Riforestazione della Posidonia, Liguria in prima linea per le biodiversità

La Liguria si sta facendo portavoce di un’importante iniziativa per la biodiversità marina, affrontando la grave minaccia dell’estinzione della Posidonia oceanica attraverso un piano di riforestazione senza precedenti. Il Mediterraneo, storicamente crocevia di culture e biodiversità, si trova oggi a fronteggiare sfide senza precedenti a causa del cambiamento climatico e della modifica degli equilibri naturali.
In questo contesto, la salvaguardia della biodiversità si presenta come un’urgenza sia scientifica che sociale. Le azioni concrete e le iniziative innovative, come l’introduzione di specie autoctone nei loro habitat naturali, rappresentano un nuovo approccio alla protezione del patrimonio marino.
Il progetto “Green Sea”, avviato nel 2024 nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre, mira a ripristinare la Posidonia oceanica, una pianta marina fondamentale per l’ecosistema mediterraneo. Questa pianta è attualmente a rischio a causa dell’aumento delle temperature, dell’inquinamento e della diminuzione delle praterie. Durante il primo semestre del 2025, il Mar Mediterraneo ha registrato il periodo più caldo mai osservato, con conseguenze devastanti per la biodiversità locale.
Il progetto ha già ottenuto risultati promettenti con il completamento di due trapianti e un ciclo di monitoraggio scientifico. Il primo trapianto su un’area di 100 metri quadrati ha mostrato un tasso di sopravvivenza delle talee del 60%, conforme agli standard scientifici globali. L’impiego di biostuoie biodegradabili per l’ancoraggio delle piante ha garantito stabilità e integrazione con il fondale, minimizzando l’impatto sull’habitat.
Nel giugno 2025, un secondo sito di fondale marino di 100 metri quadrati è stato riforestato con l’installazione di 1.940 nuove talee, portando il totale delle piante trapiantate a 4.000, tutte ottenute attraverso raccolta sostenibile da materiale già staccato. Stefano Acunto, direttore dell’International School for Scientific Diving (ISSD), ha sottolineato l’importanza di queste praterie: “Un solo metro quadrato di prateria sana può produrre fino a 20 litri di ossigeno al giorno. I 200 metri quadrati impiantati dal progetto Green Sea potrebbero generare 4.000 litri di ossigeno quotidianamente.”
Le praterie di Posidonia oceanica, spesso erroneamente identificate come alghe, sono in realtà piante vere che creano habitat complessi per molte specie marine e proteggono le coste dall’erosione. Il loro recupero rappresenta una delle sfide più cruciali per la salute del Mediterraneo. I risultati del secondo ciclo di monitoraggio saranno rivelati dopo l’estate, e si spera che la riforestazione subacquea possa diventare un modello replicabile in altre aree del Mediterraneo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA