Giornata internazionale dell’alfabetizzazione: il diritto alla cultura

La Giornata internazionale dell’alfabetizzazione si celebra ogni anno l’8 settembre, una data che dal 1966 è dedicata alla riflessione sul ruolo fondamentale della lettura e della scrittura nella vita degli individui e nello sviluppo delle società. L’iniziativa è stata istituita dall’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, con l’obiettivo di combattere l’analfabetismo e promuovere un’educazione di base accessibile a tutti. All’epoca, milioni di persone nel mondo non sapevano leggere né scrivere, un problema particolarmente diffuso nei Paesi in via di sviluppo ma presente, in forme diverse, anche in quelli industrializzati.
Giornata internazionale per l’alfabetizzazione come diritto di libertà
Secondo l’UNESCO, l’alfabetizzazione è un diritto umano fondamentale e rappresenta una delle basi essenziali per la partecipazione attiva alla vita sociale, economica e politica. Non si tratta solo della capacità di decodificare testi, ma di uno strumento di emancipazione, che consente alle persone di migliorare la propria qualità della vita, accedere a informazioni cruciali, trovare lavoro e partecipare pienamente alla società. In questo senso, alfabetizzazione e sviluppo sono profondamente interconnessi: senza istruzione non c’è progresso sostenibile.
I dati globali sull’analfabetismo
Nonostante i progressi compiuti in molte aree del mondo, l’analfabetismo è ancora una sfida globale. Secondo le stime più recenti, oltre 770 milioni di adulti non sanno leggere né scrivere. La maggior parte di loro vive in Asia meridionale, Africa subsahariana e in alcune aree del Medio Oriente. Una percentuale significativa è composta da donne e ragazze, penalizzate da barriere culturali, economiche e sociali che limitano l’accesso all’istruzione. Ma il problema non si limita solo ai Paesi meno sviluppati: in Europa e negli Stati Uniti si registra un analfabetismo funzionale diffuso, che riguarda persone formalmente scolarizzate ma con gravi difficoltà nella comprensione di testi complessi.
Analfabetismo funzionale e sfide moderne
Oggi il concetto di alfabetizzazione si è ampliato. Accanto alla lettura e scrittura di base, è emersa la necessità di alfabetizzazione digitale, finanziaria, sanitaria e civica, tutte competenze essenziali per navigare nella complessità del mondo contemporaneo. In un’epoca segnata da disinformazione e sovraccarico informativo, saper leggere criticamente un contenuto online è tanto importante quanto decifrare una frase su carta. La Giornata internazionale dell’alfabetizzazione serve quindi anche a riflettere su queste nuove forme di analfabetismo, spesso invisibili ma altrettanto limitanti.
I progetti per promuovere l’alfabetizzazione nel mondo
Ogni anno, il tema della giornata viene aggiornato per riflettere le priorità del momento. L’UNESCO organizza eventi, conferenze e premi internazionali, coinvolgendo governi, scuole, ONG e istituzioni accademiche. In molti Paesi si tengono campagne di sensibilizzazione e iniziative educative rivolte alle fasce più vulnerabili della popolazione. In Italia, ad esempio, diversi enti promuovono corsi gratuiti per adulti, biblioteche itineranti e laboratori di lettura. Questi interventi non solo migliorano le competenze individuali, ma rafforzano il senso di coesione sociale e cittadinanza attiva.
Un impegno che riguarda tutti
L’alfabetizzazione non è una responsabilità esclusiva delle scuole o dei governi: è una sfida collettiva, che coinvolge le famiglie, le comunità, i media e il mondo del lavoro. Ogni cittadino ha il diritto – e il dovere – di contribuire alla costruzione di una società in cui nessuno sia escluso per mancanza di competenze di base. Celebrare l’8 settembre significa ribadire il valore dell’educazione come bene comune e ricordare che senza alfabetizzazione non c’è libertà, uguaglianza né democrazia.
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