9:20 am, 6 Novembre 25 calendario

Le intenzioni di voto in Lombardia, Centrodestra avanti

Di: Redazione Metrotoday
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Fratelli d’Italia resta primo partito, la Lega in calo sotto il 12%. Il centrosinistra consolida Milano e le aree urbane.

La Lombardia, cuore economico e simbolico del Paese, si prepara a una sfida elettorale che, più che una semplice partita regionale, somiglia a un test nazionale.

Il centrodestra resta in vantaggio, ma con un equilibrio interno che continua a evolversi: Fratelli d’Italia si conferma la colonna portante della coalizione, mentre la Lega, dopo anni di leadership locale, arretra ulteriormente, spinta verso la soglia del 12%.

Sul fronte opposto, il Partito Democratico cresce nei grandi centri, rafforzato dalle liste civiche legate ai candidati locali, mentre il Movimento 5 Stelle mantiene una posizione di nicchia ma stabile.

Il confronto fra coalizioni, secondo l’ultima rilevazione aggregata, vede il centrodestra al 49%, contro un centrosinistra allargato (PD, M5S, sinistra e civiche) che si attesta intorno al 38%, con una quota di indecisi che sfiora il 13%.

 

La mappa del voto lombardo

Partito / Lista % stimata

Fratelli d’Italia 30,0

Lega 12,0

Partito Democratico 20,0

Forza Italia 7,0

Movimento 5 Stelle 6,0

Liste civiche / locali 8,0

Alleanza Verdi e Sinistra 4,0

Altri / Indecisi 13,0

Fratelli d’Italia resta il primo partito in Lombardia, consolidando un vantaggio anche nei territori dove la Lega era tradizionalmente dominante.

Il Partito Democratico si rafforza nei contesti metropolitani e tra i professionisti, mentre il Movimento 5 Stelle, pur non recuperando i picchi del 2018, mantiene un bacino stabile di consenso nei segmenti giovani e precari.

La forza delle liste civiche — particolarmente attive nelle province di Milano, Brescia e Bergamo — conferma il trend delle ultime tornate regionali: sempre più elettori scelgono figure locali, riducendo l’effetto dei partiti nazionali.

I temi che pesano sul voto

Tre i fattori chiave che definiscono il quadro lombardo:

Affluenza: l’astensione resta elevata, con una proiezione intorno al 50%. L’esito dipenderà molto dalla capacità dei partiti di riportare al voto l’elettorato urbano.

Leadership territoriale: il peso dei sindaci e delle reti civiche nelle aree urbane può ridurre il margine del centrodestra.

Equilibrio di coalizione: la flessione della Lega e la staticità di Forza Italia rendono Fratelli d’Italia la forza egemone, ma anche il principale bersaglio degli alleati.

Nel centrosinistra, la scommessa resta la costruzione del campo largo: PD e M5S cooperano, ma senza un’alleanza strutturata. L’obiettivo è consolidare Milano e le aree universitarie, mentre la provincia resta territorio difficile.

Una regione “laboratorio”

La Lombardia si conferma laboratorio politico per il Paese.

Nel 2023 il centrodestra aveva vinto con largo margine, ma la frammentazione attuale e la crescita del voto civico potrebbero modificare i rapporti di forza interni.

Per il centrosinistra, la sfida è misurare la tenuta del modello Milano, dove amministratori civici e PD cooperano con risultati positivi.

Il voto lombardo di novembre 2025, insomma, è un termometro: non solo della competizione locale, ma del clima politico nazionale, in vista delle prossime elezioni europee.

6 Novembre 2025
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