6:58 pm, 16 Settembre 25 calendario

FUORI SALA: Roma diventa un grande set a cielo aperto

Di: Redazione Metrotoday
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Roma non è più soltanto scenario: diventa protagonista. Con il nuovo format Fuori Sala, ideato da Alice nella città con il sostegno dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, la città eterna si trasforma in una grande tela su cui cinema, letteratura, arti visive, imprenditoria e cittadinanza interagiscono in un racconto diffuso che va da ottobre a novembre 2025. Il progetto si snoderà tra luoghi iconici, strade storiche, grandi hotel e botteghe, per far respirare un’idea di cultura come motore urbano, partecipazione sociale ed estetica condivisa. L’evento culminerà con l’arrivo nella capitale di Robert De Niro e due giorni di celebrazioni dedicate all’attore.

Il progetto: vocazione, scopi, ambizioni

Fuori Sala non è solo un palinsesto di eventi, ma un tentativo di ripensare la relazione tra Roma, i suoi abitanti, i turisti e il patrimonio culturale urbano. È un progetto che si inserisce nella ventitreesima edizione di Alice nella cittàil festival ormai consolidato diretto da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli – ma ne estende l’impatto ben oltre le sale cinematografiche.

Gli obiettivi sono molteplici:

  1. Valorizzare il centro storico e il tessuto produttivo locale – botteghe storiche, vie della moda, strutture ricettive prestigiose diventano palcoscenici e spazi di incontro.

  2. Promuovere l’audiovisivo come strumento di aggregazione e inclusione – tramite proiezioni, presentazioni, performance, letture ad alta voce.

  3. Rafforzare l’immagine internazionale di Roma – puntando su ospiti prestigiosi, premi, donne che operano nell’intrattenimento, attivismo e cinema di qualità.

  4. Coinvolgere la cittadinanza e rendere accessibili cultura ed eventi – tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, previa prenotazione, con una linea dedicata per gli accreditati del festival.

Quando e dove: itinerario urbano

La manifestazione si articola in due momenti:

  • Da ottobre, il “triangolo” che comprende Via Condotti, Piazza di Spagna, Via del Babuino, Via Margutta, Piazza del Popolo sarà il palcoscenico principale delle attività.

  • A novembre, il fulcro si sposta nel distretto di Via Veneto, Piazza Barberini, Via Bissolati, con un evento clou che vedrà protagonista Robert De Niro.

Tra gli spazi aderenti: l’Hotel De La Ville, l’Hotel De Russie, lo Splendide Royal, l’Hotel Parco dei Principi, JK Place, Hassler, Eden, Palazzo Ripetta, Palazzo Talia. Le associazioni di quartiere partecipano attivamente, valorizzando le vie storiche e le relazioni che animano il centro.

I pilastri del programma

Fuori Sala si compone di più linee progettuali che si intrecciano tra loro.

1. Womenlands e il Womenlands Excellence Award

Womenlands, già presente negli anni scorsi, assume quest’anno un ruolo centrale: una riflessione culturale su come appare la donna oggi attraverso arte, attivismo, intrattenimento. Tra le attività:

  • “I Am Womenlands”, progetto in collaborazione con la casa di produzione no profit We Do It Together (fondata da Chiara Tilesi). Un flash mob a Piazza di Spagna, sabato 18 ottobre alle 20:00, con la cantante Tosca che si esibirà sulla scalinata, accompagnata da oltre 50 immagini di donne che hanno segnato l’industria dell’intrattenimento.

  • Womenlands Excellence Awards: tra le premiate, Carla Simon, la regista che ha ricevuto l’Orso d’Oro, che verrà omaggiata con la proiezione di Estate 1993, Alcarràs – L’ultimo raccolto e la première italiana di Romería. Reem Hajajreh, attivista palestinese, candidata al Nobel per la Pace e fondatrice del gruppo Women of the Sun, vincitrice del premio del Consiglio d’Europa per l’emancipazione femminile.

  • Spettacoli legati al ciclo: tra questi “Esagerate! Più che un aggettivo un’esortazione” di Cinzia Spanò, attrice, autrice, regista teatrale, presidentessa dell’Associazione Amleta, impegnata nel contrasto al divario di genere e agli abusi nel mondo dello spettacolo. 2. Cinema, libri e incontri

La letteratura dialogherà con il cinema attraverso:

  • Il ciclo Dal libro allo schermo: opere che hanno ispirato film/serie televisive, alcune presenti nella programmazione di Alice nella città.

