đ Dati chiave dello scenario politico all’ 1 dicembre
đ Secondo lâultimo sondaggio dellâistituto SWG per il TG La7, presentato il 1° dicembre 2025, le intenzioni di voto degli italiani delineano un quadro abbastanza stabile ma con alcuni lievi spostamenti nelle gerarchie dei partiti.Â
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Il primo partito resta Fratelli dâItalia, che registra un leggero calo al 31,3%, perdendo lo 0,3% rispetto alla rilevazione precedente.
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Il Partito Democratico subisce anchâesso un lieve calo, attestandosi al 22,2%.
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Il Movimento 5 Stelle mostra un piccolo recupero, salendo al 12,7%.
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Tra gli altri partiti di rilievo, Lega arriva al 7,9% (+0,2), mentre Forza Italia resta stabile al 7,9%.
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Le forze minori come la coalizione Alleanza Verdi e Sinistra sono intorno al 6,9%, mentre partiti come +Europa, Azione, Italia Viva e liste minori raccolgono ciascuno poche decine di punti percentuali.
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Per quanto riguarda le coalizioni, la media dei sondaggi mostra unâampia leadership per il centrodestra, che raccoglie circa 47,7% delle intenzioni di voto; il centrosinistra si attesta intorno al 30,1%, mentre il Movimento 5 Stelle â non coalizzato con le grandi formazioni â si mantiene al 12,5%.
Centrodestra: stabilitĂ con qualche oscillazione
Il dato sul Fratelli dâItalia â primo partito con oltre un terzo dei consensi â conferma che lâasse guidato da questa forza rimane saldamente dominante. Lo 0,3% in meno non Ăš certo un tracollo, ma indica un leggero ridimensionamento che tuttavia non intacca la leadership.
Nel contempo, la Lega continua a reggere, e Forza Italia resta stabile. Se queste tendenze si consolidassero, il centrodestra continuerebbe a dominare la scena politica, anche in vista di eventuali elezioni anticipate.
Centrosinistra + âterzo poloâ: in cerca di slancio
Il Partito Democratico, pur mantenendosi sopra il 22%, non decolla: il lieve calo suggerisce che lâelettorato progressista non trova ancora una spinta convincente per premere lâacceleratore.
La risalita del Movimento 5 Stelle â al 12,7% â suggerisce invece una possibile ridefinizione del perimetro politico: gli ex grillini non tornano forti come un tempo, ma guadagnano qualche punto, forse attraendo elettori delusi o indecisi.
Le forze minori e i partiti centristi restano marginali, al di sotto delle soglie che renderebbero incisivo il loro peso parlamentare.
Coalizioni: un vantaggio netto, ma non incolmabile
đ Il vantaggio del centrodestra sulla somma degli altri gruppi (centrosinistra + M5S + minori) resta consistente: quasi 48% contro circa 43%â44% dellâinsieme delle opposizioni o di forze alternative.
Tuttavia, la distanza non Ăš tale da escludere unâalleanza «campo largo» o un recupero elettorale se le opposizioni sapessero consolidarsi e attrarre gli indecisi â che, secondo il sondaggio, rimangono un elemento significativo: la quota di chi non si esprime si conferma alta.
Fattori di instabilitĂ
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Lâelevata percentuale di «non voto» o «non espressioni di preferenza» (oltre il 30%) indica che il quadro attuale potrebbe cambiare sensibilmente in caso di eventi straordinari o campagne elettorali efficaci.
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Il parziale recupero del Movimento 5 Stelle potrebbe riflettere un ritorno dellâinteresse per il progetto grillino, oppure lâesaurirsi di altre opzioni centristi/minori. Se la crescita dovesse continuare, il M5S potrebbe tornare a essere un fattore decisivo in unâeventuale riorganizzazione delle coalizioni.
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Il centrosinistra, da solo, fatica a chiudere il gap con il centrodestra: un mancato rinnovo della fiducia o una crisi di consenso potrebbe consegnare un ruolo marginale alle sue componenti.
Cosa aspettarsi: scenari plausibili
Il sondaggio del 1°âŻdicembre 2025 conferma che lâItalia politica resta largamente dominata dal centrodestra, con il suo primo partito svettante oltre il 30%. Tuttavia, la somma dei consensi alle altre forze (centrosinistra + M5S + minoranze) non Ăš trascurabile â e lâelevato numero di indecisi rende lo scenario fluido.
Se il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle riusciranno a dialogare e trovare un accordo, potrebbero rappresentare unâalternativa credibile. Se invece il quadro politico rimarrĂ frammentato, le prossime elezioni potrebbe consegnare unâItalia ancora saldamente orientata verso il centrodestra.
Al di lĂ delle percentuali, resta perĂČ un dato chiaro: lâelettorato mostra distacco, incertezza e una notevole propensione allâastensionismo. In un clima simile, anche piccoli fatti â crisi internazionali, emergenze economiche, media strategy o scandali â potrebbero avere un peso determinante.
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