2:00 pm, 23 Novembre 25 calendario

Urne aperte per le regionali: il voto decisivo in Veneto, Campania e Puglia

Di: Redazione Metrotoday
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23–24 novembre 2025 – Seggi aperti oggi e domani in Veneto, Campania e Puglia, in una tornata elettorale che non è solo amministrativa ma ha anche un forte valore politico nazionale. Con circa 13 milioni di elettori chiamati alle urne, questa consultazione chiude un lungo ciclo di elezioni regionali che ha già interessato altre quattro regioni: Marche, Toscana, Calabria e Valle d’Aosta.

I seggi sono aperti domenica 23 novembre dalle 7 alle 23 e lunedì 24 novembre dalle 7 alle 15. in Campania – dove si voterà in tutti i 550 comuni – il rinnovo riguarda il Presidente della Giunta regionale e i 50 componenti del Consiglio regionale.

Il dato saliente è quello dell’affluenza: già alle ore 12 le prime rilevazioni parlano di un calo significativo rispetto alle tornate precedenti. Nel Veneto, l’affluenza si attesta intorno al 10%, in Campania all’8,2% e in Puglia all’8,5%, valori inferiori a quelli registrati nella passata tornata elettorale. Questo elemento alimenta le preoccupazioni su un possibile astensionismo di massa: uno spettro che incombe su una consultazione che molti interpretano come un “test” per i principali partiti in vista delle future politiche.

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I volti della competizione: candidati e alleanze

Le tre regioni al voto presentano sfide molto diverse, ma tutte segnate da una forte valenza politica.

  • Veneto: più di 4 milioni di elettori sono chiamati a scegliere il successore di Luca Zaia, che lascia dopo 15 anni e tre mandati alla guida della Regione.  Il centrodestra punta su Alberto Stefani, deputato e figura di spicco della Lega, mentre il centrosinistra sostiene Giovanni Manildo, già sindaco (PD).  Il sistema elettorale prevede 51 seggi nel Consiglio regionale, con un meccanismo di premio di maggioranza che assegna il 60% dei seggi alla coalizione vincente, se supera il 40% dei voti.

  • Campania: regione strategica e molto popolosa, la competizione vede il centrosinistra contro un centrodestra molto determinato. Il candidato del centro-destra è Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), mentre il centrosinistra schiera Roberto Fico (M5S). A pesare sulla campagna – e sullo scrutinio – è il lungo mandato di Vincenzo De Luca, che ora saluta l’incarico dopo anni di leadership regionale.

  • Puglia: anche qui il voto è cruciale. Al momento, tra i nomi spiccano Antonio Decaro (PD) per il centrosinistra e Luigi Lobuono, indipendente, per il centrodestra. C’è poi spazio anche per candidati “alternativi”: Ada Donno, sostenuta da una lista che aggrega il Partito comunista italiano, Potere al Popolo e Risorgimento socialista, è uno di questi.

Le coalizioni nazionali giocano un ruolo significativo in questa tornata. Molti analisti interpretano queste regionali non solo come una scelta locale, ma come la prova generale per le politiche nazionali future: se il centrodestra riuscisse ad allungare il suo dominio o se il centrosinistra ottenesse risposte convincenti, l’equilibrio nazionale potrebbe risentirne.

Questa tornata regionale (23–24 novembre 2025) non è solo un appuntamento locale: è un banco di prova per le forze politiche nazionali, un momento simbolico di passaggio in regioni chiave e un indicatore importante dell’umore degli elettori italiani. Con 13 milioni di cittadini chiamati alle urne, il peso elettorale è alto, ma l’affluenza iniziale segnala un’incognita da non sottovalutare.

23 Novembre 2025
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