2:21 pm, 4 Luglio 25 calendario

Scoperta a Arles: un acquedotto romano rivelatore di due millenni di ingegneria

Di: Redazione Metrotoday
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Ad Arles, una delle gemme della Provenza, è emersa una scoperta archeologica di straordinaria importanza: un acquedotto romano che svela due millenni di storia e ingegneria. I frammenti calcarei rinvenuti all’interno delle antiche condutture si sono rivelati veri e propri cronache minerali, capaci di rivelare i segreti di un sofisticato sistema di distribuzione dell’acqua risalente all’epoca romana.

Recenti ricerche condotte da un team internazionale di archeologi, tra cui esperti delle università di Mainz, Oxford e Innsbruck, hanno permesso di ricostruire la storia di questo acquedotto, datato al I secolo a.C. e in funzione fino al V secolo d.C. L’acquedotto originale, costruito intorno al 3 a.C., attingeva a sorgenti situate sul versante meridionale delle colline dell’Alpilles. Con l’aggiunta di una seconda struttura idrica dal versante settentrionale, il sistema si è evoluto per soddisfare le esigenze di una città in crescita.

La scoperta ha preso una piega sorprendente quando i ricercatori hanno identificato frammenti di calcare all’interno delle Terme di Costantino, evidenziando che il sistema era stato restaurato nel IV secolo e continuava a funzionare. Le analisi isotopiche delle tubature di piombo, rinvenute nel XIX secolo, hanno inoltre confermato che queste trasportavano acqua verso il quartiere di Trinquetaille attraverso un ingegnoso sifone rovesciato.

Questa scoperta non è solo un trionfo archeologico, ma anche un’importante lezione su come le antiche infrastrutture idriche romane fossero organismi dinamici, in grado di adattarsi e rispondere ai bisogni della comunità. L’acquedotto di Arles ha dimostrato di essere non solo un sistema di approvvigionamento idrico, ma una testimonianza di ingegneria sostenibile, con strategie di economia circolare che oggi sembrano incredibilmente moderne. Questa scoperta ci invita a riflettere su quanto il concetto di progresso avesse già radici profonde duemila anni fa.

4 Luglio 2025
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