11:20 am, 18 Giugno 25 calendario

“Hitler fuggito in Argentina”: una rivelazione che riscrive la storia?

Di: Redazione Metrotoday
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Una nuova e controversa rivelazione suggerisce che Adolf Hitler sia riuscito a fuggire da Berlino con l’aiuto del dittatore spagnolo Francisco Franco.

Questa affermazione proviene da un’indagine condotta dal giornalista investigativo Gerrard Williams, che ha raccolto la testimonianza di un pilota tedesco, il quale sostiene di aver trasportato Hitler ed Eva Braun in Danimarca, ancora occupata dai nazisti.

Secondo questa nuova narrazione, Hitler sarebbe scappato da una Berlino circondata dall’Armata Rossa, volando in Danimarca prima di raggiungere la Spagna neutrale e, infine, la famigerata Argentina, nota per essere una colonia di nazisti in fuga grazie alla “Rat Line”, una rete di fuga organizzata con il supporto di vescovi conniventi e in contatto con lo Stato Vaticano, con la collaborazione della Croce Rossa.

Il pilota, arrestato e processato dagli alleati, ha rivelato che Hitler e alcuni suoi fedelissimi avrebbero ricevuto un aereo dell’Ejército del Aire spagnolo, fornito da Franco, per volare verso Fuerteventura. Da lì, Hitler e la moglie sarebbero partiti su un convoglio di tre sottomarini. Secondo il report investigativo, una volta giunti sulla costa argentina, avrebbero trascorso la notte in un ranch chiamato Moromar, prima di dirigersi verso San Carlos de Bariloche, in una proprietà dell’ambasciatore nazista in Cile.

Le affermazioni del pilota tedesco, Peter Baumgart, descrivono un Hitler che, sfuggito alla caccia alleata, sarebbe atterrato e decollato indisturbato quattro volte, senza il rischio di essere riconosciuto. Utilizzando un convoglio di sottomarini “superstiti” che avevano eluso il blocco navale alleato, Hitler avrebbe attraversato l’Oceano Atlantico Meridionale fino a raggiungere il Sud America. Lì, sarebbe stato accolto da simpatizzanti nazisti, tra cui l’ambasciatore tedesco del Cile, che era sopravvissuto alle ricerche del Mossad e dei “cacciatori di nazisti” della Wiesenthal, fino alla sua morte nel 1962, avvenuta a seguito di un infarto dopo 16 anni di clandestinità.

Questa narrazione sfida la versione storica ufficiale, secondo la quale Hitler si sarebbe suicidato nel bunker della Cancelleria il 30 aprile 1945, con un colpo di pistola calibro 7,65. Gerrard Williams, che da anni indaga sulla possibilità che Hitler sia sopravvissuto, sottolinea che i resti ossei sequestrati dallo Smersh, il controspionaggio sovietico, e successivamente detenuti dal KGB, non sono sufficienti a confermare con certezza la morte del dittatore.

Queste affermazioni, sebbene intriganti, devono essere considerate con cautela e richiedono ulteriori verifiche. La questione di cosa sia realmente accaduto a Hitler dopo la guerra rimane uno dei misteri storici più discussi e controversi, alimentando teorie e speculazioni ancora oggi.

18 Giugno 2025 ( modificato il 23 Maggio 2025 | 11:23 )
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