Sara C. Moonie e la nuova saga fantasy italiana
Nel panorama sempre del fantasy italiano, emergono nuove voci che cercano di coniugare ambientazioni originali, intrecci sovrannaturali e protagoniste femminili dotate di agency. Sara C. Moonie si inserisce in questo filone con la sua saga Aurora, inaugurata dal volume Aurora: L’apertura del Sigillo.
Il libro presenta come protagonista una ragazza, Jules, dotata di un’alterità evidente (gli occhi di due colori diversi) che presto scopre di essere braccata dalle forze del male.
Segue il secondo episodio, Aurora: L’eredità del Caduto, in cui la storia riprende con Jules – e il suo alleato/fidanzato Eric – che affronta il potere immenso del Cristallo e le paure che ne sono correlate.
Questa doppia pubblicazione costituisce un segnale: da un lato, la volontà dell’autrice di costruire un arco narrativo esteso; dall’altro, l’intento di offrire al pubblico italiano un fantasy autoctono che non si limiti a importare modelli anglosassoni, ma provi a dialogare con il contesto dei lettori.
Tra eredità, potere e identità
L’apertura del Sigillo

L’emergere dell’alterità di Jules funge da catalizzatore per l’intera vicenda: la scoperta di essere “braccata” da forze oscure e la consapevolezza di avere un ruolo ben più grande del previsto. La copertina suggerisce un’atmosfera stellare, con richiami al sovrannaturale e all’ignoto.
L’uso dell’elemento “sigillo” nel titolo fa pensare a un blocco o una protezione da infrangere: metafora del passaggio dall’ignoranza alla consapevolezza, dal vincolo alla libertà. In questo senso si colloca anche il doppio colore degli occhi di Jules: segno di diversità, ma anche di potenzialità.
Temi chiave che emergono sono: l’identità (Jules scopre cosa è e cosa può diventare), il conflitto contro forze che vanno oltre l’umano, e la scoperta di poteri interiori.
L’eredità del Caduto

La posta in gioco si alza: “Alexander è stato distrutto. Ora Jules ed Eric possono finalmente cominciare a vivere la loro vita insieme.”
Tuttavia, il ritorno all’“ordinario” – università, addestramento, vita insieme – è solo apparente: Jules si addestra a controllare un potere che la terrorizza per la sua enormità.
Il titolo stesso richiama una “eredità del caduto”: ciò che rimane dopo la distruzione, ciò che deve essere “ereditato” e gestito. C’è quindi una tensione tra passato e futuro, tra i detriti del conflitto precedente e la necessità di costruire qualcosa di nuovo.
Tematicamente, l’autrice esplora il peso dell’eredità, la responsabilità del potere, la paura che ciò che è dentro di te possa superarti.
La presenza editoriale nel mercato
Il fantasy italiano negli ultimi anni ha visto un’espansione significativa: dalla narrativa Young Adult al New Adult, passando per l’urban fantasy e il romance con elementi soprannaturali. Tuttavia, una saga originale con protagoniste donne e ambientazione propria resta ancora relativamente rara.
Moonie, utilizzando pseudonimo o nome d’arte, appare attiva sui social – bookstagram – con promozioni della saga, segnalando un approccio ibrido tra autoproduzione/digital publishing e presenza sull’e-book.
La pubblicazione digitale su piattaforme come Amazon Kindle per entrambi i volumi permette una distribuzione immediata e internazionale, anche se l’attenzione delle recensioni e dei blog di settore appare al momento limitata — segno che la visibilità, pur crescente, necessita di ulteriori spinte editoriali o di comunità lettori più vaste.
Reception e potenzialità
L’interesse tra i lettori del fantasy italiano è palpabile: nei gruppi Facebook, Instagram, TikTok, emerge una curiosità per le saghe che avviano archi narrativi complessi, protagoniste con carattere e mondi costruiti da zero.
Moonie si posiziona bene in questo ecosistema: la protagonista Jules è adolescente/giovane adulto, fattore che la rende relatable per lettori nella fascia 15-30 anni, età forte del mercato digitale. Il tono sovrannaturale, con poteri e battaglie, richiama meccanismi diffusi di successo (sia anglofoni che italiani) ma con la libertà di un’identità propria.
Quando l’autrice, uscendo allo scoperto, consoliderà la propria presenza con interviste, recensioni e blog dedicati, la saga potrebbe diventare un punto di riferimento nel panorama indie/medio del fantasy italiano.

Ci sono almeno tre motivi per cui un lettore italiano attivo nel fantasy dovrebbe dare una chance a Aurora:
Una protagonista forte e multilivello: Jules non è solo “supereroina”, ma vive la scoperta di sé, il conflitto interiore del potere, la paura del diverso.
Temi contemporanei: eredità, potere, libertà, identità — temi che trascendono il fantasy e parlano al presente.
Un’autrice italiana che costruisce un mondo italiano-lingua: non serve sempre guardare oltreoceano per trovare avventura e magia; questo è un terreno in cui il lettore italiano può riconoscersi.
Guardando al futuro, è lecito aspettarsi che Moonie continui la sua saga con nuovi volumi, ampliando l’arco narrativo, introducendo nuovi personaggi, magari espandendo il mondo al di fuori del nucleo iniziale di Jules ed Eric. Una mossa interessante potrebbe essere una “prequel” o un romanzo spin-off, che esplori il passato del Cristallo, delle forze antagoniste o di Alexander, menzionato ora come distrutto, nel secondo volume.
La collaborazione con illustratori, magari per edizioni cartacee limitate o con contenuti extra (concept art, mappe, etc.), potrebbe rafforzare poi la fanbase.
La saga Aurora di Sara C. Moonie rappresenta un’interessante avventura nel mondo del fantasy italiano contemporaneo. Pur emergendo in un contesto editoriale competitivo, mostra energia, originalità e potenziale. Il primo volume introduce un mondo e una protagonista in grado di catturare l’attenzione; il secondo volume alza la posta e invita a proseguire la lettura.
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