che le crisi, e oggi si riflette nelle ondate di nazionalismo, protezionismo e diffidenza verso lo straniero. Secondo Norberg, non si tratta di fenomeni nuovi, ma di un ritorno di antichi istinti che, se non gestiti, hanno già soffocato momenti straordinari di creatività e progresso.

L’autore sottolinea come l’apertura non sia stata solo fonte di ricchezza materiale, ma anche di sviluppo sociale e culturale. L’allungamento dell’aspettativa di vita, il crollo della povertà estrema, le rivoluzioni scientifiche e tecnologiche degli ultimi due secoli – fino alla risposta globale alla pandemia di Covid-19 – dimostrano che solo la cooperazione internazionale e lo scambio rapido di conoscenze hanno reso possibili conquiste così profonde e diffuse.

Un libro tra storia e manifesto civile

“Open” si pone quindi su due livelli: da un lato è una storia globale, che attraversa culture, imperi e società; dall’altro è un manifesto civile, che invita a riflettere sulle scelte quotidiane e sulle istituzioni che sostengono le società aperte. Norberg ammonisce: nulla di ciò che diamo per scontato – libertà, stabilità, benessere – è garantito per sempre. Le società aperte non sono un regalo del destino, ma il risultato di istituzioni solide e decisioni politiche coraggiose, da difendere ogni giorno.

L’autore mette in guardia contro il rischio più insidioso: la paura interna, la tentazione di chiudersi, rinunciare allo scambio e alla contaminazione culturale, e con essa alla prosperità stessa. In un mondo sempre più globalizzato, in cui nazionalismi e protezionismi stanno guadagnando terreno, il libro suona come un monito e al contempo come un invito a rilanciare l’apertura come motore di progresso umano.

Dalla storia di Ötzi al Rinascimento: la trama dell’umanità aperta

Norberg accompagna il lettore in un percorso che parte dall’età del rame, passando per la filosofia greca, le scienze medievali in Oriente, il Rinascimento italiano, fino all’industrializzazione europea e alla modernità globale. Ogni tappa mette in evidenza un concetto chiave: le innovazioni, gli scambi culturali e le contaminazioni di idee sono stati la condizione necessaria per la prosperità.

In particolare, l’analisi si concentra su alcuni momenti storici emblematici: la Baghdad degli Abbasidi come epicentro scientifico del Medioevo, l’Italia del Rinascimento come laboratorio di ingegno e creatività, e l’Inghilterra industriale come motore di sviluppo tecnologico e sociale. In ciascuno di questi casi, l’apertura ha permesso la circolazione di persone, mercati e conoscenze, mentre le fasi di chiusura hanno coinciso con stagnazione economica e culturale.

Tra saggistica e divulgazione internazionale

Johan Norberg, nato in Svezia, è saggista, conferenziere e documentarista. Ha pubblicato libri in oltre 25 Paesi ed è stato insignito di premi prestigiosi, tra cui la medaglia d’oro della Fondazione Hayek, ricevuta insieme a Margaret Thatcher. La sua produzione unisce rigore analitico e capacità narrativa, rendendo accessibili al grande pubblico temi complessi come economia, storia e sviluppo sociale.

Con “Open”, Norberg si conferma voce autorevole e attuale nella discussione globale sul futuro delle società, portando un messaggio forte: l’isolamento non è mai una soluzione, e il progresso umano è il risultato di scambi, contaminazioni e apertura continua. Il libro invita a riflettere su ciò che abbiamo costruito e su ciò che rischiamo di perdere se rinunciamo alla collaborazione internazionale e alla cultura della connessione.

Un invito alla lettura e alla riflessione

“Open. La storia del progresso umano” non è soltanto un saggio: è un appello alla cura delle società aperte, alla difesa dei valori che hanno permesso all’umanità di crescere e prosperare. Attraverso esempi storici concreti, storie di innovatori e pionieri, Norberg dimostra che la strada verso il futuro passa sempre attraverso l’apertura. Un monito quanto mai attuale in un’epoca segnata da chiusure economiche, politiche e culturali.

In libreria dal 27 settembre 2025, “Open” invita lettori, studiosi e cittadini a interrogarsi sul proprio ruolo nella costruzione di un mondo più interconnesso, prospero e inclusivo.

23 Settembre 2025 ( modificato il 20 Settembre 2025 | 20:11 )
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