9:42 am, 16 Dicembre 25 calendario

🌐 Intenzioni di voto, aggiornamento del quadro elettorale

Di: Redazione Metrotoday
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 Il sondaggio politico aggiornato al 15 dicembre 2025, diffuso nelle ore scorse e raccolto nell’ultima media ponderata delle rilevazioni, offre uno spaccato significativo sulla percezione degli elettori e sulle dinamiche tra i principali partiti e coalizioni: dal centrodestra saldamente in testa, al centrosinistra in lento recupero, fino al Movimento 5 Stelle osservato speciale di questa fase politica.

Fratelli d’Italia primo partito, Pd in crescita

📌  Secondo la media delle intenzioni di voto attualmente disponibile, Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni resta la prima forza politica del Paese con circa 31,1% delle preferenze, pur segnando lievi flessioni nelle ultime settimane. Il Partito Democratico di Elly Schlein segue con 21,7%, rispecchiando un trend di recupero rispetto ad alcuni mesi fa, quando i dem avevano faticato a consolidare il consenso sotto la soglia del 22%. Il Movimento 5 Stelle si attesta attorno all’11,8%, in una fase di leggero arretramento dopo periodi di più marcata crescita di consenso.

Nelle retrovie, diverse forze minori mantengono posizioni stabili: Forza Italia si colloca intorno al 10,9%, mentre la Lega di Matteo Salvini raccoglie circa l’8,5% delle preferenze. Più indietro si collocano formazioni come Alleanza Verdi e Sinistra (circa 6,2%), Azione (3,3%) e altre forze politiche con voti sotto la soglia del 3%.

Il quadro odierno è frutto di una stagione politica in cui le tensioni socio‑economiche e le proteste contro le politiche del governo — tra cui quelle legate al bilancio statale — hanno alimentato discussioni e oscillazioni nei consensi. Recenti mobilitazioni di massa, come lo sciopero nazionale del 12 dicembre che ha coinvolto centinaia di migliaia di lavoratori contro la legge finanziaria, hanno evidenziato un malcontento diffuso che potrebbe riflettersi anche sulla geografia del sostegno elettorale.

Coalizioni politiche: centrodestra nettamente davanti

Nel confronto tra coalizioni partitiche, il centrodestra resta saldamente in vantaggio con quasi 48,1% delle intenzioni di voto, considerando l’unione elettorale di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e altri soggetti minori (inclusi i cosiddetti “Noi Moderati”). Il centrosinistra (che comprende Partito Democratico, sigle progressiste e potenziali alleati) si attesta intorno al 30,1%, mentre il Movimento 5 Stelle, pur non formalmente in coalizione, vale circa 12,4% in termini di voto potenziale, confermandosi come una delle principali forze politiche autonome. Il cosiddetto “Terzo Polo” (formazioni centriste come Azione e altre liste minori) raccoglie intorno al 5,5% dei consensi.

Queste cifre tracciano uno scenario di competizione ancora sbilanciato a favore del centrodestra, ma con alcune tendenze di lungo periodo che meritano attenzione: la crescita del Pd nelle ultime rilevazioni — pur sotto la soglia del 25% — e la stabilità relativa dei pentastellati indicano un panorama politico in movimento, con fluttuazioni che riflettono anche il contesto socio‑economico e culturale italiano.

Centrodestra: leadership solida, ma in lieve flessione

🔎 Il centrodestra continua a dominare le intenzioni di voto, principalmente grazie alla forte base elettorale di Fratelli d’Italia, che in questa fase rappresenta il baricentro dell’alleanza. Nonostante alcune oscillazioni di consenso, il partito di Meloni mantiene un ampio margine sul secondo in classifica, un vantaggio che appare consolidato nonostante un periodo politico segnato da proteste e critiche su temi economici e sociali.

All’interno della coalizione, Forza Italia e Lega mantengono ruoli importanti: FI raccoglie intorno al 10%, una percentuale significativa per un partito che storicamente ha oscillato tra ruoli di supporto e di leader di coalition; la Lega, pur sotto il 10%, continua a rappresentare una componente stabile e rilevante.

Centrosinistra e M5S: dinamiche interne e alleanze potenziali

Il centrosinistra, guidato dal Partito Democratico, appare in ripresa dopo mesi di difficoltà che avevano visto i dem stazionare sotto il 22%. La crescita recente, anche se non dirompente, suggerisce che il progetto riformista della coalizione possa trovare nuovi spazi di consenso, soprattutto tra elettori delusi da alcune scelte governative.

Il Movimento 5 Stelle, pur non essendo formalmente coalizzato con il centrosinistra in questa media dei sondaggi, resta un attore indipendente dal peso vicino al 12–13%. La sua posizione potrebbe risultare determinante in uno scenario elettorale frammentato, soprattutto se si confermasse capace di attrarre consensi da segmenti di elettorato insoddisfatto dalle principali forze politiche.

Forze minori e spazio politico alternativo

Partiti come Alleanza Verdi e Sinistra si mantengono tra il 6–7%, confermando una nicchia elettorale stabile che, se aggregata ad altre liste progressiste, potrebbe rafforzare la presenza di idee ecologiste e sociali nel dibattito politico nazionale. Formazioni come Azione, Italia Viva e +Europa restano sotto la soglia del 4%, ma con potenziali ruoli di compromesso nei futuri scenari di alleanza.

16 Dicembre 2025
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