Premio Via Condotti tra arti, generazioni, sguardi diversi.
Un riconoscimento che va oltre la semplice statuetta per diventare simbolo di legame tra creatività, città e tempo: è la XXVIII edizione del Premio Via Condotti, che nel 2025 è stato assegnato a tre figure distinte — Lino Banfi, Damiano Michieletto ed Elisa Del Genio — chiamate, ciascuna a suo modo, a incarnare la missione dell’iniziativa: «a chi, non romano, ama Roma e ne è riamato».
La cerimonia si è svolta al Palazzo Ripetta nell’ambito del format “Fuori Sala” del festival Alice nella Città, ha preso spunto da questa idea di città-capitale dell’arte che guarda avanti. Il riconoscimento viene conferito ogni anno dall’Associazione Via Condotti — fondata nel 1977 — e negli anni ha salutato personalità di primissimo piano della cultura, del cinema, dell’arte e del costume.

Il significato del Premio
La storica via – simbolo del lusso, dello shopping e della bellezza urbana – si trasforma qui in metonimia culturale, luogo «d’identità, dove si intrecciano linguaggi, mestieri e visioni». Con il Premio Via Condotti, l’Associazione intende valorizzare la centralità della Capitale non solo come spazio geografico, ma come incubatore creativo, piattaforma per scambi generazionali e veicolo di dignità artistica.
Quest’anno la scelta di Banfi, Michieletto e Del Genio racconta un arco che va dall’icona popolare all’innovatore teatrale internazionale fino alla giovane promessa dell’interpretazione: tre generazioni, tre declinazioni del “legame con Roma”. Con loro si conferma che il Premio non è un tributo fine a sé stesso, ma un segnale verso il futuro della città.

Lino Banfi: l’attore «romano acquisito»
Lino Banfi è uno di quei volti che hanno attraversato decenni di televisione e cinema italiano, diventando parte della memoria collettiva. Nato in Puglia, l’attore ha raccontato l’Italia con ironia e umanità, conquistando anche Roma, che lo ha riconosciuto come “romano acquisito”.
Motivo del Premio: Banfi viene insignito perché «amatissimo dai cittadini romani» e per una carriera che, pur senza origini capitoline, ha saputo interpretare la città e il Paese con semplicità e bravura. Nel suo vasto repertorio compaiono personaggi popolari, ruoli legati all’Italia del Sud e storie che hanno attraversato generazioni.
Il riconoscimento al “non romano che ama Roma” assume qui un valore di affezione reciproca: la città che lo accoglie, e l’attore che ricambia con professionalità e presenza. In un momento in cui l’idea di capitale creativa si interroga su pubblico e identità, Banfi rappresenta il radicamento popolare, la continuità con il passato di un cinema che ha parlato all’intero Paese.

Damiano Michieletto: l’opera è il suo teatro e la Capitale lo premia
Accanto a Banfi, il Premio Via Condotti 2025 premia Damiano Michieletto, regista veneziano tra i più acclamati nel panorama internazionale del teatro e dell’opera lirica. La motivazione fa esplicito riferimento al suo legame con Roma: in particolare, la sua “carta bianca” per il cartellone 2025 del Caracalla Festival del Teatro dell’Opera di Roma testimonia la fiducia della Capitale nei confronti del suo progetto artistico.
Michieletto ha saputo unire tradizione lirica e linguaggi contemporanei, aprendo l’opera a nuovi pubblici, trovando terreno fertile nella città di Roma. Qui, le Terme di Caracalla, il palco e l’arena estiva diventano palcoscenico ideale per una visione che rompe gli steccati: il Premio lo riconosce come colui che «ha costruito con la Capitale un legame autentico, valorizzandone il patrimonio culturale».
Questo riconoscimento rappresenta non solo un tributo al suo percorso individuale, ma un segnale per la città: Roma non è solo scenario, ma partner dell’arte. Michieletto incarna l’idea di una Capitale che propone e rinnova, che attrae talenti e li fa dialogare con il pubblico.

Elisa Del Genio: il futuro in scena
Completa il terzetto degli insigniti la giovanissima attrice Elisa Del Genio, che riceve il Premio Via Condotti “per il Futuro”. Attrice emergente – nota, tra gli altri ruoli, per la serie “L’amica geniale” – Del Genio rappresenta la nuova generazione di interpreti italiani.
La motivazione sottolinea che «Roma costituisce una tappa importante di vita e formazione artistica» per lei: è da qui che si alimenta un talento che guarda avanti, tra schermo e platea. Il riconoscimento «per il Futuro» segna la volontà del Premio di essere un trampolino, uno stimolo per chi ancora scrive la propria storia.
Con Del Genio, l’Associazione Via Condotti guarda non solo al passato – o al presente – ma al domani del cinema e del teatro nella Capitale, riconoscendo l’urgenza del rinnovamento, delle nuove voci, dell’energia che viene dopo.
Produzione culturale, rigenerazione: un intreccio continuo
Roma è spesso rappresentata come un palcoscenico immobile o un museo a cielo aperto. Il Premio Via Condotti ricorda che è, anche, una città in movimento, che attrae, produce, innova. Tra le vie del centro storico, nei teatri, nei festival, il riconoscimento assume valore anche come cartina di tornasole della vitalità culturale della Capitale.
Il legame tra i premiati e Roma è sfaccettato: dalla pop-comedy al cinema di massa (Banfi), all’opera e all’avanguardia musicale-teatrale (Michieletto), fino alla giovane attrice che porta la città come tappa formativa della sua carriera (Del Genio). In tutte e tre le storie, Roma è co-protagonista.
Il Premio viene consegnato all’interno della cornice di “Fuori Sala” di Alice nella Città, manifestazione dedicata alle nuove generazioni e al dialogo urbano: non in una sala chiusa, ma in un luogo aperto alla città. È significativo: non solo un riconoscimento elitario, ma un atto simbolico che porta arte, cultura e musica nelle vie, nei luoghi iconici di Roma.
In un’epoca che pone costantemente domande sul ruolo delle capitali culturali, sulla globalizzazione della cultura, sui giovani talenti e sulla rigenerazione urbana, il Premio assume valenza doppia: è celebrazione, sì, ma anche stimolo. Stimolo per Roma a rinnovarsi, a mantenere aperti i canali tra generazioni, linguaggi, pubblico e produzione.

Le carte vincenti
La Capitale riceve una conferma del proprio ruolo attrattivo nei confronti dell’arte contemporanea e della formazione – non solo turistica, ma produttiva. Il legame con figure internazionali e con le nuove generazioni aiuta a fronteggiare la tradizionale stagnazione culturale.
Eventi come questo permettono di scoprire traiettorie meno note – l’opera lirica contemporanea, la nuova generazione degli attori – e riscoprire la città come spazio vitale per la cultura, non solo cornice passiva.
La scelta dei premiati fa capire che non basta lavorare in modo autoreferenziale. Roma, per essere “amata e riamata”, richiede dialogo con il tessuto urbano, progetti che parlino alle persone e non solo alle élite.
Nel gesto di assegnare un premio “per il Futuro” a una giovane attrice, si manda un messaggio forte: c’è spazio per chi sta arrivando, per chi ancora scrive la propria storia. Non solo celebrazione del passato, ma investimento nel domani.

Tutto questo avviene nel cuore di Roma, con la città che fa da palcoscenico – ma anche da partner – dell’arte. Il riconoscimento non è solo un tributo personale, ma un segnale verso l’esterno: Roma resta città di produzione culturale, e la via simbolica del Premio, via Condotti, diventa via d’incontro tra arti, generazioni, sguardi diversi.
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