Crollo di cantiere a Firenze tre operai morti e altri dispersi

Nella città di Firenze, un tragico evento ha scosso le fondamenta di un cantiere in via Mariti, dove il cedimento di una trave in cemento ha mietuto la vita di tre lavoratori, lasciando inoltre una scia di persone non rintracciate, almeno sei. L’incidente si è verificato all’alba, nel sito destinato a diventare il nuovo emporio commerciale di Esselunga. La dinamica preliminare suggerisce che una trave si sia frantumata precipitando su un piano inferiore. Sul luogo dell’evento, si sono precipitati quattro mezzi di soccorso, unità delle forze dell’ordine e squadre di vigili del fuoco, che hanno estratto dall’inferno di macerie tre individui, continuando senza sosta la ricerca degli altri scomparsi. Tra i sopravvissuti, due versano in condizioni critiche e sono stati urgentemente trasferiti all’ospedale di Careggi.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso il suo dolore e la sua vicinanza alle famiglie delle vittime, seguendo con preoccupazione l’evoluzione della situazione e ringraziando coloro che stanno lavorando senza sosta nelle operazioni di ricerca e soccorso.
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha descritto la scena come drammatica, con le travi di cemento armato contorte e concentrate in un unico punto, sotto il quale si teme siano intrappolati altri tre operai. Ha sottolineato l’importanza di intensificare i controlli di sicurezza nei cantieri, ricordando un episodio fortunato in cui un autobus pieno di bambini è sfuggito per miracolo alle conseguenze del crollo.
La Fiom Cgil ha sollevato dubbi sulla correttezza dei contratti applicati agli operai coinvolti, suggerendo che potrebbero essere stati impiegati con contratti meno onerosi, non adeguati alla natura dei lavori edili che stavano svolgendo.
In risposta alla tragedia, i sindacati toscani hanno proclamato uno sciopero generale nelle ultime due ore di turno, per richiamare l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e per onorare la memoria delle vittime di questo e di altri incidenti.
Gli operai della Gkn hanno espresso il loro dolore e la loro rabbia per l’accaduto, sottolineando la necessità di un cambiamento nelle relazioni di forza per prevenire ulteriori tragedie. Hanno chiesto uno sciopero generale come gesto di protesta e di solidarietà verso le famiglie colpite.
L’annuncio del presidente Giani ha confermato l’impegno delle autorità regionali nell’affrontare le conseguenze dell’incidente e nel supportare le operazioni di soccorso.
Questo tragico evento sottolinea l’urgente necessità di rivedere le misure di sicurezza nei cantieri e di garantire che tutti i lavoratori siano protetti adeguatamente, per prevenire che simili disastri si ripetano in futuro.
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