  • Registi e attori che amano scrivere”: Rocco Papaleo (con Perdere tempo mi viene facile), Rossana Soldano (Hamartìa), Alessandro Ferrucci (Non sai cosa è successo), che porterà storie, aneddoti e retroscena dal mondo dello spettacolo.

Il Premio Via Condotti

Istituito nel 1977, il Premio Via Condotti viene ogni anno conferito a persone non romane che amano Roma e ne sono riamati. Tra i premiati negli anni: personalità del mondo della scienza, delle istituzioni, ricerca, spettacolo (tra cui Eduardo De Filippo, Federico Fellini, Rita Levi-Montalcini, Audrey Hepburn).

Nel contesto di Fuori Sala, Via Condotti diventa luogo non solo di una premiazione, ma di esperienza: vie decorate, photocal dedicati, gonfaloni, la partecipazione del pubblico, scatti iconici nelle vie del centro con i premiati.

Le “Experience” e la Notte Bianca di Via Margutta

  • Le Experience: passeggiate tematiche, percorsi moda, scoperta delle botteghe storiche, scatti nelle vie più iconiche del centro. Un modo per abitare la città, viverla con lentezza, scoprirla come si scopre un film oppure un libro.

  • Notte Bianca di Via Margutta: in programma il 14 ottobre, con oltre 30 gallerie aperte fino alla mezzanotte, mostre, performance, letture ad alta voce collegate al ciclo Womenlands. Sarà l’apertura simbolica di Fuori Sala.

Robert De Niro e le celebrazioni finali

A novembre, il distretto Barberini/Via Veneto accoglierà Robert De Niro insieme a Nobu Matsuisha e Meyer Teper per la Kagami Biraki, la cerimonia giapponese di apertura beneaugurante, davanti al Nobu Roma. Saranno due giorni di celebrazioni (6 e 7 novembre) dedicati all’attore, che segnano il culmine del programma diffuso.

Una storia di evoluzione: Alice nella città ieri, oggi e domani

Per capire appieno la portata di Fuori Sala è utile guardare alla storia di Alice nella città.

  • Nato nel 2003 come sezione “giovani” nell’ambito di eventi cinematografici più ampi, il festival ha progressivamente assunto autonomia. Dal 2012 è diventato una sezione parallela e autonoma della Festa del Cinema di Roma, con propria identità, direzione, selezione, obiettivi.

  • La missione tradizionale ha sempre ruotato attorno a giovani, esordi, opere prime, cinema indipendente, formazione, pubblico scolastico. Non soltanto spettatori passivi, ma comunità attiva.

  • Negli ultimi anni si sono intensificate le iniziative “diffuse”, non solo in cinema o teatri, ma anche in luoghi urbani, all’aperto, con interventi culturali che intersecano moda, arte visiva, performance. Fuori Sala rappresenta l’evoluzione naturale di questa tendenza, portando il festival ovunque, trasformando la città stessa in palcoscenico.

In questo senso, Fuori Sala è insieme rottura e continuità: rottura nella misura in cui esce dalle forme tradizionali di fruizione cinematografica,

Ovviamente, un progetto ambizioso come questo non è privo di sfide e di nodi da sciogliere. Al contempo, le opportunità sono molto grandi.

Opportunità

  1. Rigenerazione urbana – valorizzare le vie storiche mette in moto economia locale: ristoranti, caffè, botteghe, artigianato e ospitalità beneficeranno di un flusso culturale che va oltre il turismo tradizionale.

  2. Immagine internazionale – ospiti come De Niro, premi Womenlands, attivismo, riconoscimenti internazionali attirano l’attenzione oltre confine; Roma può mostrarsi come città che non è solo monumenti, ma laboratorio culturale vivo.

  3. Cultura diffusa e inclusiva – eventi gratuiti, accessi facili, linee dedicate accentuano il carattere democratico del progetto.

  4. Reti collaborative – coinvolgimento di hotel di lusso, associazioni di quartiere, fondazioni culturali e case di produzione suggerisce che il modello Fuori Sala può lasciare un’eredità organizzativa preziosa.

Criticità

  1. Logistica e coordinamento – gestire spazi pubblici e privati, garantire sicurezza, controlli, trasporto, suono, affluenza in luoghi non tradizionali può essere complesso.

  2. Accessibilità concreta – prenotazioni, posti limitati rischiano di escludere fasce di pubblico meno digitalizzate o con meno risorse. Serve una strategia attenta per evitare che l’inclusività resti teorica.

