3:31 pm, 13 Novembre 25 calendario

Le Regionali in Puglia, un voto che appare già nelle carte

Di: Redazione Metrotoday
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Quando manca poco all’appuntamento con le urne (23‑24 novembre 2025) per il rinnovo del consiglio e della presidenza della Regione Puglia, i dati dei sondaggi delineano un quadro che pare favorire nettamente il «campo largo» (centrosinistra + Movimento 5 Stelle), lasciando un centrodestra in recupero ma ancora in affanno. Eppure, al di là delle percentuali, emergono dinamiche molto interessanti — che riguardano candidature, coalizioni, liste civiche, affluenza e politica locale. Questo articolo esplora numeri, contesto e scenari per capire perché la Puglia potrebbe uscire con una conferma della sinistra e in quali condizioni invece la partita potrebbe riaprirsi.

Partiti, coalizioni, candidati

Secondo le rilevazioni più recenti, il candidato del centrosinistra ‑ l’ex sindaco di Bari ed europarlamentare ― si attesta intorno al 60‑63 % delle intenzioni di voto, con un vantaggio che in alcune stime supera i 30 punti percentuali sul candidato del centrodestra, fermo intorno al 37‑38 %.
Per le liste di partito e le coalizioni, il quadro è il seguente (approssimato e da leggere con cautela):

  • Il Partito Democratico raccoglie circa il 25 % delle preferenze, consolidando un primato nella regione.

  • Il Movimento 5 Stelle è stimato intorno al 9 % circa, con un ruolo secondario ma non trascurabile all’interno del campo largo.

  • Alleanza Verdi‑Sinistra e altre liste minori della sinistra radicata circa 5‑6 %.

  • Nel centrodestra, Fratelli d’Italia risulta al circa 21 %, Forza Italia al ~10,5 % e la Lega al ~5,3 %.

  • Le liste civiche e altri partiti “modesti” si collocano tra l’1‑2 %.
    Sul versante coalizioni, la situazione potrebbe essere così sintetizzata: la coalizione di centrosinistra beneficia di una somma stimata intorno al 54‑56 % delle preferenze, mentre quella del centrodestra si attesta circa al 42‑45 %. Il restante 3‑4 % potrebbe essere attribuito a formazioni marginali o indecisi.

Le ragioni del vantaggio del campo largo

Diversi fattori spiegano l’attuale superiorità numerica del centrosinistra in Puglia 2025:

Candidato forte e “effetto traino”
La candidatura dell’ex sindaco di Bari rappresenta un punto di forza: figura con un profilo nazionale e locale, radicata nel territorio, capace di attrarre consensi oltre il partito. Questo effetto “traino” sembra aver moltiplicato i voti della propria coalizione.

Continuismo amministrativo e radicamento territoriale
La Puglia è stata governata nelle ultime anni da amministrazioni di centrosinistra, e questo dà alla coalizione uscente una certa “fotografia di governo” — che, seppur con luci e ombre, offre all’elettorato un’opzione vista come stabile, a differenza di un centrodestra che appare più rinnovato ma meno consolidato sul territorio.

Fragilità del centrodestra e liste civiche
Il centrodestra ha registrato in queste elezioni una candidatura ufficializzata tardivamente e una coalizione in cui, secondo le analisi, restano “vuoti”. In particolare, la Lega appare in calo e le liste civiche del centrodestra non sembrano avere il peso sufficiente per colmare lo svantaggio storico nella regione.

Affluenza e mobilitazione del voto utile
Il vantaggio strutturale del centrosinistra potrebbe essere amplificato da una partecipazione elettorale relativamente bassa. Un tasso di affluenza inferiore favorisce le coalizioni con elettorato più compatto e organizzato — e al momento il centrosinistra sembra aver maggiore mobilitazione.

Per inquadrare meglio i numeri del 2025, è utile ricordare i risultati delle regionali in Puglia del 2020: la coalizione di centrosinistra conquistò circa il 46,7% dei voti, mentre il centrodestra si fermò al ~38,9%. Il Movimento 5 Stelle ottenne circa l’11,1%. Il Partito Democratico in quella tornata raccolse il 17,2%.

Cosa cambia per i partiti

Per il Partito Democratico, i valori attesi confermerebbero la sua posizione di primo partito in regione, con potenziale oltre il 20%. Ciò rafforzerebbe la sua capacità negoziale all’interno del campo largo.

Per il Movimento 5 Stelle, il ~9% stimato indica una stabilizzazione dopo anni di flessione, ma evidenzia anche che il ruolo del M5S nella coalizione continua ad essere subalterno rispetto al PD.

Per Fratelli d’Italia, un ~21% lo confermerebbe come forza principale del centrodestra in Puglia, ma non abbastanza da ribaltare la partita. Il ruolo di Forza Italia (~10,5%) e della Lega (~5,3%) sembrano meno incisivi.

La vittoria o la sconfitta regionale avrà riflessi sul piano nazionale, soprattutto perché la Puglia è una delle regioni più popolose e una delle sentinelle politiche del Mezzogiorno. Un successo del centrosinistra impegnato con M5S confermerebbe la tenuta della sinistra al Sud; un recupero del centrodestra, invece, avrebbe implicazioni strategiche per il futuro del governo nazionale.

Variabili e incognite

Affluenza: un’alta astensione potrebbe favorire la coalizione più motivata – appare quella del centrosinistra al momento.

Liste civiche: la presenza e il peso delle liste locali possono modificare la traduzione dei voti in seggi.

Volatilità dell’elettorato: se l’elettore del centrodestra riuscisse a mobilitarsi nelle ultime settimane, l’effetto gap potrebbe ridursi.

Temi e campagna elettorale: sanità, infrastrutture, Xylella in Puglia, sviluppo economico sono temi caldi; la capacità di un candidato di fare la “differenza” su questi temi può influenzare.

Effetto nazionale: eventuali eventi politici o economici imprevisti nei giorni precedenti il voto possono alterare le intenzioni e l’andamento.

Il sondaggio sulle elezioni regionali in Puglia del 2025 restituisce un vantaggio preliminare piuttosto solido a favore del centrosinistra + M5S, ma non certo “ingabbiato”. Il centrodestra ha ancora margini per competere, se riuscisse a mobilitare, convincere e sfruttare le liste civiche locali.

La chiave del successo non è solo la percentuale d’intenzione di voto, ma la traduzione di queste preferenze in coerenza, partecipazione e mobilitazione. Se il centrosinistra mantiene la sua organizzazione e l’affluenza resta nella media o bassa, la vittoria è probabile. Se invece il centrodestra produce una “onda” ultima e la partecipazione sale, la competizione diventa più serrata.

13 Novembre 2025 ( modificato il 14 Novembre 2025 | 15:40 )
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