9:50 am, 2 Maggio 25 calendario

La Cina sta “valutando” la possibilità di avviare negoziati commerciali con gli Stati Uniti

Di: Niccolò Mei
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Al momento, la Cina sta “valutando” la possibilità di avviare negoziati commerciali con gli Stati Uniti, a seguito della mossa dei dazi al 145% e delle successive dichiarazioni con una possibile inversione di marcia da parte di Trump. Questo è stato annunciato da un portavoce del Ministero del Commercio cinese, affermando che “funzionari di alto rango degli Stati Uniti hanno espresso più volte la disponibilità a discutere dei dazi con la Cina”.

“Gli Stati Uniti hanno recentemente inviato messaggi alla Cina attraverso parti competenti nella speranza di avviare colloqui. La Cina sta attualmente valutando” l’offerta, ha dichiarato il portavoce, sottolineando che la posizione di Pechino rimane “coerente”.

“Se combattiamo, combatteremo fino alla fine; se parliamo, la porta sarà aperta”, ha aggiunto, ricordando che “gli Stati Uniti hanno unilateramente avviato la guerra dei dazi e commerciali”.

“Se gli Stati Uniti desiderano parlare, devono mostrare la loro sincerità e essere disposti a correggere pratiche scorrette e cancellare dazi unilaterali”, ha proseguito, avvertendo che “dire una cosa e farne un’altra, anche sotto il pretesto di negoziare, non funziona con la Cina”.

Cosa chiede Pechino La Cina ha nuovamente negato ieri l’esistenza di colloqui con gli Stati Uniti e chiarito che non intende avviare negoziati finché Washington non cancella completamente “tutte le misure tariffarie unilaterali”, attualmente al 145%, ha spiegato Yuyuan Tantian sui social, collegato alla emittente statale Cctv, citando fonti anonime. Tuttavia, Pechino non ha escluso il dialogo:

Al momento, la Cina sta “valutando” la possibilità di avviare negoziati commerciali con gli Stati Uniti, a seguito della mossa dei dazi al 145% e delle successive dichiarazioni con una possibile inversione di marcia da parte di Trump. Questo è stato annunciato da un portavoce del Ministero del Commercio cinese, affermando che “funzionari di alto rango degli Stati Uniti hanno espresso più volte la disponibilità a discutere dei dazi con la Cina”.

“Gli Stati Uniti hanno recentemente inviato messaggi alla Cina attraverso parti competenti nella speranza di avviare colloqui. La Cina sta attualmente valutando” l’offerta, ha dichiarato il portavoce, sottolineando che la posizione di Pechino rimane “coerente”.

“Se combattiamo, combatteremo fino alla fine; se parliamo, la porta sarà aperta”, ha aggiunto, ricordando che “gli Stati Uniti hanno unilateramente avviato la guerra dei dazi e commerciali”.

“Se gli Stati Uniti desiderano parlare, devono mostrare la loro sincerità e essere disposti a correggere pratiche scorrette e cancellare dazi unilaterali”, ha proseguito, avvertendo che “dire una cosa e farne un’altra, anche sotto il pretesto di negoziare, non funziona con la Cina”.

Cosa chiede Pechino La Cina ha nuovamente negato ieri l’esistenza di colloqui con gli Stati Uniti e chiarito che non intende avviare negoziati finché Washington non cancella completamente “tutte le misure tariffarie unilaterali”, attualmente al 145%, ha spiegato Yuyuan Tantian sui social, collegato alla emittente statale Cctv, citando fonti anonime. Tuttavia, Pechino non ha escluso il dialogo: “Non danneggerà la Cina se gli Stati Uniti vogliono impegnarsi”, ha specificato la stessa fonte.

Nonostante le pressioni economiche, la Cina ha mantenuto una posizione ferma: ha risposto con dazi del 125% sui prodotti americani e ha diffuso un video ufficiale affermando che “inchinarsi a un bullo è come bere veleno per dissetarsi”. Il governo cinese ha ribadito che non accetterà compromessi, sostenendo che “difendere la propria posizione tiene viva la possibilità di cooperazione”.

Intanto, secondo Cnbc, l’impatto economico delle tensioni inizia a farsi sentire: l’attività manifatturiera cinese ha registrato ad aprile il livello più basso degli ultimi due anni.

Bessent: “Serve de-escalation con Pechino” Ancora ieri, il segretario del Tesoro statunitense Scott Bessent aveva auspicato una de-escalation nella disputa commerciale con la Cina, definendola “un processo a più fasi”. In un’intervista a Fox Business, Bessent ha sottolineato la necessità che Pechino riveda il proprio modello economico e rispetti gli impegni assunti in passato, inclusi quelli contenuti nell’accordo commerciale siglato con Donald Trump durante la sua prima amministrazione.

“Se Stati Uniti e Cina riuscissero a riequilibrarsi insieme, sarebbe un evento significativo”, ha dichiarato Bessent, che ha poi aggiunto come l’economia cinese stia rallentando “in modo sostanziale” e che ciò potrebbe spingere Washington a riesaminare la cosiddetta “fase uno” dell’intesa bilaterale. L’obiettivo, ha ribadito, è abbattere le barriere commerciali ritenute sleali e protezionistiche da parte di Pechino

2 Maggio 2025
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