  3. Sostenibilità economica – strutture ricettive di pregio, costi di allestimento, personale, promozione, soprattutto se gratuiti, richiedono un modello che unisca sponsorizzazioni, partnership, fondi pubblici.

  4. Equilibrio tra spettacolarizzazione e contenuto – l’evento rischia, se non calibrato, di privilegiare l’apparenza rispetto al rigore artistico. Occorre che i contenuti (film, libri, attivismo) mantengano centralità.

Roma come set: l’immaginario e le strade

Le vie scelte per Fuori Sala non sono casuali: Via Condotti, Via Margutta, Via del Babuino, Piazza di Spagna, Via Veneto sono vie che hanno fatto la storia – del cinema, della moda, dello stile, dell’immaginario italiano e internazionale. Pensare Roma come set non è una novità, ma la densità di riferimenti culturali che queste strade portano con sé è enorme: da Federico Fellini a Sorrentino, da La Dolce Vita alle continue produzioni internazionali che usano Roma come sfondo e personaggio.

Queste vie, storicamente legate al lusso, al turismo, alla creatività, saranno animate in modo più intimo: passeggiate, scatti, esperienze, performance, dialoghi. La città non diventa solo sfondo di cartolina, ma materia viva di cultura. È uno sforzo per far sì che il cittadino, il turista, il curioso non resti spettatore, ma diventi parte del disegno.

Il ruolo dei protagonisti: ospiti, istituzioni, imprese

Al centro dell’evento stanno vari soggetti:

  • Alice nella città, con la sua esperienza culturale, capacità organizzativa, reputazione internazionale.

  • I direttori artistici, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, che hanno promosso costantemente la rilevanza delle nuove generazioni nel cinema italiano e internazionale.

  • Le istituzioni comunali, in particolare l’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, e l’Assessorato alla Cultura. Il sostegno pubblico è essenziale per un’iniziativa di questo tipo.

  • Imprenditori privati, hotel di alta fascia, associazioni di quartiere, spazi privati che si aprono al pubblico. Un segnale che cultura e impresa possono collaborare.

  • Il pubblico, sia locale che turistico, giovani che studiano, famiglie, appassionati: utenti che porteranno non solo presenze fisiche ma racconto dell’esperienza, condivisione, partecipazione.

Significato e prospettive

Vuole essere una dichiarazione: che Roma non è museo, ma città operativa, in divenire, spazio di cultura “tutto l’anno”, non solo nei festival. Fuori Sala è un tentativo – elegante, ambizioso – di contaminare il quotidiano con l’arte, la riflessione, la bellezza. È anche un esperimento urbano: le città che funzionano culturalmente sono quelle che mettono la cultura nelle strade, non la confinano nei teatri o nelle sale chiuse.

Se questo modello funziona, sortisce effetti che durano: rigenerazione degli spazi, incremento della socialità, stimolo creativo per giovani artisti, visibilità internazionale per Roma, valorizzazione di imprese che credono nel bello, nelle relazioni con il territorio.

Prospettive per il futuro

  • Dare continuità a Fuori Sala, in modo che non sia soltanto un evento isolato, ma diventi parte integrante del calendario culturale romano.

  • Sviluppare versioni parallele anche in altri quartieri meno centrali, per evitare che la cultura diffusa resti centrata solo sul cuore storico.

  • Investire in accessibilità (fisica, economica, digitale) per includere chi vive la città “ai margini”.

  • Monitorare l’impatto: economico, sociale, culturale. Analisi su cosa funziona e cosa no servono per far crescere il progetto.

Fuori Sala è uno dei progetti culturali più audaci degli ultimi anni a Roma: un tentativo di “aprire” il festival, portarlo fuori dalla sala, farlo camminare per le vie storiche, dialogare con la moda, la letteratura, l’architettura, il commercio, le persone. È un’idea che sfida il concetto tradizionale di festival – spettatore-sala-buio-proiezione – e lo espande: Roma diventa schermo, palcoscenico, libro da leggere, opera d’arte a cielo aperto.

Se tutto andrà come nelle intenzioni, Fuori Sala non resterà un episodio, ma potrà segnare una svolta: per Alice nella città, per Roma, per il modo in cui concepiamo la cultura urbana.

Perché le città che raccontano, che si raccontano, sono quelle che restano vive nella memoria, nei ricordi, nei cuori di chi le attraversa.

16 Settembre 2025
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