2:44 pm, 27 Giugno 25 calendario

Cyberbullismo e IA: un’emergenza invisibile tra i giovani

Di: Redazione Metrotoday
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L’Intelligenza Artificiale, mentre si afferma come strumento di innovazione, sta purtroppo assumendo forme inquietanti, trasformandosi in un’arma nelle mani sbagliate. Una nuova forma di cyberbullismo, alimentata da tecnologie come deepnude e deepfake, minaccia la serenità di molti giovani, utilizzata per umiliare, ricattare e isolare i coetanei.

Don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter, ha dichiarato: “Anche con la chiusura dell’anno scolastico, continuano a emergere segnalazioni drammatiche. Ragazzi e ragazze, attraverso il nostro numero verde, ci raccontano di essere stati ‘spogliati’ digitalmente tramite app basate sull’IA, con immagini false e sessualmente esplicite che circolano nei gruppi privati tra compagni. L’obiettivo è sempre lo stesso: ridicolizzare, isolare, ferire. Tuttavia, il danno va ben oltre lo schermo: è psicologico, relazionale e identitario.”

Nell’ultimo Dossier di Meter, sono state identificate circa 3.000 vittime di deepnude, un numero già allarmante che rappresenta solo la punta dell’iceberg, poiché la maggior parte delle vittime resta in silenzio, imprigionata nella vergogna.

Una ragazza di 15 anni ha condiviso: “Non riesco a dormire la notte, ho paura che quell’immagine possa uscire. Non voglio più andare in spiaggia, non voglio più uscire,” riferendosi all’impatto devastante di un deepnude creato da un compagno.

“Il bullismo non è più confinato ai corridoi delle scuole. È presente nei dispositivi, nei messaggi, negli algoritmi che rendono l’umiliazione un file condivisibile con un clic. L’IA, se lasciata senza controllo, amplifica l’impatto delle violenze, rendendo l’aggressione più subdola, invisibile e devastante,” continua il fondatore di Meter.

L’associazione accoglie con favore il lavoro svolto dall’ISTAT, che ha recentemente diffuso dati ufficiali sul bullismo e cyberbullismo tra adolescenti in Italia. I numeri parlano chiaro:

Oltre 1 ragazzo su 2 (68,5%) tra gli 11 e i 19 anni ha subito almeno un episodio offensivo, aggressivo, di esclusione o umiliazione da parte dei coetanei, sia online che offline.

Il 21% subisce questi comportamenti più volte al mese.

L’8% dei ragazzi è vittima ogni settimana, suggerendo una violenza sistemica e non occasionale.

Grazie all’impegno dell’ISTAT e all’attenzione dei ministri Roccella e Valditara, oggi l’Italia ha una base solida per agire concretamente.

L’Associazione Meter è parte del tavolo tecnico per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, del dipartimento per le politiche della famiglia, continuando a portare la voce delle vittime e delle famiglie nelle sedi istituzionali, affinché questi dati non rimangano inascoltati ma si traducano in azioni efficaci.

27 Giugno 2025
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