12:07 pm, 20 Dicembre 25 calendario

🌐  Roma, al via i lavori per il quartier generale del Rome Technopole

Di: Redazione Metrotoday
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Con la posa della prima pietra del nuovo Rome Technopole Headquarter, Roma si prepara a inaugurare un polo avanzato di ricerca, innovazione tecnologica e attrazione di talenti, capace di coniugare sostenibilità, efficienza energetica e rigenerazione urbana nel quartiere di Pietralata. La struttura, finanziata in parte dal PNRR e dalla Regione Lazio, sarà completata entro dicembre 2026.

📌  Un passo storico per l’innovazione italiana è stato compiuto  con la posa della prima pietra del nuovo quartier generale del Rome Technopole nell’area di Pietralata, nel quadrante nord-est della Capitale. L’evento ha visto la partecipazione di figure istituzionali di spicco: la Rettrice della Sapienza Università di Roma e Presidente della Fondazione Rome Technopole Antonella Polimeni, il Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, la Vicepresidente regionale Roberta Angelilli, il Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo, il Segretario Generale del Ministero dell’Università e della Ricerca Marco Mancini e il Presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti.

La nuova sede, progettata per essere un hub avanzato di ricerca, alta tecnologia e incubazione di startup, si inserisce in un programma di rigenerazione urbana e tecnologica che mira a valorizzare il tessuto produttivo e scientifico della Capitale, rafforzando al contempo l’attrattività di Roma sul piano internazionale.

Un progetto di innovazione e sostenibilità

🔎 Con una superficie utile di circa 2.300 mq distribuiti su tre piani, il Rome Technopole Headquarter è concepito come un edificio nZEB (nearly Zero Energy Building), autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all’integrazione di fonti rinnovabili, fotovoltaico e sistemi di stoccaggio energetico. La struttura adotterà impianti duali per il recupero e riuso delle acque piovane e grigie, tecnologie bioclimatiche passive e soluzioni di isolamento termico e acustico all’avanguardia, con l’obiettivo di ridurre al minimo il fabbisogno energetico e aumentare comfort e resilienza climatica.

«La posa della prima pietra è un gesto simbolico di fondazione, ma anche un segnale concreto di come l’Italia possa fare sistema», ha dichiarato Antonella Polimeni, sottolineando l’importanza di mettere in rete università, enti di ricerca, istituzioni e sistema produttivo per sostenere l’innovazione. «Rome Technopole nasce come progetto nazionale, con il PNRR come catalizzatore, ma guarda oltre, puntando su una visione duratura di sviluppo tecnologico e scientifico».

Un hub per ricerca e imprese ad alto contenuto tecnologico

La nuova sede non sarà solo un edificio, ma un ecosistema funzionale alla collaborazione tra mondo accademico, industria e startup. I laboratori saranno dotati di tecnologie avanzate per la ricerca scientifica e l’innovazione industriale, mentre gli spazi comuni ospiteranno workshop, conferenze ed eventi formativi. Saranno previste anche aree per testare prototipi e componenti tecnologiche, trasformando l’edificio stesso in un laboratorio vivente di sperimentazione.

Il progetto complessivo prevede la creazione del Polo Tecnologico, estendendo la superficie totale a oltre 3.500 mq, con edifici interconnessi tramite spazi pedonali e un edificio-ponte, che fungerà da elemento di connessione con il quartiere e catalizzatore per la rigenerazione urbana di Pietralata.

Rigenerazione urbana e mobilità sostenibile

Il nuovo quartiere sarà integrato con ampie aree verdi, percorsi pedonali e ciclabili e infrastrutture di mobilità sostenibile. Una grande passerella pedonale collegherà la stazione Tiburtina alla nuova area, mentre le piste ciclabili seguiranno le strade recentemente rinnovate. Saranno disponibili anche parcheggi dedicati con punti di ricarica per veicoli elettrici e zone per il car-sharing, consolidando l’impegno verso un modello di città più verde, connessa e resiliente.

Finanziamenti e partnership strategiche

Il costo complessivo dell’opera è stimato in 11 milioni di euro, con oltre 6 milioni forniti dalla Regione Lazio nell’ambito della strategia regionale per ricerca e innovazione tecnologica, e il resto finanziato dal PNRR e da fondi della Sapienza Università di Roma. La collaborazione tra istituzioni pubbliche, enti accademici e industria privata rappresenta un esempio concreto di partenariato strategico capace di accelerare lo sviluppo scientifico e tecnologico nazionale.

Roma come capitale dell’innovazione

Il Rome Technopole Headquarter si inserisce in una visione più ampia che punta a rendere Roma un centro internazionale di ricerca e innovazione, capace di attrarre talenti e investimenti globali. L’edificio sarà un punto di riferimento per progetti ad alto impatto tecnologico, dalla bioingegneria alle scienze dei materiali, dall’ICT all’energia sostenibile, e fungerà da incubatore per startup ad alto contenuto tecnologico.

Impatto sociale e culturale

Oltre all’aspetto tecnologico e scientifico, il progetto si propone di contribuire al miglioramento della qualità della vita urbana, favorendo coesione sociale, educazione scientifica e accesso a nuove competenze per i cittadini e le imprese del quadrante nord-est di Roma. L’integrazione di spazi pubblici, percorsi verdi e infrastrutture sostenibili è pensata per creare un ambiente inclusivo e innovativo, in grado di stimolare creatività e collaborazione.

Con l’avvio dei lavori, Roma compie un passo decisivo per consolidare la propria posizione tra le capitali europee della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Il Rome Technopole Headquarter non sarà solo un edificio, ma un laboratorio urbano e scientifico, un hub di talento, sperimentazione e sviluppo, capace di attrarre investimenti e di contribuire alla crescita economica e culturale della città e del Paese.

La consegna dei nuovi spazi è prevista entro dicembre 2026, aprendo così una nuova era per la scienza, l’industria e la comunità di Pietralata, trasformando il quartiere in polo di innovazione e rigenerazione urbana e offrendo a Roma e all’Italia una infrastruttura strategica di respiro internazionale.

20 Dicembre 2025
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