Boualem Sansal condannato: attacco alla libertà di espressione in Algeria

Il noto scrittore franco-algerino Boualem Sansal è stato condannato a cinque anni di carcere in appello da un tribunale di Algeri. Le accuse mosse contro di lui includono “aver minato l’unità nazionale” dell’Algeria e “insultato un organismo costituito”. Inoltre, Sansal è stato ritenuto colpevole di “azioni che possono danneggiare l’economia nazionale” e di “possesso di video e pubblicazioni” che minacciano la sicurezza e la stabilità del Paese.
Sansal, che ha 80 anni, era stato inizialmente condannato il 27 marzo scorso per dichiarazioni rilasciate a un quotidiano francese di estrema destra, in cui sosteneva che l’Algeria avesse ereditato territori precedentemente appartenenti al Marocco. Queste affermazioni hanno scatenato una tempesta di reazioni, portando a una condanna che molti considerano un attacco alla libertà di espressione.
Il primo ministro francese, François Bayrou, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione di Sansal, auspicando una “grazia presidenziale” da parte del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune. Bayrou ha sottolineato che la comunità francese trova insopportabile la condanna inflitta a Sansal, specialmente considerando la sua età e il suo stato di salute.
Marine Le Pen, leader di un partito di destra, ha descritto la condanna come equivalente a una pena di morte, invitando il presidente Emmanuel Macron a intervenire. La Le Pen ha definito il processo politico contro Sansal come il risultato di provocazioni da parte del regime algerino, alimentate dalla debolezza del governo francese.
La vicenda di Boualem Sansal solleva interrogativi sulla libertà di espressione in Algeria e sulla responsabilità della comunità internazionale di intervenire in situazioni di ingiustizia. Mentre la sua condanna continua a far discutere, in molti si chiedono quali saranno le prossime mosse del governo francese e come si evolverà la situazione per il celebre scrittore.
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