9:00 am, 27 Giugno 25 calendario

Topo cervo: un piccolo mammifero tra biologia, misteri e curiosità

Di: Luigia Cornacchia
topo cervo
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Il topo cervo, noto anche con il nome scientifico Tragulus, è un piccolo mammifero appartenente all’ordine degli Artiodattili, lo stesso che comprende anche cervi, maiali e bovini. Nonostante il nome, non è un roditore, né un cervo vero e proprio, ma rappresenta una famiglia di animali unica per caratteristiche morfologiche e comportamentali. Abita prevalentemente le foreste pluviali del Sud-est asiatico e dell’Africa e ha attirato l’interesse di biologi e zoologi per le sue peculiarità evolutive.

Topo cervo: il più piccolo ungulato al mondo

Una delle caratteristiche più sorprendenti del topo cervo è la sua taglia: gli esemplari più piccoli, come il Tragulus kanchil, non superano i 45 centimetri di lunghezza e possono pesare appena un chilogrammo, guadagnandosi il titolo di ungulato più piccolo del mondo. La loro corporatura snella, le zampe sottili e i movimenti rapidi lo rendono un animale molto agile e difficile da osservare in natura.

Il muso allungato e gli occhi grandi sono adattamenti che favoriscono la percezione visiva e olfattiva in ambienti ombrosi e densi come le foreste tropicali. Il loro mantello varia dal marrone al rossiccio, con striature chiare lungo il petto, fornendo un eccellente mimetismo tra la vegetazione.

Comportamento e abitudini alimentari del topo cervo

tragulus

Il topo cervo è un animale prevalentemente notturno e solitario. Vive nascosto tra la vegetazione bassa e i cespugli, dove costruisce piccoli rifugi. La sua dieta è onnivora, ma si compone principalmente di frutti caduti, foglie tenere e germogli. In cattività o in condizioni di scarsità, può adattarsi anche a una dieta più varia comprendente piccoli invertebrati.

La riproduzione è continua durante l’anno, con femmine in grado di partorire anche ogni pochi mesi. I piccoli nascono già ben sviluppati e autonomi, un tratto evolutivo tipico di molti ungulati che vivono in ambienti con alta predazione.

Alcune specie di topo cervo sono state al centro di vere e proprie “riscoperte” scientifiche. Il caso più eclatante riguarda il Tragulus versicolor, o topo cervo dal dorso argentato, che per decenni era stato considerato estinto, fino a quando nel 2019 è stato fotografato in Vietnam da un team di ricerca guidato da Global Wildlife Conservation. Questo evento ha acceso i riflettori sull’importanza di proteggere gli ecosistemi tropicali e di non sottovalutare le specie minori, spesso trascurate dai grandi programmi di conservazione.

Importanza ecologica del tragulus napu

Il topo cervo svolge un ruolo importante nell’ecosistema forestale, contribuendo alla dispersione dei semi e al controllo della vegetazione. Tuttavia, la deforestazione, il bracconaggio e l’espansione urbana stanno mettendo a rischio molte delle sue popolazioni. Nonostante alcune specie siano ancora comuni, altre risultano vulnerabili secondo la lista rossa IUCN.

Le strategie di conservazione includono la protezione degli habitat naturali, programmi di monitoraggio delle popolazioni e campagne di sensibilizzazione locali. Solo attraverso uno sforzo coordinato sarà possibile garantire la sopravvivenza di questo affascinante e schivo animale.

Il topo cervo è molto più di una curiosità zoologica. È un esempio di come anche gli animali meno conosciuti possano offrire spunti scientifici preziosi e svolgere funzioni ecologiche fondamentali. Studiare e proteggere specie come questa significa contribuire alla salvaguardia della biodiversità globale, valorizzando ogni anello, anche il più piccolo, della catena della vita.

27 Giugno 2025 ( modificato il 25 Giugno 2025 | 16:57 )
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