11:54 am, 2 Luglio 25 calendario

Netanyahu vuole il via libera per un nuovo attacco su l’Iran

Di: Redazione Metrotoday
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Durante la sua visita a Washington la prossima settimana, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu chiederà al presidente statunitense Donald Trump garanzie per un possibile attacco futuro dello Stato ebraico contro l’Iran. Secondo l’emittente israeliana Kan, la richiesta di Netanyahu sarà motivata da preoccupazioni riguardanti un possibile rafforzamento del programma nucleare iraniano e della produzione missilistica di Teheran. Inoltre, Netanyahu intende che Trump presenti un piano regionale per il Medio Oriente come parte di un cessate il fuoco a Gaza.

Nel frattempo, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha firmato una legge che impone al Paese di sospendere la cooperazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Questa decisione, comunicata dai media di Stato iraniani, segue l’approvazione della legge da parte del Parlamento e del Consiglio dei Guardiani. La mossa arriva dopo che, durante il conflitto di 12 giorni tra Tel Aviv e Teheran, gli Stati Uniti hanno bombardato tre siti nucleari iraniani.

L’attuazione di questa legge sarà supervisionata dal Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell’Iran, presieduto dallo stesso Pezeshkian. Tuttavia, il Consiglio ha la discrezionalità di attuare il testo come ritiene opportuno, il che significa che potrebbero non essere implementate tutte le disposizioni richieste dal Parlamento.

L’Accordo nucleare del 2015 e le tensioni recenti

L’accordo nucleare del 2015, negoziato durante la presidenza di Barack Obama, consentiva all’Iran di arricchire l’uranio al 3,67%, una percentuale sufficiente per scopi civili ma ben al di sotto del 90% necessario per armi nucleari. Questo accordo aveva drasticamente ridotto le scorte di uranio dell’Iran e limitato l’uso delle centrifughe, con l’AIEA incaricata di vigilare sul rispetto degli accordi.

Tuttavia, nel 2018, Donald Trump ritirò unilateralmente gli Stati Uniti dall’accordo, sostenendo che non fosse sufficientemente severo e non affrontasse il programma missilistico iraniano. Da allora, le tensioni sono aumentate, compresi attacchi in mare e sulla terraferma. L’Iran ha successivamente arricchito l’uranio fino al 60%, avvicinandosi ai livelli necessari per la produzione di armi nucleari.

Teheran ha sempre ribadito che il suo programma nucleare ha scopi pacifici, ma l’AIEA e le agenzie di intelligence occidentali sostengono che l’Iran abbia avuto un programma organizzato per la produzione di armi nucleari fino al 2003. Con il recente sviluppo della legge sulla sospensione della cooperazione con l’AIEA, la situazione rimane tesa e incerta.

2 Luglio 2025
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