11:54 pm, 4 Luglio 25 calendario

Aumento dei pedaggi autostradali: dietrofront dopo la richiesta di Salvini

Di: Redazione Metrotoday
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Il governo italiano ha fatto un passo indietro sull’aumento dei pedaggi autostradali, con i relatori di Fratelli d’Italia che hanno annunciato il ritiro dell’emendamento previsto nel Decreto Infrastrutture. Questa decisione è stata presa dopo che il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha chiesto esplicitamente il ritiro dell’emendamento riguardante il sovracanone a favore di ANAS. “Non ci sogneremo mai di portare avanti un emendamento non condiviso dal ministro competente”, hanno dichiarato i deputati Antonio Baldelli e Massimo Milani.

L’emendamento, che prevedeva un aumento a partire dal 1° agosto durante i periodi di intenso traffico estivo, avrebbe incrementato il canone annuo corrisposto ad ANAS di 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B, e per le classi 3, 4 e 5. La proposta era stata giustificata come necessaria per garantire una copertura strutturale per il fabbisogno incrementale di ANAS, stimato intorno ai 90 milioni di euro annui.

La reazione dei consumatori è stata di forte indignazione. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha definito la situazione “vergognosa”, criticando il governo per la sua volontà di aumentare le tasse senza considerare l’impatto sui cittadini. Anche Assoutenti ha espresso preoccupazione, sottolineando che qualsiasi aumento dei pedaggi sarebbe inaccettabile e rappresenterebbe un danno per milioni di automobilisti.

La richiesta di ritiro dell’emendamento è stata supportata anche dalla segretaria del PD, Elly Schlein, che ha accusato il governo di voler aumentare le tasse sugli italiani che viaggiano per le vacanze. Giuseppe Conte, leader del M5S, ha denunciato l’ipocrisia del governo, che aumenta i pedaggi mentre taglia le tasse ai grandi colossi tecnologici e alle banche.

La questione ha suscitato anche disappunto all’interno della maggioranza, con Fratelli d’Italia che ha mostrato segni di disagio per l’emendamento voluto dalla Lega. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha commentato ironicamente la situazione, evidenziando l’imbarazzo del governo nell’affrontare la reazione negativa dei consumatori.

4 Luglio 2025
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