10:57 am, 29 Ottobre 25 calendario

Uragano Melissa: la violenza del mare che investe il Caribe

Di: Redazione Metrotoday
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Un uragano di proporzioni storiche ha colpito il cuore del Mar dei Caraibi, attraversando prima l’Isola di Jamaica, dove ha raggiunto la categoria 5, e nelle ore successive investendo la parte orientale di Cuba con forza devastante. Il sistema tropicale denominato Melissa, dopo una fase di rapido e drammatico rafforzamento, si è trasformato in una vera e propria catastrofe potenziale — ed è già emergenza umanitaria.

L’origine di Melissa risale a una perturbazione tropicale monitorata dal 16 ottobre 2025: un’ondata di caldo umido africana che attraversò l’Atlantico, entrato nel Mar dei Caraibi, si è rafforzato rapidamente in condizioni favorevoli.

Il 28 ottobre mattina l’uragano ha raggiunto l’Isola di Jamaica con venti sostenuti fino a 185 mph (circa 295 km/h), cifra che lo ha reso il più potente mai registrato sull’isola.

Da lì si è diretto verso Cuba, dove ha toccato terra nella provincia di Santiago de Cuba — vicino a Chivirico — con venti attorno ai 120 mph (195 km/h) nel momento del primo impatto.

Le autorità cubane hanno ordinato l’evacuazione di oltre 735.000 persone, in sei province orientali, mentre era in corso la minaccia di onde alte fino a 3,7 metri e piogge torrenziali con frequenti rischi di frane.

In Jamaica, l’uragano ha lasciato una scia di distruzione: intere comunità sommerse, massicci black‑out con oltre mezzo milione di persone senza corrente elettrica, tetti scoperchiati, ospedali danneggiati. Le aree costiere e montuose della parrocchia di St Elizabeth sono state descritte come «sotto acqua».

A Cuba, le autorità hanno lanciato l’allarme: «notte molto difficile», ha detto il presidente, parlando di “danni significativi” attesi. Le condizioni economiche, già fragili, rendono la situazione ancora più critica.

I meteorologi monitorano ora il passaggio successivo di Melissa verso le Bahamas e, potenzialmente, verso le Bermuda, anche se con intensità decrescente. Tuttavia, la velocità del sistema e la grande estensione della convezione lo rendono un pericolo per vaste aree.

Caratteristiche di Melissa

Rapidità di intensificazione: in pochi giorni Melissa è passata da tempesta tropicale a uragano categoria 5. Le condizioni termiche del mare, con temperature superficiali molto elevate e profondità di strati caldi senza forte raffreddamento, hanno favorito questo salto.

Lentezza del moto e tempo di esposizione: la lenta traiettoria significa che aree costiere e montane sono esposte per ore a venti, pioggia e mareggiate, con alto rischio di frane e alluvioni.

Terreno vulnerabile: nella regione orientale di Cuba e in molte zone della Jamaica, infrastrutture fragili, abitazioni in zone a rischio e reti elettriche poco resilienti aumentano la vulnerabilità dell’impatto.

Contesto climatico: Esperti pongono in correlazione queste tempeste di grande intensità con il cambiamento climatico: mari più caldi, condizioni favorevoli all’intensificazione e alla durata dei sistemi tropicali.

Uragani e tempeste tropicali sono da sempre una minaccia per i Caraibi; tuttavia Melissa rappresenta un salto qualitativo: categoria 5 all’impatto, valori record, condizioni meteorologiche estreme. Le esperienze del passato mostrano la difficoltà per i territori insulari nel gestire eventi di tale portata.

Ad esempio l’uragano Dorian del 2019 devastò le Bahamas con categoria 5, venti oltre i 300 km/h e un’enorme distruzione. Ma gli elementi combinati presenti in Melissa — rapidità, intensità, vasta area di influenza — lo rendono una delle peggiori minacce recenti per la regione.

In Cuba, zone orientali come Santiago de Cuba, Guantánamo e Holguín sono state colpite molte volte da uragani negli ultimi decenni; tuttavia ogni volta l’esposizione resta elevata, a causa della conformazione geografica e della fragilità socio‐economica.

L’uragano Melissa ci ricorda che il cambiamento climatico non è più solo una prospettiva futuribile, ma una realtà in atto. Le acque più calde, i modelli meteorologici più estremi e l’esposizione delle comunità vulnerabili hanno generato eventi – come questo – che mettono in crisi la resilienza dei sistemi.

La mobilitazione internazionale, la cooperazione, la prevenzione e la mitigazione diventano elementi imprescindibili: non bastano più i piani emergenziali, serve un impegno strutturale.

L’uragano Melissa è quindi molto più di una notizia meteo: rappresenta un crocevia tra geografia, vulnerabilità sociale, clima e politica. Le immagini che arriveranno dalle zone colpite – tetti portati via, strade sommerse, evacuazioni in massa – parleranno di un mondo che sta cambiando.

29 Ottobre 2025
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