La Polonia conquista la capitale

O almeno… la moda sostenibile polacca conquista la Città Eterna con la sfilata East Bound Roma.
Tra upcycling e artigianato, l’Italia si conferma palcoscenico privilegiato per gli eventi internazionali
Roma si è trasformata in vetrina internazionale per la moda sostenibile grazie a East Bound Roma, manifestazione che dall’8 al 10 settembre ha unito showroom, incontri e una sfilata alla Galleria del Cardinale Colonna. Un progetto promosso dal Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale Polacco e organizzato dal Creative Industries Institute insieme alla Fondazione Kraina, con la produzione di Magdalena Christofi, che ha portato nella Capitale il meglio della creatività polacca contemporanea.
In passerella dieci stilisti hanno dato vita a un affascinante mosaico di linguaggi: Jackob Buczyński, Jan F. Chodorowicz, Hector & Karger, Marlena Krawczyk, MMC, Natasha Pavluchenko, Mariusz Przybylski, Justyna Rożek, Monika Surowiec e Vicher. Le collezioni hanno mostrato come il riciclo e il riuso possano diventare strumenti estetici e narrativi. Giacche nate da tessuti dismessi, borse riciclate prodotte senza consumo d’acqua, capi ottenuti da tende e vecchi jeans hanno raccontato una moda che non rinuncia alla bellezza, ma riduce sprechi ed emissioni.
Allo showroom allestito all’Istituto Polacco, invece, quindici brand di accessori hanno proposto soluzioni concrete: borse in pelle vegetale ricavata dalle mele, cappelli artigianali in feltro e paglia, gioielli ottenuti da materiali di recupero. Un esempio di come la sostenibilità possa tradursi in consumo consapevole e duraturo.
Il messaggio è forte anche sul piano economico. Secondo UNEP, l’industria tessile è responsabile del 10% delle emissioni globali di CO2 e produce ogni anno oltre 92 milioni di tonnellate di rifiuti. Manifestazioni come East Bound Roma non sono solo appuntamenti culturali, ma investimenti che attirano risorse e attenzione internazionale. La Polonia ha scelto l’Italia per presentare la propria moda sostenibile, riconoscendo il valore di Roma come palcoscenico unico, capace di coniugare patrimonio storico e innovazione.
Per l’Italia si tratta di un’occasione da cogliere. Il mercato globale degli eventi genera miliardi di euro ogni anno e le nostre città, da Roma a Milano, da Firenze a Napoli, possono diventare poli di attrazione per iniziative di alto livello. Significa turismo, indotto economico, ma anche diffusione di buone pratiche legate al consumo responsabile e all’economia circolare.
La sfida è chiara: trasformare il fascino del nostro patrimonio artistico e architettonico in motore di sviluppo sostenibile. Felici di aver ospitato la Polonia, dobbiamo continuare a puntare su eventi che uniscono cultura, economia e rispetto dell’ambiente. L’Italia, più di ogni altro Paese, ha le carte in regola per diventare il laboratorio internazionale della moda responsabile.
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