10:03 am, 6 Dicembre 25 calendario

🌐  Kiev sotto attacco con droni e missili

Di: Redazione Metrotoday
condividi
Raffica di missili e droni sull’Ucraina: nella notte un massiccio attacco ha colpito aree intorno a Kiev, infrastrutture energetiche e uno snodo ferroviario; la difesa ucraina ha intercettato la maggior parte dei velivoli e dei missili ma i danni e le interruzioni sono significative.

Sumy: missili russi in pieno centro, oltre 30 morti - RSI

📌  Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, un’ondata di attacchi aerei ha investito l’Ucraina: una raffica coordinata di droni e missili ha preso di mira aree intorno alla capitale, impianti energetici e un importante scalo ferroviario, provocando interruzioni ai servizi, danni materiali e almeno tre feriti nella regione di Kiev.

La portata dell’operazione è stata straordinaria per dimensioni e mix di sistemi impiegati: le autorità ucraine hanno segnalato centinaia di droni lanciati durante la notte e decine di missili, inclusi vettori ad alta precisione. Le difese aeree nazionali sono state impegnate su più fronti e hanno intercettato la maggior parte delle minacce, ma alcuni ordigni hanno superato gli anelli protettivi, colpendo infrastrutture essenziali e lasciando vaste zone temporaneamente senza riscaldamento o elettricità.

L’attacco ha centrato, tra gli altri obiettivi, uno scalo ferroviario vicino a Kiev, a Fastiv: depositi e carrozze sono stati danneggiati e il traffico pendolare è stato sospeso in alcune tratte, complicando ulteriormente la quotidianità di migliaia di persone. Le ferrovie ucraine hanno annunciato l’avvio di riparazioni d’emergenza per ristabilire i collegamenti.

https://images.unsplash.com/photo-1647887070925-b3de100e7e66?fm=jpg&ixid=M3wxMjA3fDB8MHxzZWFyY2h8NHx8dWtyYWluZSUyMGZsYWd8ZW58MHx8MHx8fDA%3D&ixlib=rb-4.1.0&q=60&w=3000

A livello umano, le autorità locali hanno confermato tre feriti nella regione di Kiev. Oltre alle vittime, l’attacco ha prodotto danni a impianti energetici in diverse regioni — con conseguenti blackout parziali e interruzioni delle forniture di riscaldamento — una circostanza particolarmente critica alla vigilia della stagione invernale. Le squadre di emergenza sono ancora al lavoro per valutare la portata dei guasti e ripristinare i servizi essenziali.

🔎 Il calendario politico rende l’episodio ancora più rilevante: l’ondata di violenza è coincisa con incontri diplomatici internazionali dedicati all’Ucraina e con una fase negoziale sensibile. La tempistica ha suscitato immediatamente reazioni e preoccupazioni nella comunità internazionale per il possibile impatto sulla capacità di trovare soluzioni politiche e sulla sicurezza regionale.

Attacco della Russia sull'Ucraina con missili e droni. Morti a Kiev - la  Repubblica

Droni, missili ipersonici e priorità strategiche

Sul piano militare l’episodio conferma la strategia di combinare attacchi con droni (spesso numerosi e a basso costo) e missili a lungo raggio o ipersonici destinati a colpire infrastrutture chiave. I droni servono a saturare le difese, tentare di aggirarle e infastidire i centri di comando, mentre i missili più avanzati mirano a distruggere bersagli ad alto valore strategico come centrali elettriche, raffinerie e nodi di trasporto. Anche se la maggior parte degli asset lanciati è stata abbattuta, la sinergia fra queste piattaforme rende ogni attacco potenzialmente letale per componenti critiche della rete civile e militare.

Negli ultimi mesi gli attacchi alle infrastrutture energetiche si sono ripetuti con una certa regolarità: l’obiettivo sembra essere duplice — colpire la capacità materiale del paese e alzare il costo politico e sociale della guerra, specialmente in vista dei mesi freddi. Tecnici e analisti sottolineano che la vulnerabilità degli impianti civili ai raid aerei rimane il tallone d’Achille nelle fasi di guerra prolungata, e che la resilienza delle reti elettriche e ferroviarie è diventata un indicatore chiave per la sopravvivenza civile.

Dietro le cifre: la vita quotidiana e le ripercussioni sociali

Oltre alle cifre sugli ordigni lanciati e sugli impianti colpiti, gli effetti concreti si leggono nelle code per i trasporti, nelle telefonate dei residenti alle squadre di emergenza, nelle mense che cercano soluzioni per la perdita del riscaldamento. La chiusura temporanea di linee ferroviarie significa anche difficoltà per chi si sposta per lavoro o per accedere ai servizi sanitari; i blackout minacciano invece le strutture ospedaliere, le pompe d’acqua e le abitazioni più fragili. In molte città si registra una tensione crescente: la popolazione vive nella ferma consapevolezza che ogni nuova ondata può riportare danni e costi personali rilevanti.

Il rischio di escalation

La reazione dei paesi vicini e degli alleati è stata immediata: scrambles aerei in Paesi limitrofi e una serie di dichiarazioni di condanna dell’attacco hanno accompagnato le notizie della notte. La preoccupazione principale degli osservatori è che la combinazione di attacchi a vasta scala e di negoziati simultanei possa alimentare una spirale di azioni e contromisure che rendano più difficile ogni progresso diplomatico. Al tempo stesso, vari attori esterni continuano a rimarcare la necessità di rafforzare le capacità difensive e la connettività energetica dell’Ucraina per limitare l’impatto civile di questi raid.

Attacco russo senza precendenti sull'Ucraina. Kyiv annuncia l'uscita dal  Trattato contro le mine - Vatican News

Resilienza, diplomazia e ricostruzione

Nel breve termine l’imperativo è tecnico: riparare le linee ferrovie colpite, riattivare le reti energetiche e garantire supporto alle comunità colpite dal freddo. Sul piano strategico, però, resta aperta la domanda di fondo: come isolare la popolazione civile dal ricatto delle infrastrutture e come tenere insieme un negoziato credibile mentre sul campo procedono operazioni di alta intensità? Molti esperti invitano a un approccio triplice: assistenza immediata alla popolazione, intensificazione della protezione delle infrastrutture critiche e sforzi diplomatici coesi che coinvolgano partner europei e transatlantici. 

La guerra che colpisce le infrastrutture

La raffica di missili e droni sulla regione di Kiev è l’ennesimo promemoria di quanto la guerra abbia trasformato l’inverno in una prova di sopravvivenza per i civili: non solo una questione di schieramenti militari, ma di caldaie da riparare, treni da far ripartire, ospedali da tenere accesi.

6 Dicembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA