Robert De Niro torna a Roma: su Via Veneto si riaccende la Dolce Vita
            La Capitale torna a vivere una notte di red carpet: Robert De Niro, icona di Hollywood e co‑fondatore del marchio Nobu, riporta la sua firma in Italia inaugurando il primo hotel della catena in Italia, il Nobu Hotel Roma, nella celebre Via Vittorio Veneto. L’evento — con ospiti, flash, ospitalità di lusso — segna un cambio d’epoca per uno degli indirizzi simbolo della città: quello della Dolce Vita di Fellini.
La strada che un tempo era teatro dei paparazzi e delle star internazionali riprende centralità, stavolta sotto il segno dell’hospitality globale, del brand internazionale e del turismo di altissimo profilo.

Una location iconica che risorge
Via Vittorio Veneto è già leggenda: l’arteria del rione Ludovisi, costruita alla fine dell’Ottocento, divenne famosa negli anni 50‑60 quando la cronaca mondana, le star hollywoodiane e i flash fotografici la trasformarono in simbolo della ”dolce vita”. Il caffè de Paris, l’Excelsior, i giornalisti, i paparazzi e la vita notturna internazionale erano lì.
Negli ultimi anni però la via ha vissuto un lento declino: chiusure, sequestri, deposizioni, un turismo che si è spostato altrove. Con l’apertura del nuovo hotel di lusso – 122 camere, suite di 500 mq, rooftop, spa – si propone una rigenerazione urbana di un tratto che era diventato periferia simbolica della mondanità romana.

Il progetto: lusso globale
Il Nobu Hotel Roma rappresenta la prima avventura italiana del marchio fondato da Nobu Matsuhisa, Meir Teper e Robert De Niro. Il progetto – ubicato in due palazzi storici di fine Ottocento – unisce ospitalità di altissimo livello, ristorante Nobu, spa, rooftop e un’esperienza integrata di lusso contemporaneo.
De Niro, nel corso dell’inaugurazione, ha sottolineato quanto Roma rappresenti per lui una città d’elezione: «un crocevia di culture, arte, storia e ospitalità» – ed è con questo spirito che si apre anche il nuovo indirizzo di Via Veneto.
Gli investimenti sono rilevanti: il progetto ha richiesto un restauro complesso, architetture integrate e la volontà di collocarsi nel segmento top del mercato alberghiero.
Un evento mediatico: star, flash e nuovi orizzonti
La serata di inaugurazione ha visto la presenza di vip internazionali, personaggi del cinema, del design e del mondo della ristorazione. Più che evento mondano: è un messaggio strategico nell’ambito di Fuori Sala il nuovo format culturale e cinematografico proposto da Alice nella città ……
Per Roma significa un rilancio del segmento luxury, per Via Veneto una nuova promessa, per l’ospitalità italiana un segnale che la città non è solo destinazione turistica, ma meta di brand globali che puntano a qualità e visibilità.
La scelta del brand Nobu – già radicato nel mondo del cinema, grazie alla figura di De Niro, – porta con sé un’immagine potente: ambiente esclusivo, cucina raffinata, ospitalità lifestyle. In questo senso, l’apertura è anche simbolica: l’Italia entra ufficialmente nella rete globale del marchio.

Tra turismo, lusso e rigenerazione urbana
Il mercato dell’ospitalità a Roma ha vissuto dinamiche complesse negli ultimi anni: dal boom pre‑pandemia alla contrazione del turismo internazionale, dalla competizione con realtà emergenti fino alla saturazione dell’offerta tradizionale. A ciò si aggiunge la crescente domanda di segmenti di alta gamma, boutique hotel, esperienze personalizzate, che richiedono investimenti e innovazione.
Il nuovo Nobu si inserisce in questa tessitura. Via Veneto, per anni rimasta ancorata al passato, trova un vettore di rilancio: non solo hotel, ma ristorante di chef stellati, terrazze panoramiche, servizio tailor‑made. Una strategia che punta non al volume ma al valore.
In parallelo, la rigenerazione della via appare come un progetto urbano: attrarre capitale, rivitalizzare l’ospitalità, rilanciare l’immagine internazionale di un quartiere.
Il messaggio è chiaro: Roma vuole puntare sull’ospitalità premium e recuperare una centralità internazionale nel lusso. Via Veneto non sarà solo luogo di memoria, ma di rilancio. L’apertura del Nobu Hotel non è fine a sé stessa: è catalizzatore di trasformazione, esempio di come la città possa reinventare spazi iconici.
Per gli albergatori, i ristoratori, gli operatori culturali la speranza è che l’investimento porti benefici diffusi – dalla promozione della città alla creazione di filiere locali del luxury. Per i residenti e i cittadini è una sfida di convivenza: il lusso deve integrarsi, non sostituire, gli spazi pubblici della città.

La notte dell’inaugurazione – tra flash, brindisi, ospiti internazionali – non è solo un momento mondano. È un segnale: Roma ricomincia a puntare sul lusso, sulla globalizzazione del brand, sulla rigenerazione urbana. Via Vittorio Veneto, che ospitò la crème della Dolce Vita, torna protagonista, ma in una veste rinnovata: non più solo auto d’epoca, cappotti di cammello e paparazzi, ma ospitalità di alto livello, architettura, gastronomia e internazionalità.
Robert De Niro, entrando in scena come imprenditore oltre che attore, dà un significato più profondo all’operazione: non è solo un volto d’apertura, ma un ponte tra cinema, brand e città.
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