Orban minaccia conseguenze legali per i partecipanti al Budapest Pride

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha dichiarato che ci saranno conseguenze legali per chi parteciperà al Budapest Pride, previsto per sabato. In un’intervista a Kossuth Radio, ripresa dai media ungheresi, Orban ha affermato che esistono leggi chiare e chiunque non rispetti le regole partecipa a un evento vietato dalla legge. “Consiglio a tutti di rispettare le leggi,” ha aggiunto, sottolineando che, sebbene ci siano conseguenze legali, non dovrebbero arrivare a forme di abuso fisico. “Il compito della polizia non è usare la violenza, ma far rispettare la legge,” ha precisato Orban.

In risposta alle dichiarazioni della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha esortato le autorità ungheresi a permettere il regolare svolgimento del Budapest Pride, Orban ha affermato che l’Unione Europea considera l’Ungheria un Paese subordinato. “Vogliono dirci come dovrebbe essere il nostro sistema giuridico,” ha dichiarato. Secondo Orban, von der Leyen tratta l’Ungheria come una colonia e l’Unione Europea cerca di dettarci cosa è permesso e cosa non lo è.

Il clima attorno al Pride di Budapest è teso, con le autorità che si oppongono a un evento che promuove i diritti LGBTQ+ in un Paese dove le politiche di Orban sono state criticate per la loro natura anti-gay e populista. La dichiarazione di Orban ha suscitato reazioni sia a livello nazionale che internazionale, con attivisti che si preparano a manifestare nonostante le minacce legali.