5:30 pm, 22 Novembre 25 calendario

Greta Thunberg in prima linea a Venezia per la protesta climatica

Di: Redazione Metrotoday
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… e il Canal Grande si tinge di verde

Venezia – Una mattina silenziosa, quella di sabato, ha preso una piega inaspettata lungo il Canal Grande: acque storiche e monumentali si sono trasformate in uno specchio verde acceso, fluorescente, richiamando immediatamente l’attenzione di residenti, turisti e autorità. L’autore dell’azione è il movimento ambientalista Extinction Rebellion, con la partecipazione dell’attivista svedese Greta Thunberg, che ha preso parte al gesto simbolico dal Ponte di Rialto.

“Fermare l’ecocidio”: il messaggio al centro della manifestazione

L’iniziativa — ribattezzata “Fermare l’ecocidio” — non è isolata: si è svolta in contemporanea in dieci città italiane, tra cui Milano, Padova, Torino e Genova. A Venezia, gli attivisti hanno versato nel canale una sostanza colorante, la fluorescina, ritenuta innocua e già usata in contesti scientifici per tracciare flussi d’acqua.

Secondo quanto dichiarato da Extinction Rebellion, l’obiettivo è richiamare l’attenzione sull’inazione di alcuni governi rispetto al cambiamento climatico, in particolare all’interno delle negoziazioni in corso alla COP30 in Brasile.

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Greta Thunberg si è affiancata agli attivisti sul Ponte di Rialto per testimoniare la sua adesione alla protesta e il suo sostegno alla battaglia di Extinction Rebellion. La sua presenza aggiunge un valore simbolico rilevante: non è semplicemente un’icona della lotta climatica, ma un volto riconoscibile che può amplificare il messaggio dell’urgenza ambientale.

L’azione non è passata inosservata alle autorità. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, che hanno analizzato la sostanza colorante, e le forze dell’ordine, che hanno identificato alcuni partecipanti e sequestrato strumenti musicali e uno striscione esposto durante la manifestazione.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha fortemente condannato il gesto, definendolo “un attacco al cuore del nostro patrimonio” veneziano. Secondo Zaia, non è con “azioni vandaliche” che si difende l’ambiente, ma piuttosto con politiche concrete e rispetto per il fragile equilibrio della laguna.

Una strategia simbolica dal forte impatto

Extinction Rebellion ha scelto un linguaggio simbolico potente: tingere di verde il Canal Grande significa visualizzare l’emergenza climatica, trasformando un luogo storico e turistico in un palcoscenico di denuncia. Come riportato da Newsroom Italia, il gesto vuole richiamare l’alterazione degli ecosistemi acquatici provocata dai cambiamenti climatici.

Non è la prima volta: due anni fa, un’azione analoga aveva già visto il Canal Grande colorarsi di verde grazie alla fluoresceina, sempre con Extinction Rebellion protagonista. Anche nel 2023 ci fu un precedente simile, con attivisti che denunciarono l’inerzia dei governi di fronte a catastrofi climatiche.

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Nonostante l’effetto scenico del colore, non si sono registrati rischi per la navigazione: la viabilità sul Canal Grande è proseguita regolarmente, mentre le autorità hanno attivato un monitoraggio per valutare eventuali conseguenze della sostanza usata.

Secondo Extinction Rebellion, la fluoresceina usata è “totalmente innocua” e comunemente impiegata in ambito scientifico.  Tuttavia, il gesto ha sollevato polemiche sul piano simbolico ed ecologico: da un lato, c’è chi vede nell’azione una denuncia potente e necessaria; dall’altro, chi la percepisce come un atto vandalico su uno dei luoghi più iconici d’Italia.

Il significato politico della protesta

L’iniziativa arriva in un momento cruciale per il dibattito internazionale sul clima. Le negoziazioni della COP30 — che riguardano, tra l’altro, il phase‑out dei combustibili fossili — sono al centro della protesta, e il blitz veneziano vuole mettere pressione sull’Italia e su altri Paesi che, secondo gli attivisti, ostacolano un accordo ambizioso.

Partecipando personalmente, Greta Thunberg rafforza il messaggio che non bastano le parole: serve una mobilitazione visibile, concreta e radicale. Il verde fluorescente non è solo un gesto di protesta ma una mappa visiva della crisi che – secondo Extinction Rebellion – sta diventando irreversibile.

Tra i passanti, molti turisti si sono fermati per fotografare il Canal Grande verde. Il contrasto tra il verde brillante dell’acqua e l’eleganza architettonica dei palazzi veneziani ha creato un’immagine potente e quasi onirica, capace di catturare il messaggio degli attivisti. Alcuni residenti, però, hanno espresso disagio per il gesto: temono che azioni simili possano danneggiare la fragile laguna o diventare una forma di spettacolarizzazione estrema.

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Un segnale forte ma controverso

Questa protesta di Extinction Rebellion, con Greta Thunberg in campo, segna un momento significativo nella lotta per la giustizia climatica. Il gesto – altamente simbolico e visivamente potente – richiama l’urgenza di cambiamenti reali e immediati. Ma solleva anche una domanda cruciale: fino a che punto è giustificabile “macchiare” un patrimonio storico per sensibilizzare l’opinione pubblica?

22 Novembre 2025 ( modificato il 23 Novembre 2025 | 18:53 )
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