Conclave 2025: il mondo cattolico attende l’elezione del nuovo Papa, prima fumata prevista alle 19

Oggi è il giorno del Conclave per l’elezione del nuovo Papa. Alle ore 10, nella Basilica di San Pietro, si svolgerà la messa Pro Eligendo Pontifice, presieduta dal Decano del Collegio Cardinalizio, Giovanni Battista Re. Alle 16:30, i 133 cardinali elettori entreranno nella Cappella Sistina per il giuramento e l’“Extra Omnes”, prima della prima votazione prevista nel tardo pomeriggio. La prima fumata, attesa intorno alle 19, segnalerà l’esito iniziale delle votazioni. Per eleggere il 267esimo Papa è necessario raggiungere un quorum di 89 voti.
Orari delle fumate
Matteo Bruni, direttore della sala stampa della Santa Sede, ha specificato che gli orari delle fumate possono variare: le fumate delle 10:30 e delle 12:00 verranno rilasciate solo se bianche, mentre quelle pomeridiane potrebbero avvenire intorno alle 17:30 e alle 19. Questi momenti rappresentano le attese della comunità cattolica e degli osservatori in tutto il mondo.
Ultima congregazione prima del Conclave
Martedì mattina, i cardinali si sono riuniti per l’ultima congregazione prima del Conclave. Alla 12esima riunione erano presenti 173 cardinali, di cui 130 elettori, con 26 interventi sulle riforme di Papa Francesco che necessitano di continuazione, in particolare su temi come gli abusi, la curia, la pace e la cura del Creato. Bruni ha anche sottolineato che si è discusso della comunione come tema centrale per il nuovo Papa, auspicando una figura che possa essere un costruttore di ponti e il volto di una Chiesa samaritana.
Continuità con Papa Francesco
In questo contesto, è stato annullato l’anello del Pescatore di Papa Francesco e sono stati rotti i sigilli, segnando simbolicamente l’inizio di un nuovo capitolo. I cardinali hanno anche diffuso un comunicato che chiede un cessate il fuoco in tutte le aree colpite dalla guerra, con particolare attenzione all’Ucraina e al Medio Oriente. Sebbene non siano trapelati nomi, l’intenzione sembra essere quella di continuare sulla linea di Papa Francesco.
Il caso del cardinale Njue
Durante la giornata, ha suscitato scalpore l’affermazione del cardinale keniota John Njue, che ha dichiarato di non essere stato invitato al Conclave. Tuttavia, le parole del porporato sono state smentite dall’arcidiocesi di Nairobi. Bruni ha chiarito che i cardinali elettori non necessitano di un invito per partecipare al Conclave, e che è stata effettuata una verifica riguardo alla presenza di Njue tramite la Nunziatura, con esito negativo.
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