9:28 am, 21 Novembre 25 calendario

Nuovo sondaggio AGI/YouTrend: centrodestra solido

Di: Redazione Metrotoday
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Pd in lieve ripresa, M5S resta in affanno

Un quadro stabile ma strategicamente rilevante emerge dall’ultima Supermedia AGI/YouTrend sulle intenzioni di voto in Italia: il centrodestra mantiene saldamente il primato, mentre il Partito Democratico registra una modesta crescita e il Movimento 5 Stelle continua a perdere consensi. I dati delineano una scena politica che, nonostante l’assenza di scossoni clamorosi, confermano una maggioranza potenzialmente solida per l’area guidata da Fratelli d’Italia.

I numeri di partito

Secondo la media ponderata dei sondaggi nazionali, Fratelli d’Italia si conferma primo partito con un consenso intorno al 30%, in ulteriore crescita rispetto alle rilevazioni precedenti. Questo dato ribadisce la forza egemone di FdI all’interno della coalizione di centrodestra. Parallelamente, il Partito Democratico registra una leggera risalita, attestandosi poco sopra il 22%, segno di una stabilità relativa ma anche della difficoltà del centro-sinistra di ricucire un gap significativo. Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle è in calo: rispetto a settimane precedenti, il partito di Conte continua a perdere terreno, scendendo sotto il 13%.

Sul fronte degli altri partiti minori, Forza Italia si aggira intorno al 9%, mentre la Lega oscilla tra l’8% e l’8,5%, confermando una situazione di sostanziale equilibrio interno. La galassia progressista, con Alleanza Verdi e Sinistra, resta stabile nei suoi valori attorno al 6‑6,5%, senza grandi picchi né cadute improvvise. Infine, i partiti centristi come Azione, Italia Viva e +Europa continuano a navigare tra il 2% e il 3%, con margini di manovra limitati ma potenzialmente utili in scenari di alleanze.

Il peso delle coalizioni: chi guida il Paese

Considerando le coalizioni di riferimento, il centrodestra mantiene un vantaggio considerevole, con un consenso complessivo che si avvicina o supera il 48‑49%, a seconda delle mediazioni degli istituti demoscopici inclusi. Il centro-sinistra, pur rafforzato dal PD e da altri partiti minori, fatica a superare il 30‑31% nei calcoli aggregati, restando distanziato in modo significativo. Il Movimento 5 Stelle, in questa configurazione, può contare su un’intenzione di voto autonoma di circa il 12‑13%, ma il suo potenziale di influenzare equilibri più ampi sembra ridotto a meno che non si ricrei un campo largo progressista.

L’analisi dei dati offre alcune evidenze chiave:

Coerenza del centrodestra: la coalizione guidata da FdI appare compatta e stabile. Anche se Forza Italia e Lega non crescono in modo esplosivo, il contributo complessivo garantisce al centrosinistra una difficoltà strutturale nel colmare il divario.

Pd su un sentiero di crescita lenta: il Partito Democratico sembra aver consolidato una base stabile, magari recuperando parte degli elettori che nei mesi scorsi si erano spostati su forze minori o si erano astenuti. Tuttavia, la crescita non è sufficiente per mettere in discussione da solo l’egemonia della destra.

M5S in difficoltà: il Movimento 5 Stelle continua a soffrire. Nonostante resti un soggetto rilevante, la tendenza è negativa e gli spazi di recupero sono limitati senza una riorganizzazione o una ridefinizione del suo posizionamento politico.

Il ruolo dei piccoli partiti: forze come Azione, Italia Viva o +Europa, pur con percentuali basse, restano elementi potenzialmente utili in scenari di coalizione, specialmente se l’assetto politico dovesse cambiare. D’altra parte, Verdi e Sinistra mantengono una presenza stabile ma non rivoluzionaria.

  • Se il quadro attuale dovesse confermarsi con queste percentuali in vista di elezioni nazionali, il centrodestra avrebbe le carte in regola per mantenere il governo o rafforzare la sua posizione, grazie al peso dominante di FdI.

  • Il centrosinistra, per competere seriamente, avrebbe probabilmente bisogno di rilanciare la mobilitazione elettorale o di stringere accordi più ampi con i partiti minori per incrementare il proprio potenziale.

  • Il M5S, se non riuscirà a invertire la tendenza, rischia di diventare un soggetto sempre più marginale oppure di dover ripensare la propria alleanza strategica.

L’ultima Supermedia AGI/YouTrend conferma l’attuale predominio del centrodestra, guidato da Fratelli d’Italia, e evidenzia un centrosinistra che, pur mostrando qualche segnale di vitalità, fatica a creare una minaccia concreta sul piano elettorale. Il Movimento 5 Stelle appare in flessione, segnalando la difficoltà di recuperare la centralità politica di un tempo.

21 Novembre 2025 ( modificato il 23 Novembre 2025 | 9:42 )
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