11:11 am, 22 Giugno 25 calendario

L’Asta delle fanciulle: la pratica matrimoniale dell’antica Babilonia

Di: Redazione Metrotoday
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La vergognosa usanza dell’antica Babilonia: l’asta delle Fanciulle

Tra le usanze più controverse e vergognose dell’antica Babilonia, descritta dall’historico greco Erodoto (484 a.C. – 425 a.C.), vi è un evento annuale che si svolgeva in ogni villaggio, evidenziando le pratiche matrimoniali della società babilonese.

In questa cerimonia, le giovani fanciulle in età da marito venivano radunate in un luogo di incontro comune, dove una folla di uomini si radunava attorno a loro. Un araldo si occupava di presentare le fanciulle, una per una, mettendole all’asta. Il processo iniziava con la fanciulla considerata più bella, e una volta che un generoso offerente si presentava, l’araldo passava all’asta della successiva, anch’essa giudicata per il suo aspetto.

Queste transazioni avevano come obiettivo il matrimonio. I ricchi babilonesi, motivati dal desiderio di sposarsi, competevano tra loro per acquisire le fanciulle più attraenti. D’altra parte, gli uomini meno abbienti, che non si preoccupavano particolarmente della bellezza, tendevano a selezionare le fanciulle meno attraenti, ricevendo in cambio una somma di denaro. Questo denaro derivava dalla vendita delle fanciulle più belle, garantendo così anche alle giovani meno fortunate la possibilità di contrarre matrimonio.

Questa usanza mette in luce le disparità sociali e le dinamiche di genere presenti nell’antica Babilonia, rivelando come il matrimonio fosse, in parte, un affare economico piuttosto che un’unione basata su sentimenti. L’asta delle fanciulle rappresenta una pratica che, purtroppo, riflette le norme culturali e le aspettative sociali del tempo, segnando un capitolo vergognoso nella storia della civiltà babilonese.

22 Giugno 2025 ( modificato il 23 Maggio 2025 | 23:56 )
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