9:59 am, 18 Novembre 25 calendario

Centrodestra saldo nelle intenzioni di voto

Di: Redazione Metrotoday
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L’ultima rilevazione realizzata dalla rilevatrice demoscopica per il telegiornale di una rete televisiva mostra un quadro stabile, con alcuni spostamenti marginali che tuttavia meritano attenzione. FdI guida la classifica per consensi, mentre le forze dell’opposizione registrano leggere variazioni che non mutano però lo scenario di fondo.

I numeri dei partiti

Secondo la rilevazione, il partito principale del centrodestra raggiunge il 31,4% (+0,1 rispetto alla rilevazione precedente). Il secondo partito più votato è il PDI, che arretra di 0,2 punti, attestandosi al 22,0%. Il terzo partito per consensi è il M5S , comunque la formazione che si posiziona tra i principali sfidanti, stabile al 12,8%.
Tra gli altri partiti: la storica formazione liberale‑conservatrice è al 8,0% (‑0,1), la Lega al 7,8% (‑0,2), la lista ecologista‑progressista al 6,9% (+0,2). Le formazioni minori registrano valori: Azione 3,2% (+0,2), Italia Viva 2,5% (stabile), +Europa 1,5% (stabile), Noi Moderati 1,3% (+0,2). Le altre liste nel loro complesso raccolgono circa il 2,6% delle intenzioni.
Questi dati indicano una certa “congelazione” dei flussi elettorali: le variazioni ci sono ma sono dell’ordine di pochi decimi di punto.

Le coalizioni: chi domina lo schieramento

Aggregando per area, la coalizione di centrodestra risulta nettamente in vantaggio. Indicativamente, sommando i singoli partiti si arriva a una stima della coalizione al ≈ 49%. Dall’altro lato, la coalizione di centrosinistra raccoglie circa 30% delle intenzioni, mentre 4Stelle mantiene intorno al 12–13%. Le rimanenti forze politiche – centristi e liste minori – chiudono con circa l’8% del totale.
Questo significa che la maggioranza parlamentare appare in questo momento ben consolidata: la coalizione di governo dispone di un margine di sicurezza nei numeri che rende difficile per l’opposizione immaginare uno scatto rapido.

Tre tendenze da non sottovalutare

Primo partito forte, ma rallentato: Il partito principale del centrodestra continua a guidare la classifica, ma la crescita è molto contenuta (+0,1). Non è certo una perdita, ma neanche un’impennata. Resta il rischio che l’elettorato “attivo” sia già in gran parte acquisito.

Centro‑sinistra con limiti di rimonta: La formazione che guida l’opposizione principale scende leggermente. La flessione è lieve, ma in uno scenario dove gli spostamenti sono minuti, ogni decimo conta. L’obiettivo sarà capire se questa tendenza è temporanea o parte di un processo più ampio di erosione.

Terzo polo stabile, ma bloccato: Il “terzo” partito per importanza resta il M5S intorno al 12,8%. Non perde, il che è un risultato per molti versi positivo, ma non guadagna neanche terreno significativo. In un sistema bipolare la sua condizione di “fisso” può diventare un vincolo.

In sintesi, l’Italia politica rilevata appare in un momento di relativa stabilità. La coalizione di centrodestra mantiene una solida leadership; l’opposizione mostra segni minimi di indebolimento; il quadro, pur senza scossoni, segnala una certa staticità che può favorire il partito al governo. Non è uno scenario di assoluta immobilità — i piccoli spostamenti ci sono — ma al momento non bastano per cambiare l’andamento complessivo.

18 Novembre 2025 ( modificato il 23 Novembre 2025 | 9:35 )
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